Filologo italiano (Firenze 1925 - Bibbiena, Arezzo, 2007), nipote di Guido M. e P. Rajna, allievo di A. Momigliano e M. Casella. Dal 1967 professore di filologia dantesca all'università di Firenze; dal [...] studioso, docente e operatore culturale, M. ricevette dall'Accademia nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la filologia e la linguistica (1990); il Salomone d'oro dell'univ. di Firenze (2001) e la medaglia d'oro del comune di Firenze (2003 ...
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] dello stile paterno. Non ha seguito tuttavia le orme del padre, restando fondamentalmente legato alla tradizione. La vitalità linguistica, i frequenti contatti con gli Stati Uniti, la tematica (il disagio e il vuoto della società contemporanea), ne ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] a favore del Bembo. Questo successo dipese in parte dal fatto che l'attacco più aspro fu mosso alla fama e alla dottrina linguistica dei B. da L. Castelvetro (Giunta al ragionamento degli articoli e de' verbi di M. P. Bembo, Modena 1563), il maggiore ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] G. Mazzoni ed E. G. Parodi. Nel 1903 una borsa di, studio gli consentì un soggiorno a Parigi, dove frequentò filologi e linguisti quali P. Meyer, A. Jeanroy, J. Gilliéron, A. Thomas. Oltre a cose minori, pubblicò in quell'anno due opere di notevole e ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] . Lo spostamento d’interesse dalle pulsioni agli oggetti, lo studio delle fasi preedipiche, la riconsiderazione linguistica dell’inconscio, l’integrazione con prospettive interpersonali, la rinnovata attenzione al rapporto tra processi psicologici e ...
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Linguista e filologo italiano (Roma 1947 - ivi 2022). Laureatosi in Lettere sotto la guida di A. Castellani (1970), ha presto intrapreso la carriera accademica: è stato professore incaricato di Storia [...] nell'università e nella scuola (a cura di V. Della Valle, 2022), lectio magistralis di congedo dall'attività didattica tenuta dal linguista nel 2017 alla Sapienza di Roma, e il volume curato nel 2023 da G. Patota Fare storia della lingua, raccolta ...
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Scrittore e critico italiano (Genova 1930 - ivi 2010); prof. di letteratura italiana nelle univ. di Torino e Salerno, dal 1974 al 2000 ha insegnato nell'univ. di Genova di cui è stato prof. emerito; deputato [...] S. si impegnò a rintracciare i precedenti primonovecenteschi della neoavanguardia e a rivendicare il valore politico dell'eversione linguistica e letteraria (Tra liberty e crepuscolarismo, 1961; Ideologia e linguaggio, 1965; Guido Gozzano. Indagini e ...
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Linguista francese (Aleppo 1902 - Versailles 1976); allievo di A. Meillet, professore nel Collège de France (1937), membro dell'Institut de France (1960). Socio straniero dei Lincei (1965). Si è dedicato [...] profondo per i problemi generali che lo ha reso figura di primissimo piano nell'ambito dei dibattiti teorici della linguistica del nostro secolo, come testimoniano i due volumi di Problèmes de linguistique générale (I, 1966, trad. it. 1971; II ...
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Letterato (Firenze 1539 - ivi 1589); fu uno dei promotori dell'accademia della Crusca (ebbe come nome accademico l'Infarinato) e dell'impresa del Vocabolario. Compose rime, due commedie (Il granchio, 1566; [...] accusati di malevolenza, di miopia, anche di malvagità: in verità difendevano, legittimamente anche se antistoricamente, l'egemonia linguistica di Firenze che Tasso non rispettava, e gli ideali di armonia e sobrietà rinascimentali a quella congiunti ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] . ital., IV (1884), pp. 389-97; C. Avolio, La questione delle rime nei poeti siciliani del secolo XIII, in Miscell. di filol. e linguistica in memoria di V. Caix e U. A. Canello, Firenze 1886, pp. 237-241; F. D'Ovidio, rec. all'ediz. diplomatica di G ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...