poveri di Lione
Denominazione dei primi seguaci di P. Valdo, il quale verso il 1176 aveva iniziato la predicazione a Lione; non avendo rispettato il divieto di predicare imposto dal III Concilio lateranense [...] (1179), il movimento fu dichiarato eretico nel sinodo di Verona del 1184, ma non smise di fare proseliti criticando il clero (➔ ) ...
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Diacono (m. 860 circa) della Chiesa di Lione, ove diresse la scuola della cattedrale. Scrisse tra l'altro un De electione episcoporum, in favore della libertà di elezione; varie opere contro Amalario e [...] le sue riforme liturgiche, contro Scoto Eriugena, contro Gotescalco sulla questione della predestinazione; un commento a s. Paolo; aggiunte al Martyrologium di Beda; una collezione canonica; lettere e ...
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Arcivescovo di Lione (m. 875), tenne la diocesi dall'852; ebbe grande importanza come uomo politico, in quanto consigliere dell'imperatore Lotario e di re Carlo di Provenza, e come teologo, per la sua [...] opposizione alla teoria della predestinazione di Gotescalco d'Orbais. Entrò in contrasto anche con Incmaro di Reims. Festa, a Lione, 29 ottobre. ...
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IRENEO di Lione, santo
I. stesso afferma (Adv. Haer., III, 11, 2 e lettera a Florino, in Eusebio, Hist. Eccles., V, 20-24) di essere stato a Smirne uditore di Policarpo dal quale, già vecchio, I., ancora [...] , sebbene, forse, di seconda mano.
All'epoca della persecuzione di Marco Aurelio (177-78) I. è in Gallia prete nella chiesa di Lione (v. gallia, XVI, p. 319). Quando e perché I. abbia abbandonato l'Asia non è dato sapere. L'appendice al Martirio di ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] Lincoln, si sarebbe avuta solo cinque anni più tardi (maggio 1250), con la lettura, durante un concistoro tenutosi proprio a Lione, dove si trovava tuttora Innocenzo IV (ne sarebbe partito, per rientrare a Roma, solo nel 1251), di un suo memorandum ...
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FLORO (Florus Drepanius), diacono di Lione
Gerardo Bruni
Teologo e poeta, morto verso l'860; prese parte autorevole a molte controversie dommatiche.
Contro Amalario compose, il De corpore Christi tripartito; [...] contro Scoto Eriugena il De praedestinatione et praescientia divina; a proposito della teoria sulla transustanziazione scrisse il De expositione missae, ecc. (opere in Migne, Patrol. Lat., CXIX, 9-424). ...
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Padre della Chiesa (n. 135-140 circa - m. 200 circa). Originario forse di Smirne, ove certo, ancora giovanetto, fu uditore di s. Policarpo; durante la persecuzione di Marco Aurelio era già in Gallia, prete [...] , e come tale, nel 177 o 178, fu inviato a Roma con la lettera sul montanismo dei fedeli di Lione, ove poco dopo successe al vescovo e martire Fotino. Una sua lettera al papa Vittore, con cui cerca di mettere pace tra questo e le chiese dell'Asia ...
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Architetto francese (Lione 1787 - ivi 1883). Dal 1818 architetto del dipartimento del Rodano, quindi della diocesi di Lione e della cattedrale di Bellay, insegnò all'Accademia di Lione dal 1823 al 1861. [...] Tra le sue numerose costruzioni ricordiamo il Grand-Théâtre di Lione (1828-31), le chiese di Saint-Étienne a Roanne (1837), di Saint-Vincent-de-Reins (1842), ecc. Pubblicò anche scritti di soggetto archeologico e storico-artistico. ...
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Pittore e incisore (Lione 1596 - Parigi 1657). Allievo del padre François, pittore di origine fiamminga (m. Lione 1605), a Firenze (1619-23) S. lavorò per Cosimo II de' Medici soprattutto come incisore, [...] maniera di J. Callot. Dopo un lungo soggiorno a Roma (1623-34), lavorò per la corte di Parigi e per chiese di Lione e della provincia, riscuotendo successo anche per i suoi piccoli dipinti su pietre o marmi preziosi. L'influsso di N. Poussin, col ...
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Ballerino e coreografo (Lione 1810 - Paramé, Ille-et-Vilaine, 1892). Figlio di un tecnico di scena, studiò a Lione e a Parigi, alla scuola di A.-A. Vestris. Esordì nel 1830 all'Opéra, dove danzò con M. [...] (1841), si esibì a Pietroburgo (con F. Elssler), alla Scala (Faust, 1848, mus. E. Panizza), a Berlino, Varsavia, Bruxelles, Lione, Parigi. Tra le sue coreografie sono da ricordare La Esmeralda (1844) e Pas de quatre (1845), entrambe con musica di C ...
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lione
lïóne s. m. – Variante ant. di leone. ◆ Dim. lioncino, lioncèllo per leoncino, leoncello. In araldica, sono detti lioncelli i leoni quando sono più di due nello scudo; hanno gli stessi attributi del leone.
lion
‹li̯õ′› s. m., fr. (f. lionne ‹li̯òn›) [dall’ingl. lion, propr. «leone», per un confronto scherzoso con i leoni della Torre di Londra, che attiravano molti curiosi]. – Nome con cui, intorno alla metà del sec. 19°, venivano designati in...