LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] L. e l'umanista vicentino, ancora poco indagati, potrebbe risultare fecondo. Il Trissino, come il L., faceva risalire le origini linguistiche del latino dal greco, e propose nella sua ipotesi di riforma ortografica l'immissione di lettere greche nell ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] volta su una chiarificazione ulteriore anche delle ragioni profonde che stanno alla base delle sue scelte più squisitamente linguistiche e stilistiche. Il C. sviluppa abilmente, infatti, l'aspetto "notturno", misterico, della sua poesia (La notte, L ...
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CALDERINI, Aristide
Claudio Barocas
Nacque a Taranto il 18 ott. 1883 da Ampellio e da Ersilia Pollaroli, entrambi originari di Borgosesia. Nel 1889 la famiglia si trasferì a Milano ed ivi il C. risiedette [...] il C. resterà direttore fino alla sua morte. Nel 1927 è la volta di Aevum. Rassegna di scienze storiche, linguistiche e filologiche, organo della facoltà di lettere della stessa università; infine, nel 1939, nasce Epigraphica, rivista di papirologia ...
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POGGI, Vittorio
Fabrizio Vistoli
POGGI, Vittorio. – Nacque a Torino il 20 dicembre 1833 da Giuseppe, funzionario della Corte dei conti di cospicua famiglia albisolese, e da Adele Pisani.
Rimasto prematuramente [...] di una formazione di base specifica e adeguata, i suoi acuti, equilibrati e talvolta innovativi lavori in tema di linguistica etruscologica, di italicistica e di antiquaria tout court gli fecero presto acquisire un ruolo di stimato interlocutore dei ...
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COSSEZEN
Mario Pagano
Rimatore del sec. XII, originario dell'Italia settentrionale, e solitamente considerato il primo trovatore italiano; di lui si ignorano sia la data di nascita sia quella di morte.
Le [...] più tarda. Di certo si può solo dire che C. era originario dell'Italia settentrionale e che la sua competenza linguistica dei provenzale era imperfetta: limite che tuttavia non gli impedì di essere accomunato, nella satira di Peire, a trovatori di ...
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CIARDO, Vincenzo
Lucio Galante
Nacque a Gagliano del Capo (Lecce) il 25 ottobre 1894 da Bruno e da Giulia Resci. A quattordici anni egli s'iscrisse all'Accademia di belle arti di Urbino, in un momento [...] assestamento. Nella produzione immediatamente successiva alla guerra, infatti, si registra il graduale passaggio verso nuove formulazioni linguistiche, che avrebbero finito poi col divenire definitive. Restava tuttavia costante il rapporto del C. con ...
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CALCILLO (Calzillo, Calcilla, latinamente Calcilius o Chalcidius, forse in ricordo del commentatore platonico), Antonio
Giovanni Parenti
Nacque a Sessa Aurunca probabilmente sui primi del sec. XV. Della [...] umanistici del secolo; le notizie storiche sono desunte per lo più da Porfirione, mentre le glosse e le note linguistiche hanno uno scopo puramente didattico, cui vuol rispondere anche l'opera più importante del C., il Lessico latino dedicato ...
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BONSIGNORI, Benedetto
Adriano Prosperi
Nacque a Firenze, da Giovanni, presumibilmente nel 1516. I suoi studi furono di greco e latino, lingue nelle quali acquistò una considerevole perizia come risulta [...] di tutte le energie fisiche e spirituali dell'uomo, e un impegno continuo nell'approfondimento di quelle conoscenze linguistiche senza le quali non è possibile afferrare le sfumature di significato così importanti nei testi biblici.Una delle più ...
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COLONNA, Mario
Nicola Longo
Nacque probabilmente a Roma nella prima metà del sec. XVI da Stefano di Francesco del ramo di Palestrina della famiglia, e da Elena di Niccolò Franciotti, signore di Basanello [...] si accosta a quella particolare tensione intellettuale e culturale del tardo Cinquecento che si manifesta nella ricerca di nuove forme linguistiche e stilistiche. Non a caso il C. costruisce interi sonetti sul suono e sull'immagine del nome della sua ...
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ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] bizzarre ai grandi della letteratura italiana, anche nella veste a lui usuale di "poderajo", per discettare di questioni morali, linguistiche, letterarie, ecc. Tale opera è citata dal vocabolario della Crusca come testo di buona lingua.
L'A. è infine ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...