La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] nel 1508, la Cassaria di ➔ Ludovico Ariosto è generalmente considerata come l’inizio del teatro moderno italiano. La in un più moderno realismo psicologico espresso in una varietà linguistica regionale più vicina all’italiano.
L’esigenza di «una ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] prescinderne, specie ove si segua l’evoluzione della ➔ norma linguistica, il processo di selezione e condivisione di una grammatica. In a lungo che altrove) guida della lingua in generale. Quando i francesi dell’Académie costruivano il loro celebre ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] resto, anche nell’iconografia «il mercatante si faceva in generale rappresentare nell’atto di scrivere quei suoi libri o quei ’operazione commerciale quasi mai lascia trasparire la padronanza linguistica dello scrivente, che è forte di un formulario ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] creano una fitta rete di corrispondenze, quei
segnali linguistici che suggeriscono all’ascoltatore lo statuto drammatico dell’opera colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l’aria rimbombar
e della Cenerentola:
questo è ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] (Alto Adige e Venezia Giulia), e infine contrastando i prestiti da lingue straniere.
Il disegno di un’autarchia linguistica, e più generalmente l’idea che l’interesse nazionale dovesse essere il principio basilare dell’azione statale (Klein 1986: 69 ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] nova al Convivio al De vulgari eloquentia, alle riflessioni linguistiche sparse ovunque nella Commedia. Il De vulgari eloquentia definisce la poetica dantesca nell’ambito di una concezione generale della lingua, con l’intenzione di voler essere «un ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] accezioni principali (Viscardi 1963: 22). In senso generale, identifica il persistere della tradizione (letteraria e convergenti linee di pensiero, che tennero il campo del dibattito linguistico-letterario fino alla metà del secolo. La prima, che ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] sempre inteso in termini locali, cioè in relazione all’ambito linguistico a cui si fa riferimento;
(b) quel che si semplifica da verbi come credere, ritenere, ecc. (4) e più in generale nelle frasi completive (5) (➔ completive, frasi):
(4) Carlo ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] puta bonazza, folpaceamente basiato). La latinizzazione è generale, sia a livello grafico (fino all’ insieme al Delfilo di Marco Antonio Ceresa, è il più vicino all’impianto linguistico di frate Colonna (oltre al cap. III, Lingua e grammatica, di ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] più ricca varietà di stili e registri.
In generale, l’italiano delle epigrafi mostra molto di rado deviazioni Il segno in scena. Scritte murali e graffiti come pratiche semio-linguistiche, Ancona, Mediateca delle Marche, pp. 175-223.
Huetter, Luigi ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...