LORENZETTI, Carlo
Alexandra Andresen
Scultore e incisore, nato a Roma il 4 novembre 1934. Frequentato l'Istituto d'arte di Roma, compie, previo concorso, studi artistici presso l'Académie de France [...] .
Attento alla realtà storico-artistica di Roma, scoperta anche tramite l'esercizio del disegno, e sensibile alle novità linguistiche delle avanguardie, dopo un'esperienza pittorica astratta di forte espressività, verso la metà degli anni Cinquanta L ...
Leggi Tutto
TAVERNA, Giuseppe
Giovanni Calò
Nato a Piacenza il 14 marzo 1764, morto ivi il 20 aprile 1850. Sacerdote, maestro pubblico e privato a Piacenza (nel Collegio di S. Pietro, dove ebbe scolaro P. Giordani), [...] morale mediante l'insegnamento della lingua, e con frutto, sebbene i suoi scritti per fanciulli eccedano spesso per preziosità linguistiche e arcaismi. Ebbe, dopo il primo esempio del Soave, il merito di fondare una letteratura infantile più vicina a ...
Leggi Tutto
BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] viene come riassorbito dal mondo di cultura che era stato quello della sua giovinezza, trascorsa tra le diatribe letterarie e linguistiche pro e contro il Tasso, accanto ad amici come il Gonzaga, il Guarini e gli altri dell'Accademia degli Animosi ...
Leggi Tutto
Aristotele Filosofo (Stagira 384-83 a.C
Calcide 322 a.C.).
Vita e formazione
Figlio di Nicomaco, medico di Aminta III di Macedonia, A. trascorse i primi anni della sua giovinezza a Pella. Morto il padre, [...] e politiche, le teorie dell’arte poetica e della retorica. Tuttavia, per quanto esternamente frammentario, l’insieme delle dottrine linguistiche di A. ha una notevole coerenza interna. Le voci umane si distinguono dalle voci degli animali per essere ...
Leggi Tutto
Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] mostrarsi al passo con i tempi). Questo standard si riferisce a un codice – grafico, come si è visto, più che linguistico –, ma soprattutto a una lunghezza diventata ormai una sorta di unità di misura testuale.
Un buon esempio può essere quello dei ...
Leggi Tutto
La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] ma” all’inizio di frase …, in Norma e lingua 1997, pp. 113-146.
Serianni, Luca (1986), Il problema della norma linguistica dell’italiano, «Annali della Università per Stranieri [di Perugia]» 7, pp. 47-69.
Serianni, Luca (1991), La lingua italiana tra ...
Leggi Tutto
CONTINI, Gianfranco
Paola Italia
Nacque a Domodossola il 4 gennaio 1912 da Riccardo (nato a Chiari, provincia di Brescia), impiegato ferroviario, e da Maria Cernuscoli (nata a Rivolta d’Adda, in provincia [...] – con altri esperimenti del nuovo metodo di critica delle varianti, applicati a Proust non meno che a Mallarmé – in Varianti e altra linguistica (1970), il più continiano tra i volumi di Contini. Ma è sui Canti di Leopardi che il metodo affinò i suoi ...
Leggi Tutto
In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] solo, come si è visto, dalla riconoscibilità delle parole, dal numero di lingue in cui si trovano e dalla cultura linguistica di chi legge o ascolta, ma anche dal calcolo del patrimonio lessicale di queste lingue.
È indicativo che non esistano veri ...
Leggi Tutto
Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] di durata hanno carattere relativo: un segmento è lungo o breve in relazione ad altri segmenti di pari grado e natura linguistica, e non in senso assoluto. In particolare, essi dipendono dalla velocità di eloquio, per cui se un parlante articola in ...
Leggi Tutto
Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] da giochi di parole e di citazioni che arrivano fino al pastiche, è per Foscolo un banco di prova delle possibilità linguistiche della prosa italiana (Lavezzi, in Foscolo, 1994-1995). Egli persegue il risultato attraverso l’esame e lo studio di testi ...
Leggi Tutto
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...