SAINTE-PALAYE, Jean-Baptiste de La Curne de
Salvatore Battaglia
Erudito francese, nato ad Auxerre il 6 giugno 1697, morto a Parigi il 1° marzo 1781. Di nobile famiglia - il padre era stato gentiluomo [...] , non restano che molte erudite memorie: del secondo fece conoscere il prospetto (1756, in 32 pagine), mentre il materiale linguistico fu poi assorbito dal grande dizionario di F.-E. Godefroy. Del S.-P. restano più di cento volumi manoscritti, di ...
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PESCETTI, Orlando
Letterato e pedagogista, nato a Marradi intorno al 1556, morto a Verona verso il 1624.
Fondò ai primi del secolo XVII in Verona una scuola, a spese del comune, il cui programma, non [...] grande polemica del 500, Catanzaro 1895; V. Rossi, B. Guarini, Torino 1886, pp. 246-47; V. Vivaldi, Storia delle controversie linguistiche in Italia da Dante ai nostri giorni, I, Catanzaro 1925, pp. 155-57; E. Bertana, La tragedia, Milano [1906], pp ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] di Chuang-Tzu che viene direttamente riprodotto nel testo. Quando infatti un evento del mondo narrato coincide con una azione linguistica, questa può essere descritta al pari di altre azioni, attraverso l’uso di un verbo appropriato (così, ad es., in ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] a Gianna Nannini (Accademia degli Scrausi 1996: 191-237). Amante degli eccessi, il rock spazia da un estremo grado di banalizzazione linguistica e di ripetitività:
Voglio trovare un senso a questa sera
anche se questa sera un senso non ce l’ha
Voglio ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] lingue sia i dialetti. Risalgono a ➔ Dante (De vulgari eloquentia I, ix, 4-10) alcune penetranti osservazioni sulle differenze linguistiche tra le parlate di centri di una stessa regione (Ravenna e Faenza) e perfino tra abitanti di quartieri diversi ...
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IACOPO da Benevento (Iacobus iudex)
Ferruccio Bertini
Alla fine della commedia intitolata De uxore cerdonis si legge il distico "Iacobus istud opus metrice conscripsit ut omnis / qui leget hic, discat [...] (1984) si conduce la puntuale analisi filologica dei notevoli punti di contatto e delle palmari coincidenze frastiche e linguistiche ravvisabili fra il De uxore cerdonis e i Carmina moralia, in una serie di riscontri che consente di attribuire ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie dell'origine del linguaggio
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema di ricostruire le origini di una determinata [...] oggetti da parte dei membri di un unico gruppo etnico sono i fattori che possono spiegare l’apparizione di codici linguistici comuni a gruppi etnici specifici. Tuttavia è chiaro che in Epicuro la differenza tra le lingue è una differenza originaria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scoperta dell'origine comune delle lingue antiche dall'indoeuropeo
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto ci [...] del sanscrito e l’antico persiano potrebbe essere aggiunto alla stessa famiglia.” (citato in Robert H. Robins, Storia della linguistica, Bologna, 1971).
Se vogliamo stabilire un atto di battesimo per la presa di coscienza dell’origine comune di molte ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] che a un nome comune ed essere adoperato oltre che come nome anche come aggettivo. In talune tradizioni linguistiche (tipicamente quella russa), il patronimico è un componente obbligatorio della formula nominale, che è costituita da nome + (aggettivo ...
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Bohr, Niels
Lorenzo Foà
Il padre dell'atomo quantistico
Uno dei fondatori della fisica moderna è il danese Niels Henrik David Bohr, vissuto tra Ottocento e Novecento. Il modello dell'atomo da lui elaborato [...] , che lo impressionò enormemente. Nei giorni successivi riuscì a incontrare Rutherford di persona e, a dispetto delle difficoltà linguistiche, i due si intesero alla perfezione. Per questo Bohr decise di trascorrere l'ultima parte del suo soggiorno ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...