DAL POZZO, Agostino
Paolo Preto
Nato a Rotzo (Vicenza) il 23genn. 1732 da Pietro e Maria Maddalena Dalla Costa, poveri contadini dell'altopiano, poté avviarsi agli studi grazie all'interessamento e [...] altri paesi europei aveva amici e corrispondenti che lo tenevano aggiornato sulle novità librarie nel campo della filologia, della linguistica, della storia medievale e moderna.
Molti suoi scritti in prosa e in versi rimasero inediti e finirono per ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] si istituiscono tra le unità dello stesso livello (fonemi, morfemi, lessemi).
Funzione combinatoria
La possibilità che le unità linguistiche hanno di associarsi tra loro per dar luogo a unità di livello superiore (combinazione di fonemi per dar ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] ormai oltre la koinè padana.
Nonostante il modello boiardesco, la lingua del primo Furioso appartiene già a un altro universo linguistico e culturale rispetto a quello dell’Innamorato. I tratti di koinè sono in genere panitaliani, nel senso che sono ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] evidenti i tipi di somiglianza già elencati, è il parallelismo o isocolia: l’identica lunghezza di due parole o stringhe linguistiche, calcolata in fonemi o in sillabe (o in grafemi, per quanto riguarda la lingua scritta).
L’apparente linearità di un ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] che è avvertito come culto in un epoca può non esserlo in un’altra. L’‘uso culto’ di alcuni elementi linguistici caratterizza momenti diversi della storia dell’italiano. In ➔ Dante, per es., il cultismo si manifesta nell’attribuire a un’espressione ...
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Storico della lingua e saggista italiano (n. Castigliole Saluzzo, Cuneo, 1936); dal 1976 prof. di storia della lingua italiana all'univ. di Torino. Oltre a studi su diversi aspetti della lingua, letteraria [...] romanzo (1989). Ha curato una raccolta di Fiabe piemontesi (tradotte da G. Arpino, 1982) e diretto il Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica (1994). Ha quindi raccolto in due ampi studi il frutto delle sue ricerche sui linguaggi ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] , al mantenimento delle relazioni sociali e all’apprendimento di saperi e norme (Foresti 2009).
Per definire l’area linguistica regionale occorre adottare il concetto di continuum, in quanto i dialetti tra loro in contatto in ambito geografico hanno ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] sessi:
(1) alcuni politici italiani si sono dimessi
Nella stessa direzione, si parla di ‘servitù grammaticale’ per il fenomeno linguistico dell’➔accordo, secondo cui tra parole maschili e femminili l’accordo è al maschile (cfr. tutti e stretti in 2 ...
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dravìdiche, lìngue Famiglia linguistica che comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale, in una zona compatta che va pressappoco dal 20° all’8° parallelo N. Nella morfologia dravidica si [...] E di quello canarese, si parla il telugu. Più a N ancora, in mezzo a lingue arie, si trovano piccole isole linguistiche dravidiche, formate dal kurukh nella parte occidentale del Bengala, dal malto nei monti Rajmahal. Più a N ancora si trova il gōṇḍī ...
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USPENSKIJ, Boris Andreevič
Giorgio Patrizi
Semiotico russo, nato a Mosca il 1° marzo 1937. Docente presso l'università moscovita, è anche il maggiore collaboratore di J. Lotman presso la Scuola semiotica [...] rilevanza storica (Jazykovaja situacija kievskoj Rusy i ce znacenie dija istorii russkogo literaturnogo jazika, 1983, "La situazione linguistica nella Rus' di Kiev e il suo significato per la storia della lingua letteraria russa"). Dei numerosi studi ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...