Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] dell'Anatolia nel 20 e 10 millennio a. C. non è ora possibile, visto che le nostre conoscenze storiche e linguistiche stanno aumentando di giorno in giorno. È ormai assodata l'esistenza di un gruppo indoeuropeo di Anatolia, rappresentato nel 2 ...
Leggi Tutto
Si definisce normalmente così la disciplina che studia i manoscritti, soprattutto medievali, nel loro aspetto materiale. A partire dagli anni Trenta-Quaranta si è andato sempre più estendendo l'uso di [...] contemporanei. Particolarmente proficuo sta rivelandosi negli ultimi tempi un confronto più approfondito con la civiltà libraria di aree linguistiche diverse dalla greco-latina e da quelle dei vari idiomi europei moderni: l'esempio migliore è fornito ...
Leggi Tutto
Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] tongues of men, 1977), S. si propone di tracciare le coordinate di un nuovo campo di discussione: far uscire la linguistica dalle strettoie delle specializzazioni e delle astrazioni sincroniche. In quest'opera, pesantemente osteggiata dalle correnti ...
Leggi Tutto
GORKY, Arshile
Rosalba Zuccaro
(nome d'arte di Adoian, Vosdanig Manoog)
Pittore, nato a Khorkom (Armenia turca) il 15 aprile 1904, morto a Sherman (Connecticut) il 21 luglio 1948. Dopo un'infanzia difficile, [...] avulsi da una specifica semanticità, espressi con un andamento fluente in uno spazio indefinito. Attento assimilatore delle novità linguistiche, con il suo ricco patrimonio intellettuale G. è tramite fondamentale tra la cultura europea e la nascente ...
Leggi Tutto
Nacque il 12 febbraio 1801 a Venezia, e vi morì il 23 dicembre 1850. Giovinetto ancora, l'esempio dello Sgricci lo trasse a girare il Veneto improvvisando con gran plauso tragedie; ma ben presto abbandonò [...] 'altro. In sostanza il C. restò sempre un superficiale: il suo stesso eclettismo, in politica come nelle polemiche linguistiche e letterarie, deriva più da personale quietismo che da meditate convinzioni; e la sua posizione intermedia fra classicisti ...
Leggi Tutto
Iran
Stato dell’Asia sudoccidentale, confinante con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove il limite è fornito anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e il Pakistan a E, la Turchia e l’Iraq [...] influenza anche nelle repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, cui era accomunato da affinità religiose, culturali e linguistiche (nel caso del Tagikistan), mentre nella guerra civile afghana, seguita al ritiro delle forze sovietiche nel 1989 ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] a favore del Bembo. Questo successo dipese in parte dal fatto che l'attacco più aspro fu mosso alla fama e alla dottrina linguistica dei B. da L. Castelvetro (Giunta al ragionamento degli articoli e de' verbi di M. P. Bembo, Modena 1563), il maggiore ...
Leggi Tutto
VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] Quesiti affrontati andò ben oltre l’occasione alla quale deve la propria genesi, tanto da costituire la più importante opera linguistica del secondo Cinquecento.
Il dialogo prese il titolo di Ercolano dal nome dell’interlocutore di Varchi, il giovane ...
Leggi Tutto
D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] nella sua università.
Fin dagli anni degli studi universitari si delinearono con chiarezza i filoni di interesse glottologico, filologico linguistico e critico sui quali il D. dispose gli studi che proseguì con costanza e prolificità per tutta la sua ...
Leggi Tutto
Metodo e tecniche nelle scienze sociali
Giancarlo Gasperoni
Alberto Marradi
Metodo
di Alberto Marradi
Il termine 'metodo' è di origine greca, ed è formato dal sostantivo ὁδόϚ (strada) e dalla preposizione [...] di ciò che la parola o il simbolo-chiave designa" (ibid., p. 43).
Dato che privilegia unità prettamente linguistiche, questo primo tipo di analisi del contenuto si presta all'informatizzazione. Sono stati sviluppati e vengono ampiamente usati diversi ...
Leggi Tutto
linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...