Figlio (m. 1450) illegittimo di Niccolò III e di Stella dei Tolomei. Successe al padre (1441), in pregiudizio del fratellastro Ercole. La sua educazione umanistica, nel tranquillo periodo in cui governò, lo portò a curare iniziative culturali: arricchì la biblioteca estense e incoraggiò numerosi artisti e letterati. Fu ritratto dal Pisanello e da Iacopo Bellini, in una gara che Niccolò III aggiudicò ...
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Miniatore ferrarese (m. dopo il 1477), attivo alla corte estense. Collaborò (1445) con Giorgio d'Alemagna, forse suo maestro, a un breviario per Lionellod'Este (ora perduto) e miniò il primo volume della [...] Bibbia per la certosa di S. Cristoforo (1471, Ferrara, museo Schifanoia). Opera sua principale, ove si riscontrano i caratteri peculiari della pittura ferrarese, è un salterio, eseguito (1475) in collaborazione ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] È soprattutto a Ferrara, forse ancor prima della morte di Lionellod'Este nel 1450, che dovette ricevere gli stimoli più significativi, in suo soggiorno romano due degli Evangelisti eseguiti per G. d'Estouville in S. Maria Maggiore. Dopo il 1460 P ...
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Umanista (Verona 1374 - Ferrara 1460). Autore di numerosi testi scolastici e traduttore, tenne una scuola a Venezia (1414), di cui fu allievo Vittorino da Feltre, quindi fu attivo a Ferrara, dove costituì [...] fu costretto ad allontanarsene a causa della peste. Rifugiatosi a Ferrara, vi ebbe a discepolo, fra gli altri, Lionellod'Este, e per un trentennio circa vi tenne una scuola, che diventò uno dei più celebrati focolai umanistici, ricercatissima da ...
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Architetto e scultore (n. Verona - m. Rimini 1467 circa). La figura di Matteo De' P., del quale le fonti rivelano anche una giovanile attività miniatoria al servizio di Piero de' Medici e di Lionellod'Este, [...] attenzione all'antico di stampo neoattico, il De' P. è stato proposto dalla critica anche come l'autore dei rilievi delle cappelle d'Isotta, dei Pianeti e delle Arti Liberali, che mostrano una personalità ben distinta da quella di Agostino di Duccio. ...
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Poeta umanista (Tizzano, Parma, 1425 - Rimini 1457). Dopo breve dimora a Mantova e poi a Ferrara presso Lionellod'Este, ebbe ospitalità e insegnamento pubblico da Sigismondo Malatesta a Rimini dove si [...] dei più originali poemi latini del Quattrocento, le imprese compiute dal condottiero nel 1448 e nel 1453 contro Alfonso e Ferdinando d'Aragona: dell'opera esistono alcuni codici riccamente miniati. Altri poemi: Astronomica, Meleagris, Argonautica. ...
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Nome con cui è più noto il pittore Angelo di Pietro da Siena, di cui si hanno documentazioni dal 1439 al 1456. Attivo dapprima a Siena, dal 1447 lavorò a Ferrara per Lionellod'Este nel castello di Belfiore. [...] La critica non è concorde nell'attribuzione delle opere ...
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Medaglista e orefice (sec. 15º). Lavorò molto per la corte estense tra il 1437 e il 1482: era già morto nel 1484. Sono note due sue medaglie firmate, una di Lionello e una di Borso d'Este, probabilmente [...] anteriori al 1441; altre, di Niccolò III, gli sono attribuite. Furono anche medaglisti due suoi figli, Pietro e Giovan Battista ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] stampatore, sotto il titolo: De republica, de vita civile, rusticana et de fortuna. Nel 1441 ne inviò una copia a Lionellod'Este. L'operetta allude ai casi personali dell'Alberti, che molte ingiurie ebbe a subire dai parenti avari e invidiosi. Nel ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] 'intaglio il coro di San Domenico a Ferrara: essi operarono a Modena, Bologna, Venezia, e nello studio di Lionellod'Este in Ferrara, ov'ebbero a collaboratori Lorenzo e Cristoforo da Lendinara, principi della tarsia del Rinascimento.
Si diffusero le ...
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