SMITHSON, Alison Margaret e Peter Denham
Amedeo Schiattarella
Architetti britannici, la prima nata a Sheffield il 22 giugno 1928 e morta a Londra il 16 agosto 1993; il secondo nato a Stockton-on-Tees [...] nel critico R. Banham. La loro attività si è orientata al recupero del valore sociale delle possibilità linguistiche dell'architettura sia sul piano più squisitamente espressivo e formale sia nell'uso delle potenzialità fornite dal progresso ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] pp. 163-166; P. Rajna, E.G. P., in Il Marzocco, XXVIII (1923), 11 febbraio, p. 1 (poi in Id., Scritti di filologia e linguistica italiana e romanza, a cura di G. Lucchini, III, Roma 1998, pp. 1732-1742); In memoria di E.G. P., in L’Idea nazionale, 3 ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] Alessandria per diffondersi a ondate in tutto l’Egitto. Essa è un elemento che tende a superare i confini etnici e linguistici tipici dell’Egitto ellenistico e romano, e la stessa dicotomia tra metropoli e resto del paese. Partite da Alessandria, le ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] che ne ha fatto il Notaro; egli infatti è stato il primo a servirsene con una certa larghezza" (p. CCXXVIIa); "sull'ibridismo linguistico dei siciliani e dei loro imitatori avremo modo di tornare più avanti" (p. CCXXIXb); "Omofonie Ĭ Ē: Ī, e Ŭ Ō: Ū ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] del cristianesimo originario.
Le traduzioni che si produssero prima dell’Indice dei libri del 1558 puntarono a un piano linguistico più elevato, pur senza sottomettersi al modello bembiano. Antonio Brucioli, per es., che nel 1532 diede alle stampe un ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] formula ti dirò rappresenta un segnale discorsivo (➔ segnali discorsivi) di apertura, che preannuncia il compimento di un atto linguistico. Tale segnale ha spesso la funzione di avvisare l’interlocutore che si sta per dire qualcosa di contrario alle ...
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semiotica
Dal gr. σημειωτική «studio, esame dei segni», scienza dei segni linguistici e non linguistici. Il termine, proposto da Peirce e Morris, è sinon. di semiologia (➔) anche se il suo uso è più [...] lo stesso Rossi-Landi ha designato con s. la scienza generale dei segni e con semiologia una disciplina post- e trans-linguistica, che ha come oggetto un «linguaggio secondo», formatosi dopo e sul linguaggio verbale. Tra i teorici che più si sono ...
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Waterhouse, Peter
Waterhouse, Peter. ‒ Scrittore austriaco (n. Berlino 1956). Figlio di un ufficiale britannico e di madre austriaca, ha studiato in Germania e negli Stati Uniti, stabilendosi infine [...] della realtà, «un’attività che supera sempre i confini della parola e della lingua e sconfigge le griglie linguistiche», come recita la motivazione del Großer Österreichischen Staatspreis da lui ricevuto nel 2012. Fra le sue opere più conosciute ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] stata largamente influenzata dalla ricerca sull’IA e dall’informatica. Si aggiunga infine l’impatto delle teorie linguistiche di N. Chomsky che, estese all’ambito psicolinguistico, avevano ipotizzato l’esistenza di autentiche capacità mentali innate ...
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Carlo Cellucci
Teologo cattolico, logico e matematico (Praga 1781 - ivi 1848). Figlio di un emigrato italiano nativo di Nesso, nel 1805 fu nominato prof. di filosofia della religione all'univ. di Praga. [...] la logica non hanno nulla a che fare con gli effettivi pensieri degli esseri umani né con le loro espressioni linguistiche. Mentre i pensieri hanno un carattere concreto, spazio-temporale, le proposizioni logiche sono pure strutture di idee in sé ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...