Scrittore d'arte ed economista (Perugia 1674 - Roma 1744), autore delle Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni (1730-36), fonte importantissima, benché non sempre attendibile. Quale studioso di problemi economici subì l'influenza degli scrittori francesi, soprattutto di P. Le Pesant de Boisguilbert; si ispirò essenzialmente al protezionismo agrario, pur conservando un notevole grado di indipendenza ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Onofrio
Adriana Compagnone
Nacque a Napoli nel 1608; fratello del più famoso Andrea, fu anch'egli pittore. Allievo di Belisario Corenzio, si distinse per aver collaborato [...] provv. napol., XXXVIII (1913), p. 243; U. Prota Giurleo, Pittori napol. del Seicento, Napoli 1953, pp. 63 s.; M. Soria, Andrea de Lione, a master of the bucolic scene, in The Art Quarterly, XXIII (1960), p. 142; E. Nappi, La famiglia, il palazzo e la ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Andrea
Adriana Compagnone
Nato a Napoli nel 1610, svolse il suo apprendistato presso il pittore tardomanierista Belisario Corenzio, questi gli insegnò la tecnica della [...] si rileva "una testa di Madonna di palmi due e mezzo, e due con cornice indorata intagliata opera di Andrea di Lione" (Ruotolo, 1977), e presso il mecenate siciliano don Antonio Ruffo si nota una Battaglia o il Giosuè (Ruffo, 1916). Infine Francesco ...
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Diacono (m. 860 circa) della Chiesa di Lione, ove diresse la scuola della cattedrale. Scrisse tra l'altro un De electione episcoporum, in favore della libertà di elezione; varie opere contro Amalario e [...] le sue riforme liturgiche, contro Scoto Eriugena, contro Gotescalco sulla questione della predestinazione; un commento a s. Paolo; aggiunte al Martyrologium di Beda; una collezione canonica; lettere e ...
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Arcivescovo di Lione (m. 875), tenne la diocesi dall'852; ebbe grande importanza come uomo politico, in quanto consigliere dell'imperatore Lotario e di re Carlo di Provenza, e come teologo, per la sua [...] opposizione alla teoria della predestinazione di Gotescalco d'Orbais. Entrò in contrasto anche con Incmaro di Reims. Festa, a Lione, 29 ottobre. ...
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Scrittore esegetico (m. tra il 449 e il 455). Abbandonò ufficio e famiglia per rifugiarsi nel monastero di Lérins (tra il 412 e il 420). Fu eletto vescovo di Lione (tra il 431 e il 441). Oltre a brevi [...] scritti ascetici, compose le Formulae spiritalis intelligentiae, commento a passi scritturali, e Instructiones esegetiche. A lui e a Onorato di Arles Cassiano aveva dedicato la seconda parte delle Collationes. ...
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Padre della Chiesa (n. 135-140 circa - m. 200 circa). Originario forse di Smirne, ove certo, ancora giovanetto, fu uditore di s. Policarpo; durante la persecuzione di Marco Aurelio era già in Gallia, prete [...] , e come tale, nel 177 o 178, fu inviato a Roma con la lettera sul montanismo dei fedeli di Lione, ove poco dopo successe al vescovo e martire Fotino. Una sua lettera al papa Vittore, con cui cerca di mettere pace tra questo e le chiese dell'Asia ...
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Architetto francese (Lione 1787 - ivi 1883). Dal 1818 architetto del dipartimento del Rodano, quindi della diocesi di Lione e della cattedrale di Bellay, insegnò all'Accademia di Lione dal 1823 al 1861. [...] Tra le sue numerose costruzioni ricordiamo il Grand-Théâtre di Lione (1828-31), le chiese di Saint-Étienne a Roanne (1837), di Saint-Vincent-de-Reins (1842), ecc. Pubblicò anche scritti di soggetto archeologico e storico-artistico. ...
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Pittore e incisore (Lione 1596 - Parigi 1657). Allievo del padre François, pittore di origine fiamminga (m. Lione 1605), a Firenze (1619-23) S. lavorò per Cosimo II de' Medici soprattutto come incisore, [...] maniera di J. Callot. Dopo un lungo soggiorno a Roma (1623-34), lavorò per la corte di Parigi e per chiese di Lione e della provincia, riscuotendo successo anche per i suoi piccoli dipinti su pietre o marmi preziosi. L'influsso di N. Poussin, col ...
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Ballerino e coreografo (Lione 1810 - Paramé, Ille-et-Vilaine, 1892). Figlio di un tecnico di scena, studiò a Lione e a Parigi, alla scuola di A.-A. Vestris. Esordì nel 1830 all'Opéra, dove danzò con M. [...] (1841), si esibì a Pietroburgo (con F. Elssler), alla Scala (Faust, 1848, mus. E. Panizza), a Berlino, Varsavia, Bruxelles, Lione, Parigi. Tra le sue coreografie sono da ricordare La Esmeralda (1844) e Pas de quatre (1845), entrambe con musica di C ...
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lione
lïóne s. m. – Variante ant. di leone. ◆ Dim. lioncino, lioncèllo per leoncino, leoncello. In araldica, sono detti lioncelli i leoni quando sono più di due nello scudo; hanno gli stessi attributi del leone.
lion
‹li̯õ′› s. m., fr. (f. lionne ‹li̯òn›) [dall’ingl. lion, propr. «leone», per un confronto scherzoso con i leoni della Torre di Londra, che attiravano molti curiosi]. – Nome con cui, intorno alla metà del sec. 19°, venivano designati in...