CECCO d'Assisi
Niccolò Mineo
Fiorì ad Assisi probabilmente nei primi decenni del sec. XIV, e fu autore di un poemetto sulla leggenda di Maria Maddalena. Null'altro sappiamo di lui.
Il componimento, [...] nota del componimento si deve appunto al lavoro di un copista veneto, che ha sovrapposto alle caratteristiche linguistiche centroitaliane dell'originale qualche elemento tipico del volgare veneto. A questo vanno pure attribuite la caduta di qualche ...
Leggi Tutto
soft skills
loc. s.le f. pl. Competenze relazionali: capacità che comprendono il modo di porgersi e di interagire nell’ambiente di lavoro.
• [tit.] La sostenibile leggerezza delle competenze / Le valutazioni [...] , tuttavia, non è esclusivamente una questione di studi e di esperienze accumulate. «Contano tantissimo le competenze linguistiche e digitali, e quelle che chiamiamo soft skills: dall’adattarsi facilmente al cambiamento alla capacità di lavorare ...
Leggi Tutto
egg-sharing
(egg sharing), loc. s.le m. inv. Pratica di fecondazione artificiale consistente nella cessione degli ovociti in sovrannumero.
• Per quanto riguarda invece la donazione femminile, ovvero [...] (A[lberto] D’A[rgenio], Messaggero Veneto, 27 luglio 2014, p. 6, Attualità) • [tit.] L’«egg sharing» e la soglia linguistica da non varcare [testo] Se, come diceva Carlo Levi, le parole sono pietre, fermate, per favore, questa folle valanga anglofona ...
Leggi Tutto
Burdach, Konrad
W. Theodor Elwert
, Filologo e linguista (Königsberg 1859 - Berlino 1936), alunno di W. Scherer e Zarnke. Libero docente a Halle (1884), studiò la formazione della lingua letteraria [...] . Harnack, E. Troeltsch e K. Vossler); lumeggiò l'influsso del D. del De vulgari Eloquentia e del Convivio sulle idee linguistiche di Johannes von Neumarkt, cancelliere dell'imperatore Carlo IV e grande ammiratore di Cola di Rienzo e del Petrarca: il ...
Leggi Tutto
Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] sono state principalmente composte da allevatori di bovini. Molte di queste popolazioni parlano lingue riconducibili alla famiglia linguistica nilo-sahariana. Un discorso a parte merita il Madagascar, dove le popolazioni bantu si sono mescolate a ...
Leggi Tutto
Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] inoltre un criterio di demarcazione tra proposizioni scientifiche e proposizioni metafisiche, considerando queste ultime formazioni linguistiche in contraddizione con le regole del linguaggio, visto come rispecchiamento del reale. Il contatto con ...
Leggi Tutto
dravìdiche, lìngue Famiglia linguistica che comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale, in una zona compatta che va pressappoco dal 20° all’8° parallelo N. Nella morfologia dravidica si [...] E di quello canarese, si parla il telugu. Più a N ancora, in mezzo a lingue arie, si trovano piccole isole linguistiche dravidiche, formate dal kurukh nella parte occidentale del Bengala, dal malto nei monti Rajmahal. Più a N ancora si trova il gōṇḍī ...
Leggi Tutto
Poeta, nato a Würzburg, di famiglia borghese, verso il 1220. Ebbe istruzione regolare; conobbe, oltre al latino, certamente il francese; e le sue minute e precise cognizioni giuridiche inducono a pensare [...] per lo studio degli sviluppi di talune leggende o come documento dell'evoluzione del gusto e delle forme linguistiche interessano oggi i suoi due vasti poemi: Der Trojanerkrieg, interminabile rifacimento di Benoît de Sainte-More, rimasto incompiuto ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco, nato a Düsseldorf il 15 marzo 1922; ha insegnato nelle università di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte sul Meno (1972-92). Nel 1988 gli è stato assegnato il premio internazionale [...] di intelletto, soggetto o coscienza che devono essere individuate le autentiche condizioni a priori, ma nelle strutture segniche e linguistiche, le quali sono costitutive del pensiero, della conoscenza e della stessa realtà. A tale proposito A. ha ...
Leggi Tutto
TODOROV, Tzvetan
Giorgio Patrizi
Critico e teorico della letteratura bulgaro, nato a Sofia nel 1939. Dal 1963 vive a Parigi: allievo di R. Barthes, lavorò come ricercatore presso il CNRS (Centre National [...] di T. è da cogliersi all'inizio degli anni Ottanta, quando, ancora con gli strumenti dell'analisi formalista e linguistica, si è accostato al problema dell'"altro" e dei rapporti tra individui e culture diverse. Fondamentale è risultato l'incontro ...
Leggi Tutto
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...