tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] «conduco»; oppure formato per mezzo di un suffisso: se direttamente dalla radice (es., dūco- in dūcu-nt «conducono», duc-tōr «guida»), si chiama primario, e così anche quello radicale; se da un altro t., ...
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In linguistica, verbo, aggettivo o sostantivo che deriva da un nome (per es. amoreggiare da amore, economico da economia, benzinaio da benzina). ...
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In linguistica, il complesso delle variazioni del sistema di una lingua dipendenti dal contesto situazionale in cui avviene la comunicazione. ...
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In linguistica, il complesso delle variazioni del sistema di una lingua riconducibili all’estrazione e alla collocazione sociale dei parlanti. ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] più complesso dei f. (e cioè i monemi, con il termine di H. Frei e A. Martinet, morfemi nella terminologia della linguistica americana), i cui termini si distinguono commutando ‹p› e ‹b›. Se tale coppia non vi fosse, si dovrebbe parlare di varianti ...
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In linguistica, breve contesto significativo, costituito dai soli elementi che, precedendo e/o seguendo una parola, sono indispensabili a chiarirne il significato e la funzione. ...
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In linguistica, in contrapposizione a polisemia, il fatto che un vocabolo, un’espressione o un segno linguistico in genere, abbia un significato unico. ...
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In linguistica, figura retorica che consiste nel sostituire, per scrupolo morale, per riguardi sociali o altro, l’espressione propria e usuale con altra di significato attenuato (andarsene per morire). ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...