PASERO, Tancredi
Cesare Clerico
PASERO, Tancredi (Giacinto Tommaso). – Uno dei maggiori bassi del Novecento, nacque l’11 gennaio 1893 a Torino, nella centralissima via Barbaroux, da Pietro, ferroviere, [...] al pianoforte sia di film muti, sia di cantanti nella 'tampa lirica' di via Mazzini, un ritrovo di melomani e addetti ai lavori 1944.
Ricordato da molti colleghi per il carattere cortese e scherzoso, sotto una scorza di apparente burbanza, ...
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CAGNANI, Eugenio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1577 da famiglia di agiate condizioni economiche. In una lettera dedicata a Vincenzo Gonzaga e premessa a una raccolta di poeti mantovani (compreso [...] , le cui terzine non di rado capovolgono in senso argutamente edonistico l'omaggio cortese contenuto nei primi otto versi. Ma si tratta di freddure largamente in voga presso la lirica del tempo. Il C. non va oltre questa serie di gustosi ma ovvi ...
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Colasanti, Veniero
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 21 luglio 1910 e morto ivi il 26 maggio 1999. Ha legato il suo nome ai kolossal storici degli anni [...] Ferruccio Cerio e vestì Maria Mercader e Leonardo Cortese nella commedia di ambientazione storica Un garibaldino al vestendo, tra le altre, Wanda Osiris e Anna Magnani), lirica e balletti; nonché la sacra rappresentazione Resurrezione e vita, ...
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Donne dello schermo
Mario Pazzaglia
Due sono, nella Vita Nuova, le donne de lo schermo; schermo, beninteso, de la veritade (V 3): riparo, dunque, e difesa (VII 1 e IX 5), e, nella fattispecie, nascondiglio [...] prima donna è ritenuta, erroneamente, amata da D. da parte del pubblico cortese che la crede meta degli sguardi di lui, rivolti, in realtà, a morta), D. ha voluto definire il cammino della sua lirica, che qui si svolge ancora in un ambito curiale e ...
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Tutti li miei penser parlan d'Amore
Mario Pazzaglia
li miei penser parlan d'Amore Sonetto della Vita Nuova (XIII 8-9), su schema abba abba; cde edc, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro [...] cosiddetta scuola toscana e le nuove proposte cavalcantiane. Di ascendenza ‛ cortese ' sono il tòpos del v. 1 (lo Scherillo e il esiguo e privo d'insorgenze sentimentali della lirica, che rimane presentimento piuttosto che espressione della ...
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BOZZANO, Emilio
Clara Gabanizza
Nacque a Genova il 14 genn. 1840. In tenera età manifestò spiccata sensibilità musicale, ereditata forse dalla madre, discreta musicista. A quattro anni cominciòa studiare [...] al Teatro Doria di Genova, andò in scena la sua prima opera lirica, Djem la zingara, su libretto di G. Perosio tratto dal romanzo La suoi allievi si ricordano Lagomarsino, Guerrini e il compositore L. Cortese.
Il B. morì a Genova il 2 maggio 1918.
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Cavalcando l'altr'ier per un cammino
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (IX 9-12), su schema Abba, Abba: Cde, Edc, presente, oltre che nella tradizione manoscritta della Vita Nuova, anche in altri [...] (vv. 3-8), con l'aggiunta, alquanto esteriore, di un tema cortese convenzionale (vv. 9-12), alla conclusione (vv. 13-14) intesa non ). Ma i momenti più alti della prosa vivono della suggestione lirica del sonetto (lo sguardo di Amore al fiume bello e ...
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Deh, Violetta, che in ombra d'Amore
Ginetta Auzzas
. La ballata (Rime LVIII) non ebbe vasta diffusione nella tradizione manoscritta delle Rime. Il suo testo è costituibile sulla base, anzitutto, del [...] Il motivo dominante, il filo conduttore di essa è rappresentato dall'esperienza ormai estenuata dell'amore cortese, tradotta in termini lirici con gusto raffinato e aristocratico, su toni scherzosi e leggiadri. La stessa esperienza, cioè, che informa ...
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amoroso
Emilio Pasquini
Aggettivo di largo e fertile impiego in D., come nella lirica precedente: se è piuttosto raro in prosa, risulta più articolato semanticamente nella Vita Nuova e nelle Rime che [...] tecnicamente il canto monodico, strettamente legato alla lirica di alto stile provenzale e provenzaleggiante " (Sapegno " intendente d'amore o d'Amore ", " esperto della passione cortese ", " nutrito di un certo ideale cavalleresco ", " disposto ad ...
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lasso
Bruno Basile
La voce ricorre con buona frequenza nelle opere di D. e nel Fiore, ma più nel linguaggio poetico che non nella prosa della Vita Nuova e del Convivio.
L'accezione fondamentale è quella [...] ). Si tratta di uno degli stilemi più comuni nella lirica dotta e popolare italiana: fermandosi ai soli incipit di ti manda molte di salute / il lasso cu' ti piacque abbandonare, uso sostantivato da casistica cortese coincidente con " l'infelice ". ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento in cui la si incontra, o quando si...