FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] - consiste soprattutto nell'essere il primo scritto in poesia greca, tecnicamente ineccepibile per la grande padronanza linguistica, non scevra talvolta di forti spregiudicatezze, composto da un umanista italiano. Ma il contenuto complessivo della ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] 1897 (Hist. Zeitschrift, LXXIX [1897], pp. 193-223) il B. fosse giunto ad ammettere, sotto la influenza delle ricerche linguistiche di P. Kretschmer, che altri Greci avessero preceduto i Dori nel Peloponneso. Né era pensabile che il B. riconoscesse ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] . Una delle caratteristiche di E. che più colpirono i dotti del suo tempo furono proprio le sue inconsuete competenze linguistiche. E. non solo padroneggiava magistralmente il latino e il greco, leggendo Platone e gli autori neoplatonici sui testi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] , alcuno stato di emergenza.
A questo tentativo di riformare in profondità il diritto penale vanno infine ricollegate le scelte linguistiche di Beccaria, che si esprime volutamente in una lingua diversa da quella giuridica. Con lo style coupé, attico ...
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ACQUAVIVA, Claudio
Mario Rosa
Nacque ad Atri il 14 sett. 1543 da Giovanni Antonio e da Isabella Spinelli. Rimasto giovanissimo, dopo la morte dei genitori, sotto la tutela del fratello maggiore Giovati [...] attenuazione ed eliminazione di tendenze "nazionali", soprattutto dopo la divisione della provincia belgica secondo le frontiere linguistiche (1609).
In quello che veniva considerato il contrafforte del cattolicesimo verso ipaesi riformati, l'A. mirò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] linguaggio si estende ben oltre la distinzione tra termini e parole e risulta strettamente connessa alla storia della linguistica moderna e della teoria della conoscenza. La sua originalità risiede nella riconduzione dell’analisi del linguaggio nel ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] ma attribuì il testo ad un giovane napoletano (quasi certamente il Massa), argomentando con tratto professorale che le improprietà linguistiche e stilistiche lo palesavano come non suo. Il suo ricorso non ebbe esito, cosicché nel gennaio 1800 inviò ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] 'epistolario testimoniano sia la sua riflessione sugli auctores sia l'interesse a condividere ed approfondire temi ed esperienze linguistiche dell'amico poeta, mentre le relazioni con poeti ed umanisti documentate dalle Rime e soprattutto la notizia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] preciso riscontro questioni trattate nel corso delle lezioni pisane. Quando Villari si soffermava sulle nuove scienze filologiche e linguistiche, capaci di classificare e ordinare i linguaggi quasi «come si fa delle piante o degli animali», imponendo ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] ; P. Zorzanello, Cat. dei codd. lat. della ... Marciana, II, Trezzano sul Naviglio 1981, p. 280; T. Zanato, Le idee linguistiche di ... Paruta, in Boll. della Soc. letteraria di Verona, 1981, p. 135; A. Fapanni - F. Trovati, I vescovi di Brescia ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...