Vescovo di Urgel (n. 782 circa - m. Lione 818). Amico di Eliprando da Toledo, fu con lui il sostenitore principale dell'adozionismo spagnolo. Costretto ad abiurare al Concilio di Ratisbona (792), quindi [...] a Roma, difese poi la sua dottrina in un'opera (perduta) confutata da Paolino di Aquileia, Agobardo di Lione e Alcuino, con cui ebbe (798), presente Carlomagno, una disputa dopo la quale scrisse una Confessio fidei cattolica; è probabilmente suo un ...
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Ecclesiastico e uomo politico francese (Grenoble 1680 - Lione 1758). Vicario generale della diocesi di Sens, accompagnò (1721) a Roma il card. M. Conti, divenuto papa Innocenzo XIII; in tale occasione [...] assicurarono una rapida carriera: incaricato di affari a Roma, poi (1724) arcivescovo di Embrun, cardinale (1739) e arcivescovo a Lione (1740), fu nominato ministro di stato (1742) dal card. A.-H. Fleury. Cadde in disgrazia (1752) per essersi opposto ...
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Chef francese (Collonges-au-Mont-d'Or, Lione, 1926 - ivi 2018). Appartenente a una famiglia di cuochi risalente al Seicento, tra i promotori della nouvelle cuisine, è considerato fra gli chef più importanti [...] per cinquant’anni, per il suo ristorante situato a Collonges-au-Mont-d'Or; ha aperto inoltre nove ristoranti e brasserie a Lione e dintorni. Nella sua scuola all’Institut d’Écully ha formato generazioni di cuochi e nel 1987 ha dato vita al Bocuse d ...
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Scultore, nato a Lione il 12 febbraio 1756, morto il 20 giugno 1813. Allievo del Blaize, soggiornò più volte a Roma, dove nel 1788 col gruppo di Perseo e Andromeda vinse il premio della Accademia di S. [...] nuove, fu chiuso in Castel Sant'Angelo, a causa di alcuni lavori che la polizia pontificia giudicò sediziosi. Tornato a Lione, fu nuovamente arrestato e messo in prigione, ma questa volta come sospetto di "moderatismo" (1793). Fece ancora due viaggi ...
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PÉCHEUX, Lorenzo
Giulio Carlo Argan
Pittore, nato a Lione il 17 luglio 1729, morto a Torino il 1 luglio 1821. Ricevuta in Francia la prima educazione, si trasferì a Roma, dove subì (1752) l'influenza [...] del Batoni e del Mengs, e dove lasciò varie opere (S. Caterina; casino di Villa Borghese). Fu a Parma nel 1765. Nel 1777 venne invitato a dirigere l'Accademia di pittura fondata a Torino dal conte De Molines, ...
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Banchiere (Firenze 1452 - Vico Pisano 1519); da Lione, finanziò la spedizione di Carlo VIII in Italia, per cui fu accusato di aver agito anche contro la sua città. ...
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Pittore (n. L'Aia - m. forse a Lione 1574 circa). In Francia divenne pittore di Enrico II e acquistò fama per i suoi ritratti nei quali le figure, esatte nella resa delle fisionomie, incisive nel disegno [...] e calde nel colore, si staccano su un fondo turchino-verdastro ...
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Fondatrice dell'Opera della propagazione della fede (Lione 1799 - ivi 1862); sotto l'influsso del fratello Philéas - poi missionario - si dedicò a iniziative capaci di raccogliere offerte per le missioni: [...] cominciò tra le operaie, poi il grande sviluppo dell'iniziativa fece nascere l'Opera per la propagazione della fede. Importante fu il suo esperimento sociale di una organizzazione industriale su base cooperativa ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Frédéric-Charles Bargone (Lione 1876 - Parigi 1957). Dai giovanili viaggi compiuti come ufficiale di marina, fu indotto a riprendere, sull'esempio di P. Loti, il romanzo [...] esotico. Tra i suoi numerosi romanzi e racconti: Fumée d'opium (1904), L'homme qui assassina (1907), La bataille (1909), La maison des hommes vivants (1911), Thomas l'Agnelet (1913), Les condamnés à mort ...
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Dessay 〈desè〉, Natalie. - Cantante lirica francese (n. Lione 1965), soprano. Ha trionfato all'Opéra di Parigi con Les contes d'Hoffmann. Si è imposta come fenomeno vocale nel repertorio leggero e di coloratura: [...] Die Zauberflöte (Königin der Nacht), Die Entführung auf dem Serail, Lakmé, Hamlet, La sonnambula, Lucia di Lammermoor, Ariane auf Naxos. Dopo un ritiro per motivi di salute nel 2001-03, ha ripreso la carriera ...
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lione
lïóne s. m. – Variante ant. di leone. ◆ Dim. lioncino, lioncèllo per leoncino, leoncello. In araldica, sono detti lioncelli i leoni quando sono più di due nello scudo; hanno gli stessi attributi del leone.
lion
‹li̯õ′› s. m., fr. (f. lionne ‹li̯òn›) [dall’ingl. lion, propr. «leone», per un confronto scherzoso con i leoni della Torre di Londra, che attiravano molti curiosi]. – Nome con cui, intorno alla metà del sec. 19°, venivano designati in...