Volgete li occhi a veder chi mi tira
Mario Pazzaglia
Sonetto di D. (Rime LIX), sullo schema abba abba, cde dce, conservato sotto il suo nome nei codici Chigiano L VIII 305, Trivulziano 1058, nel II [...] se già aperto a tonalità di stanchezza elegiaca un po' cavalcantiana; alla prima maniera di D. ricondurrebbero, infatti, certe particolarità linguistiche e stilistiche, come la rima vui / pui / sui (vv. 2, 6, 7), laghi per " lasci " (v. 6); e, ancora ...
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THESE
G. Camporeale
Forma etrusca del greco Θησεύς. Il nome ritorna in tre raffigurazioni: due scarabei (A. Furtwängler, Gemmen, tav. xvi, 66 e xvii, 55) e un riquadro della tomba dell'Orco di Tarquinia [...] di Teseo in Etruria: F. Brommer, Vasenlisten zur griechischen Heldensage2, Marburgo 1960, p. 159 ss. (con bibl. prec.). Per questioni linguistiche: G. Devoto, Tendenze fonetiche etrusche, in St. Etr., I, 1927, pp. 260 ss.; 285; E. Fiesel, Namen des ...
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sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione [...] tutte le esperienze precedenti che utilizzavano i segni e il metodo misto.
La lingua dei segni. Da un punto di vista linguistico la lingua dei segni comincia a essere indagata solo a partire dagli anni 1960. W. Stokoe, analizzando la lingua usata ...
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(ingl. New Guinea) La maggiore isola dell’Oceania (880.000 km2 con 7.500.000 ab. nel 2005) e, dopo la Groenlandia, la più grande del globo. Si estende tra l’equatore e 10° lat. S, bagnata a N dall’Oceano [...] ha rifiutato ormai da tempo l’assunzione di tali criteri fisici di classificazione, preferendo differenziare su basi linguistiche due grandi aree culturali. Da un lato i gruppi che parlano lingue non polinesiane e che rinviano probabilmente ...
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Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] prenderà altresì in considerazione lingua, mito, costumi, ecc., sintetizzando i risultati delle indagini etnografiche, filologiche, linguistiche e storico-religiose del suo tempo. Nel campo della psicologia sperimentale si devono a W. direttamente o ...
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Il principio di uguaglianza affonda le proprie radici nel costituzionalismo moderno e trova la sua affermazione sin nei primi documenti costituzionali del Settecento (Dichiarazione di Indipendenza U.S.A. [...] un’altra. Ciò non esclude, però, che la lingua ufficiale della Repubblica sia l’italiano, restando salva la tutela delle minoranze linguistiche (art. 6 Cost.), che ha trovato una specifica attuazione nella l. n. 482/1999 (cfr. anche la l. n. 38/2001 ...
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Lucamaleonte. - Nome d’arte di artista romano (n. Roma 1983), storico e apprezzato interprete dello stencil in Italia. Pur con una laurea conseguita all’Istituto Centrale per il Restauro – decisiva nell’elaborazione [...] che porta il lavoro di L. a inserirsi con fluidità e accordo nei diversi contesti, cercando di rispettarne le forme linguistiche e l’immaginario culturale, come nel caso dell’opera dei pupi in Sicilia, fatta propria dall’artista e tradotta nella ...
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(XIII, p. 490; App. IV, i, p. 642; App. V, ii, p. 38)
Del concetto di e., in relazione ai suoi momenti costitutivi, ai contenuti e alle forme che l'azione educativa può assumere, si discorre nella voce [...] . interculturale, attraverso la quale s'intende dare risposta ai bisogni di rispetto e di tutela delle diversità linguistiche, culturali e religiose di minoranze più o meno ampie presenti in contesti sociali e culturali diversamente caratterizzati. A ...
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REGÌA
Mino Argentieri
(App. II, II, p. 678)
Cinematografia. - Dagli anni Trenta in poi, nell'attività cinematografica, la r. ha acquistato caratteri tali da consentirle di esercitare un pieno controllo [...] nella r. nuove e specifiche competenze, non impedendo trasmigrazioni da un ambito all'altro e commistioni di procedure linguistiche.
Film-maker. - Da non confondere con chi eserciti un'attività cinematografica a carattere dilettantesco, il film-maker ...
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LINGUAGGI PROGRAMMATIVI
Carlo Ghezzi
I l. p. (o linguaggi di programmazione) costituiscono il mezzo linguistico tramite cui gli elaboratori possono essere programmati. Essi costituiscono pertanto lo [...] messa a punto del programma. Questo stile di lavoro è diventato sempre più diffuso, anche se fortunatamente gli strumenti linguistici messi a disposizione del programmatore sono di livello ben più alto rispetto al BASIC originario, il quale, a sua ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...