Orientalista italiano (Livorno 1839 - Firenze 1924), prof. di storia e geografia dell'Asia orientale (1877-1921) nell'Istituto di studi superiori di Firenze; socio corrispondente dei Lincei (1909). Lasciò [...] illustranti la storia, la religione, la geografia della Cina, del Giappone e, soprattutto, del Tibet, e lavori di linguistica e filologia. Bronzi cinesi e antiche edizioni cinesi e giapponesi da lui raccolti sono ora al museo del Castello Sforzesco ...
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Iranista danese (Copenaghen 1875 - Charlottenlund 1945); prof. di filologia iranica nella univ. di Copenaghen, profondo conoscitore dell'antica civiltà persiana. Opere principali: L'Empire des Sassanides [...] (1907); La Perse sous les Sassanides (1936); Le règne du roi Kavadh I et le communisme mazdakite (1925). Notevole anche la sua attività nel campo della linguistica neopersiana: Critical studies in the Rubaiyât of Umar-i Khayyâm (1927). ...
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Szemerényi, Oswald John Louis
Maurizio Trifone
Linguista inglese di origine ungherese, nato a Londra il 7 settembre 1913, morto a Friburgo in Brisgovia il 29 dicembre 1996. Dopo gli studi svolti presso [...] della sua vasta attività di ricerca sono stati la fonologia, la morfologia, l'etimologia, la tipologia e la storia della linguistica.
Autore di numerosi studi in opere miscellanee e in riviste di diversi paesi, ha pubblicato i seguenti volumi: The ...
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Scrittrice uruguaiana (n. Montevideo 1941). Dopo i racconti di Viviendo (1963) e Los museos abandonados (1969) ha pubblicato la raccolta di poesie Evohé (1969) e il romanzo Indicios pánicos (1970). Trasferitasi [...] ), ha collaborato con importanti testate giornalistiche spagnole, ha coltivato sia la poesia (Descripción de un naufragio, 1974; Lingüística general, 1978; Babel bárbara, 1991; Otra vez eros, 1994; Inmovilidad de los barcos, 1997; Estado de exilio ...
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BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] , in Rend. dell'Accad. delle scienze di Bologna, s. 4, IX (1945-46), pp. 121-52; Storia della parola e metodologia linguistica,ibid., s. 5, V (1956-57), pp. 24-48; Linguistic Geography: Achievement,Methods and Orientation, in Word, X (1954), pp. 375 ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] funzione rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere segnico di ogni sistema di simboli. A partire dagli ...
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Letterato, filologo e glottologo (Valladolid 1911 - Madrid 1985), prof. di latino nell'univ. di Salamanca (1942-63), della quale è stato anche rettore (1951-56), quindi in alcune università americane e [...] (dal 1967) prof. di filologia comparata all'univ. di Tubinga. Fu autore di numerosi saggi e di importanti studî di linguistica e curò l'edizione e la traduzione di varî testi classici greci (Aristotele, Platone, Euripide, ecc.). Tra le sue opere ...
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Latinista (Firenze 1909 - ivi 1982); prof. univ. dal 1942, ha insegnato letteratura latina nell'univ. di Firenze. Fra le opere si ricordano: Il verbo latino: principi di sintassi storica (1946, 2a ed. [...] (1953); Interpretazioni grammaticali (1958); La letteratura romana. Saggio di sintesi storica (1968); Filologia e linguistica (1968). Raccolte di scritti precedenti sono: Interpretazioni letterarie nei classici (1972); Interpreti latini di Omero ...
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Orsini, Valentino
Catherine McGilvray
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Pisa il 19 gennaio 1926 e morto a Cerveteri (Roma) il 27 gennaio 2001. Autore anomalo e anticonformista, fece del [...] della vita la radice del suo cinema politico, marcatamente ideologico, mai didascalico, costantemente aperto a una sperimentazione linguistica che tralascia qualsiasi astrazione estetica e si mette invece alla ricerca di un'espressività inquieta e ...
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Dottore ebreo (939-1038), ultimo capo dell'Accademia babilonese di Pumbĕdītā. Scrisse in arabo numerose opere sul diritto talmudico, tra cui la più importante è il libro sulla compra-vendita, tradotto [...] dopo la sua morte. Fu inoltre autore di commenti a varî trattati del Talmud, poesie liturgiche e opere di linguistica (sul vocabolario talmudico e sulla vocalizzazione); altri scritti gli sono attribuiti a torto. H. si rese particolarmente famoso per ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...