(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] reazione allo jiddiš, sentito come lingua incolta del ghetto; ma essa non ebbe carattere generale, essendovi anche chi sosteneva la necessità dell'assimilazione linguistica nei paesi di residenza (per es. J. L. Gordon, 1830-1892). La vera rinascita ...
Leggi Tutto
Linguista statunitense, nato a St. Paul (Minnesota) il 9 agosto 1929. Ha studiato alle università del Minnesota e del Michigan, dove ha conseguito il PhD nel 1961. Docente prima alla Ohio State University [...] altri, come ''locativo'' (a volte usato come termine generale suddiviso nei quattro sotto-casi di locazione, per una caratterizzazione , alla pragmatica, e ai rapporti fra organizzazione linguistica ed esperienze del mondo reale. In questo contesto ...
Leggi Tutto
Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] indica il superamento di presupposti ontologici e totalizzanti e l'accostamento alla linguistica strutturale (Hjelmslev, Chomsky). Col Trattato di semiotica generale (1975) rielabora in modo sistematico le sue teorie, distinguendo in particolare una ...
Leggi Tutto
. Il termine viene usato generalmente in linguistica per indicare la teoria fonologica elaborata da R. Jakobson secondo cui i sistemi fonologici di qualunque lingua sono basati su un numero limitato (circa [...] Jakobson, e inquadrata nella tendenza a interpretare i fatti linguistici in termini di opposti (come del resto accadeva per all'italiano, è offerta da Žarko Muljačić, Fonologia generale e fonologia della lingua italiana, Bologna 1969, la ...
Leggi Tutto
Orientalista, nato a Napoli il 15 febbraio 1898. Allievo di C. A. Nallino, F. Gallina e G. Levi Della Vida negli studî orientali, entrò nel 1920 nella carriera coloniale; fu dal 1919 al 1925 in Somalia, [...] segretario generale al Ministero delle colonie. Nel novembre 1937 è stato nominato vicegovernatore generale dell su La lingua e la storia dei Sidamo; le numerose note di linguistica e folklore amarico somalo e galla nella Rivista di studi orientali; ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] 'esempio di Deshpande (1997), definiremo 'tipo A' e 'tipo B': il primo è costituito da elenchi esaustivi di esempi che espongono modelli di strutture linguistiche, ma non regole generali, e coincide con la prima fase, mentre il tipo B contiene regole ...
Leggi Tutto
Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] la conoscenza nasce dalla natura umana. Questo concetto risale a Platone e Kant, tuttavia ne II 'età moderna viene generalmente associato al linguista N. Chomsky. Egli assume una posizione molto decisa al riguardo frn dal suo primo libro nel 1957, e ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] apporti di lingue straniere alla Penisola. Ma la carta linguistica italiana all’altezza del IX secolo è un mosaico di amasti), pur molto usata a Firenze nel Quattrocento; in generale, censura della maggior parte dei fenomeni del fiorentino argenteo e ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] di Reggio Calabria 105-51; di Lecce 99-42); generale l’indifferenza della società per la necessità dell’istruzione: 64, 68). Anche i pettegolezzi sono tradotti in una veste linguistica impeccabile, nutrita di buone letture: «Giacché sono a parlare di ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] un segno-pittogramma, la motivazione è ovvia. Più in generale, la ricerca della motivazione appare in modo esplicito solo quando la presenza di gruppi appartenenti a questo ceppo linguistico in una fascia che si estendeva orizzontalmente lungo ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...