GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] , riprendendo linee fontaniane e vanvitelliane. I disegni, denominati progetto "H", vengono attribuiti al G. sia per affinità linguistiche sia in considerazione dell'uso dei palmi romani (gli altri lavori sono in piedi ferraresi), nonché in base al ...
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GIULIANO di Amadeo (Amadei, Giuliano)
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo monaco camaldolese, pittore e miniatore, probabilmente di origine fiorentina, come viene indicato nel [...] di disegni preparatori del maestro; qui lo stile ancora insicuro di G. è il risultato della combinazione di motivi linguistici diversi: alla ripresa di formule paesistiche care all'Angelico, quali il terreno segnato da striature parallele, con rocce ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] J. Beer, interprete della vena popolaresca nella narrativa a sfondo realistico, e Abraham a Sancta Clara, virtuoso dell’espressione linguistica. Il teatro ha impulso dai gesuiti, sull’esempio di N. Avancini, drammaturgo alla corte di Vienna e cantore ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] fattori disparati e non di rado antagonistici, solo che si tengano presenti tre grandi componenti, al tempo stesso etniche e linguistiche. Una è quella afrikaner, ossia dei bianchi di matrice boera, che si esprime in afrikaans (➔). Un’altra è legata ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] tradizione. L’esponente più noto è R. Zurita, la cui visione della realtà si traduce nella massima libertà linguistica, nell’anarchia della punteggiatura e in un uso fantasioso dei caratteri tipografici (Purgatorio, 1979; Anteparaíso, 1982; El amor ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] modernismo sociale’ altrettanto critico verso la società ma più aperto alla sperimentazione e sorretto da una moderna consapevolezza linguistica. Ancora diversa la via seguita da J.E. Vold, autore di un’aspra requisitoria contro la ‘sindrome’ poetica ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , che il tardo modernismo accusa, dall'altro per la tonalità di facile eclettismo stilistico − una sorta di allegra dissipazione linguistica, o di moda stilistica − con cui alcuni attori del Post-Moderno riducono la diversità e la carica rinnovatrice ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] porta a esiti di volta in volta tragici o comici. Dopo aver dato prova della sua capacità di creazione linguistica, al di fuori di ogni rielaborazione dialettale, nel raffinato pastiche biblico Bat Seba (1984; trad. it., Betsabea, 1988), Lindgren ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] Gass, J. Hawkes, I. Reed, J. Kosinski, e si esprime nello smembramento di immagini e forme, di codici linguistici, di generi letterari, che si ricompongono entro un linguaggio pesantemente tropico e alleggerito di norme e restrizioni, non controllato ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] , continua l'attività della società omonima, creata nel 1800 e soppressa nel 1832. Si divide in cinque classi (linguistica e storia della letteratura, storia, sociologia e filosofia, matematica e fisica, scienze biologiche, scienze tecniche). Vi è ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...