In linguistica, la coesistenza di significati diversi in una parola, che viene detta polisemica; la p. può sorgere come effetto di estensione semantica del vocabolo (per es., in lat. liber «corteccia», [...] vengono a contatto con lingue di cultura superiore o diversa, per cui si determinano, per es., fenomeni di calco linguistico.
Si dicono polisemici anche ideogrammi e segni sillabici di alcune scritture non alfabetiche, che possono essere letti in più ...
Leggi Tutto
semivocale Nella linguistica moderna, ogni articolazione di tipo non vocalico, caratterizzata da una stretta orale leggera, minore della stretta delle fricative, per cui si avverte un lieve sfregamento [...] senso stretto), oppure quando gli organi articolatori passano dalla stretta a un’apertura vocalica (come per i̯ nell’ingl. yes ‹i̯ès› e nell’it. ieri ‹i̯èri›). In questo secondo caso molti linguisti preferiscono usare il termine semiconsonante (➔). ...
Leggi Tutto
In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] di sillaba finale. La m., all’interno delle lingue indoeuropee, è caratteristica delle lingue germaniche, anglosassoni e nordiche. All’interno delle lingue romanze la m., ignota al toscano e all’italiano ...
Leggi Tutto
In grammatica e linguistica, la categoria di parole indicanti i numeri. A seconda della loro funzione, si distinguono in cardinali (due, cento), che possono essere sostantivi e aggettivi; ordinali (secondo, [...] centesimo) e distributivi (lat. bini «a due a due, due per volta»), che sono aggettivi; collettivi (paio, coppia, centinaio), sempre sostantivi; e moltiplicativi o avverbiali, cioè avverbi che indicano ...
Leggi Tutto
In linguistica, suono (vocale o consonante) che comporta una risonanza nelle fosse nasali. Nelle articolazioni nasali, in aggiunta ai fenomeni articolatori orali, si presenta l’abbassamento del velo palatino [...] con conseguente inserimento delle cavità nasali nel meccanismo fonatorio. Una consonante n. può essere sonante, cioè servire di centro a una sillaba: così per es. la n finale dell’ingl. reason ‹rìiʃn›. ...
Leggi Tutto
In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della lingua mediante la creazione di elementi lessicali che vogliono suggerire acusticamente, con l’imitazione fonetica, l’oggetto o l’azione [...] significata; può consistere in un gruppo o in una successione di gruppi fonici (brrr, crac, bau bau, tic tac), in una serie di sillabe in unità grafica (patapùm, chicchirichì), o anche in una successione ...
Leggi Tutto
In linguistica, pronuncia o forma errata che si sostituisce a una forma esatta creduta scorretta. Ne sono esempio i 36 i. di pronuncia riportati da G.G. Belli nei due sonetti Er zervitor-de-piazza ciovile [...] «locanda»), deselto per deserto (scerto «scelto») ecc.
In alcuni casi le forme ipercorrette si affermano stabilmente nell’ambiente linguistico. Per es., nella pronuncia del popolo parigino, tra il 13° e il 16° sec., è seguita da r + consonante ...
Leggi Tutto
semantema In linguistica, elemento della parola portatore del significato, in quanto separato dal morfema, cioè dal suffisso flessionale, che ne determina la funzione sintattica nella frase. Una volta [...] isolato il morfema, la parte residua di una parola può essere costituita da una sola radice o da una radice determinata da un suffisso di derivazione (tema derivato), o da due o più temi in composizione; ...
Leggi Tutto
In linguistica, costruzione analoga alla frase scissa, caratterizzata dalla suddivisione dell’informazione in due nuclei distinti, l’uno introdotto generalmente dal pronome relativo chi o dal nesso ‘dimostrativo+che’ [...] e contenente il verbo base, l’altro introdotto dalla copula essere e contenente l’elemento nuovo che si vuole evidenziare (per es., chi ha vinto il torneo è Pietro, quello che non capisco è il suo comportamento, ...
Leggi Tutto
In linguistica, alterazione di pronuncia che tocca sistematicamente intere classi di articolazioni (per es., tutte le consonanti sorde, tutte le consonanti sonore ecc., salvo eventualmente quelle che si [...] trovino in particolari posizioni). Il termine, variamente tradotto in italiano (mutazione, o rotazione consonantica), fu introdotto dai comparatisti tedeschi della prima metà del 19° sec. a indicare quei ...
Leggi Tutto
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...