Finito pranzo, mi siedo alla scrivania e apro il manuale, pronto per studiare: “È il momento della non-costruzione, che svela l'assenza di attualità del concetto anche attraverso l'invito a sottolineare, [...] puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci”. In lingua corrente: “Magari anche meno”. Il segno è in linguistica l’associazione di un significante e di un significato. Nella sua forma più semplificata, è l’unione di un insieme di ...
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Reso noto in Europa dal film di Akira Kurosawa, Rashōmon (1950) tratto in parte dall’omonimo racconto, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) è uno degli autori più emblematici del periodo Taishō (1912-1926), [...] appartenenti a culture e tempi diversi, e nel fare questo produce contraddizioni su più livelli, dalle dissonanze linguistiche tra ambientazione e personaggi, tra originale e riscrittura, fino alla narrazione inattendibile e l’intreccio dei sentieri ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] dall’analizzare più in profondità questo fenomeno. Ci limitiamo qui a sottolineare i punti di contatto tra un’educazione linguistica consapevole e la responsabilità civile e politica di un’informazione chiara e comprensibile per tutti.L’altra grande ...
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Il tema dell’identità del compositore di quelli che chiamiamo poemi e inni omerici interessa gli studiosi sin dall’antichità. La prima attestazione del nome Omero si ha nella prima metà del VII secolo [...] nella società. Quel che è strano, oltre alla semantica del nome in questione, è lo spirito aspro in un’area linguistica psilotica, ragion per cui Bonfante considerava Omero un nome pelasgico.Non solo: il termine ὅμηρο- è sempre attestato al neutro ...
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Tommaso Giartosio è, tra le altre cose, un mezzo comunista viziato e intellettualoide. Forse proprio per questo, è anche finalista del Premio Strega 2024 con un libro intitolato Autobiogrammatica (minimum [...] suscita una domanda etica), forse trovare risposte non è davvero l'unica cosa che conta.Un’ultima nota tecnica, sulle parti non linguistiche del libro. La passione per le figure, le mappe, le icone è propria di molte opere di Giartosio (la stella che ...
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Ogni parlante di una determinata lingua può essere considerato, a suo modo, un linguista dilettante: tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti l’origine di un nome o il significato di un’espressione proverbiale. [...] per il greco era stato ipotizzato dal grammatico alessandrino Filosseno nel I sec a. C. In tempi più recenti, fu il linguista August Schleicher ad applicare in maniera più precisa e rielaborata lo stesso concetto per l’indoeuropeo e per le sue figlie ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] ci sono tanti percorsi all'interno del libro: c'è il percorso della formazione di identità sessuale, il percorso politico, il percorso linguistico, il percorso, se vogliamo, sociologico e così via.Ed è anche il motivo per cui il libro è molto denso e ...
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«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] Calvino a riguardo: nel Trattato di semiotica generale, Eco parla di “teoria della menzogna”, secondo la quale il segno linguistico è «ogni cosa che possa essere assunta come un sostituto significante di qualcos’altro. E quel qualcosa d’altro non ...
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Il termine Romània identifica lo spazio geografico caratterizzato dall’uso delle lingue romanze e, per estensione, l’insieme delle lingue stesse. Tracciare un elenco di queste lingue è tutt’altro che banale [...] poiché identificare i confini esatti che separano una lingua da un’altra è solitamente frutto di strategie più socio-politiche che realmente linguistiche. ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] il 29,5% è il francese e per l’11,1% è lo spagnolo.
Sempre riguardo alla situazione italiana, le politiche linguistiche concernenti l’inglese e l’accoglienza di questo da parte dell’ambiente intellettuale sono state varie e correlate, secondo Tosi ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. lingue, XXI, p. 202).
L'immagine di un...
Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato...