Spitzer, Leo
Dante Della Terza
Critico e filologo austriaco (Vienna 1887-Forte dei Marmi 1960); allievo di W. Meyer Lübke, studiò a Parigi, a Lipsia, a Roma. Ottenuta nel 1913 la libera docenza in lingue [...] suggestivo, facendo coincidere in essa estro inventivo e un'esperienza del mondo medievale fondata sulle rigorose conoscenze linguistiche e filologiche proprie dello specialista. In questo senso il suo scritto più tipico è Bemerkungen zu Dantes ...
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Grande, Maurizio
Bruno Roberti
Storico e critico del cinema e del teatro, nato a Roma il 17 gennaio 1944 e morto a Siena il 30 novembre 1996. Il suo contributo agli studi di estetica e semiotica dello [...] dell'opera, teatrale e cinematografica, di un artista geniale e complesso come Carmelo Bene, dall'altro sulle strutture linguistiche e formali del 'comico', sulla scena e sullo schermo, con attenzione specifica all'evolversi della commedia nel cinema ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] lingua è sistema distintivo di tale conoscere. Tra le opere: Epica e romanzo nel Medioevo Persiano (1927); Sommario di linguistica ario-europea (1930); Il segno vivente (1952; nuova ed. 1969); Saggi di critica semantica (1955); Nuovi saggi di critica ...
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Psicobiologo (Hartford, Connecticut, 1913 - Pasadena 1994). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento nella Harvard University (1941-46) e nell'univ. di Chicago (1946-53); dal 1954 prof. di psicobiologia [...] trattamento farmacologico. Queste ricerche hanno confermato l'assoluta prevalenza dell'emisfero sinistro nel controllo delle attività linguistiche e soprattutto nella capacità di produzione di un linguaggio articolato. D'altro canto l'emisfero destro ...
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Poeta spagnolo (Valladolid 1893 - Malaga 1984). Considerato iniziatore della poesia pura o, come egli stesso preferì definirla, simple ("semplice"), assommando le esperienze di J. R. Jiménez, P. Valéry, [...] che sono invece frutto di una quasi esuberante vitalità affettiva e di un complesso lavorio di sintesi e di scelte linguistiche. La sua opera maggiore è Cántico (1928).
Vita
Dopo avere compiuto i primi studi in Svizzera e successivamente a Madrid ...
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Poeta ungherese (Nagyszalonta 1817 - Budapest 1882). Attore, scrivano, notaio, soldato, professore, poi direttore della Società letteraria Kisfaludy e redattore delle riviste letterarie Szépirodalmi Figyelő [...] da rimorsi di coscienza (Agnes asszony "Donna Agnese"; Walesi bárdok "I bardi del Galles"; Tetemrehivás "Chiamata al cadavere"), nelle sue opere linguistiche e critiche (Zrínyi és Tasso "Zrínyi e il Tasso", 1859), egli si rivela il maggiore genio ...
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Vuong, Ocean. – Poeta e scrittore statunitense (n. Ho Chi Minh 1988). Di origini vietnamite, emigrato con la famiglia negli Stati Uniti nel 1990, è autore delle raccolte poetiche Burnings (2010), No (2013) [...] che indagano temi quali sessualità, relazioni familiari, sradicamento culturale, e che costituiscono anche abile esercizio di sperimentazioni linguistiche. Nel 2019 V. ha esordito nella narrativa con il romanzo On Earth we're briefly gorgeous (trad ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] , 2 (1876), pp. 385-95; e anche N. Maccarrone, Il concetto dei dialetti e l'''Italia dialettale'' nel pensiero ascoliano, in Silloge linguistica G. I. Ascoli, Torino 1919, pp. 302-32, e Vàrvaro, Storia, cit., pp. 106 n. 7, e 114-18.
Sulla linea ''La ...
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RODARI, Gianni
Emanuele Trevi
Giornalista, pedagogista, scrittore per l'infanzia, nato a Omegna (Novara) il 23 ottobre 1920, morto a Roma il 14 aprile 1980. Conseguito il diploma magistrale nel 1937, [...] versi (Il libro delle filastrocche, 1951; Filastrocche in cielo e in terra, 1960) testimonia di un gusto per il gioco linguistico (al quale non è estranea la familiarità con la tradizione inglese del nonsense) efficace anche lungo tutta l'esperienza ...
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HARSDÖRFER (o Harsdörffer), Georg Philipp
Giuseppe Zamboni
Letterato e poeta tedesco, nato il 10 novembre 1607 a Norimberga, dove morì nel 1658. Viaggiò (1626-30) in Francia, Olanda, Inghilterra, Italia. [...] germanica. Fondò nel 1644 con J. Klaj l'accademia di Norimberga (Pegnesischer Blumenorden, tuttora esistente) con finalità linguistiche e letterarie.
Fra le sue opere emergono gli otto volumi di Frauenzimmer-Gesprechspiele (1641-1649), in cui, in ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...