Storico e umanista catalano (Barcellona 1742 - Cadice 1813), di minuziosa esattezza (Memorias históricas sobre la marina, comercio y artes de la antigua ciudad de Barcelona, 6 voll., 1779-92). Ottima collezione [...] di testi prosastici il suo Teatro histórico-critico de la elocuencia castellana (6 voll., 1786-94). Si occupò di diplomatica, di problemi di storia economica, politica, militare e d'indagini linguistiche. ...
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Poeta ed erudito ebreo (Cordova 993 - Granada 1050), consigliere a Granada di due sovrani e capo degli Ebrei dello stato, donde gli venne il titolo di nāgīd ("principe"). Mecenate di dotti e letterati, [...] fece di Granada un centro notevole dell'attività culturale ebraica. Scrisse un gran numero di composizioni poetiche in ebraico, un'introduzione al Talmūd e varie opere giuridiche e linguistiche. ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] distingueva fra tradizione genuina e tarda leggenda letteraria, introdusse un rigoroso metodo critico condotto su basi linguistiche, storiche e letterarie. Nelle ulteriori edizioni critiche (Filemone e Menandro, 171o; Orazio, 1711), praticò negli ...
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FRINGS, Theodor
Germanista, nato a Dülken nella Renania il 23 luglio 1886. Dopo aver insegnato all'università di Bonn (libero docente nel 1915, professore straordinario nel 1917, ordinario nel 1919) [...] dialettologia tedesca (Studien zur Dialektgeographie des Niederrheins, 1913) egli ha cercato di mettere in evidenza l'accordo tra aree linguistiche e fatti storici. Nell'opera Germania Romana (1932), che ha dato lo spunto allo studio parallelo di E ...
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Islamista e iranista italiano (Roma 1921 - ivi 1988), prof. nell'univ. di Roma, dal 1983 socio naz. dei Lincei. La sua produzione scientifica copre un ampio ambito di interessi, dall'iranistica (Storia [...] millenaria, 1971) al pensiero religioso islamico (Il Corano, 1955, nuova ed. 1978; Persia religiosa, 1959) e alle influenze linguistiche e culturali dell'Islam in India e in Estremo Oriente (Malesia: poesie e leggende, 1963; Iqbal, il poema celeste ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] dal solo ed esclusivo campo di indagine dei testi letterari.
È il caso, ad es., della ➔ pragmatica e della linguistica del testo (➔ testo, tipi di). La prima ha conosciuto un imponente sviluppo anche nel nostro Paese: concepita come disciplina ...
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Pseudonimo dello scrittore nederlandese Sijbe Minnema (Kampen 1924 - Amsterdam 2015). Esordì come poeta sperimentale, attingendo agli ambiti linguistici più disparati alla ricerca di un'adesione all'esperienza [...] 1962), Illusie & illuminatie ("Illusione & illuminazione", 1975), Taalfiguren 1 & 2 ("Figure linguistiche 1 & 2", 1984) e Taalfiguren 3 & 4 ( "Figure linguistiche 3 & 4", 1995). Anche nella narrativa P. è lontano dagli schemi ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] in 40 canti; ad essa fecero seguito rimaneggiamenti e aggiunte, che portarono all'edizione del 1521, con minime correzioni linguistiche, e infine a quella del 1532 in 46 canti.
Approfondimento di Francesco Torraca da Ariosto, Ludovico (Enciclopedia ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] metodo induttivo e deduttivo, e deve stare sempre attenta a non scambiare per leggi obiettive le proprie convinzioni linguistiche". In realtà, nell'ambito della cultura ufficiale, il rapporto fra ricerca scientifica e letteraria è stato quasi sempre ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] scrittore nel "Saggio sulla filosofia della lingua" del C., in Giorn. stor. della lett. ital., CXXXII(1956), pp. 510-42; Discussioni linguistiche del Settecento, a cura di M. Puppo, Torino 1957, pp. 295-487; E. Bigi, Le idee estetiche del C., s. l ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...