amoroso
Emilio Pasquini
Aggettivo di largo e fertile impiego in D., come nella lirica precedente: se è piuttosto raro in prosa, risulta più articolato semanticamente nella Vita Nuova e nelle Rime che [...] "), se è vero che l'epiteto poteva designare " tecnicamente il canto monodico, strettamente legato alla lirica di alto stile provenzale e provenzaleggiante " (Sapegno).
Più pregnante il valore assunto nella celebre definizione di CV III XII 12 ...
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Leys d'Amors
Fabrizio Beggiato
. Denominazione del codice poetico edito a Tolosa nel sec. XIV dal " Consistori de la Subregaya Companhia del Gay Saber ". Tale accademia, fondata nel 1323 da sette trovatori [...] della versificazione è particolarmente studiata la tradizione della strofe provenzale sulla quale anche D. fermò l'attenzione nel dei tipi che meglio rispondono alle esigenze del genere lirico. In tal modo mentre nelle L. l'analisi della ...
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Bellondi (o Bellundi) Iacopo, detto Puccio
Eugenio Ragni
Poeta fiorentino, nato intorno al terzo decennio del 1200. Lo si potrebbe identificare con un Puccio d'Aldrovandesco, noto in documenti dal 1262 [...] agli ultimi anni del secolo.
Oltre a una canzone di stampo nettamente provenzale, " Kome per deletanza " - adespota nel cod. Vaticano Lat [Modena sec. XVI] 123; F. Torraca, Studi su la lirica ital. del Duecento, Bologna 1902, 161; Barbi, Studi 13 nota ...
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visaggio
Riccardo Ambrosini
Gallicismo - dal provenzale visatge: cfr. R. Bezzola, Abbozzo di una storia dei gallicismi italiani nei primi secoli (750-1300), Zurigo 1924, 228 e n. 5 - probabilmente sentito [...] nella lirica del '200 come " allotropo colto " (Pagliaro, Ulisse 597 e 712) di ‛ viso ' nel significato di " vólto " (v. VISO); è attestato in rima da Giacomo da Lentini (discordo Dal core mi vene 117 " non vedera[g]io / lo vostro bel visag[g]io "), ...
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spesso (avverbio)
Maurizio Dardano
È usato da D. con una frequenza superiore rispetto agli avverbi equivalenti ‛ sovente ' e ‛ spessamente '. Di questi il primo aveva una notevole diffusione nella lirica [...] d'ispirazione provenzale anteriore a D.; il secondo si ritrova soltanto una volta nelle Rime, mentre non è raro presso altri poeti anteriori o contemporanei. S. avverbio è più frequente (22 occorrenze in tutto D.) rispetto a spesse volte (14 ...
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Lo meo servente core
Mario Pallaglia
. Stanza isolata di canzone (Rime XLIX), con piedi e sirma, concatenatio e combinatio, su schema 8 + 6, aBbC, aBbC: Cddd³ cee.
È la pulcella nuda, che attende di [...] come il sonetto e la ballata, allo stile ‛ mediocre ', non a quello ‛ tragico '.
La lirica è, indubbiamente, di genere ‛ leggero '. È una lettera, sul tipo del breu provenzale, nella quale D. raccomanda all'amata il suo cuore servente, alludendo a un ...
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abbellire (abbellare)
Gallicismo frequente nella lirica del tempo di D. (cfr. Chiaro Sì m'abelisce vostro parlamento, e Come 'l fantin 3). Come D. stesso ci dice nella serie sinonimica da lui istituita [...] , bellezza da Maria in quanto affisandosi in lei partecipa del suo splendore ".
Talora a. mantiene il significato originario del francese-provenzale abel(h)ir ("piacere ", " esser gradito "), come in Fiore I 2 un fior che m'abbellia, e XCI 6 vita ...
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parvenza
Antonietta Bufano
Dal provenzale parvensa, è voce propria della lirica anteriore a D., in cui il valore del termine s'incrocia con quello latino di apparentia (v. anche APPARENZA), comune nel [...] linguaggio scolastico. In quest'uso apparentia vale anche species in quanto manifestazione visibile di un'essenza e, più in generale, l'aspetto sotto cui appare un oggetto al senso della vista. In senso ...
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dottare
Luigi Vanossi
Il verbo (antico francese douter, provenzale dobtar) ricorre solo nel Fiore, dove, con 22 presenze, è uno dei fenomeni quantitativamente più rilevanti dell'infranciosamento linguistico [...] nel significato di " temere ", conobbe grande diffusione nella lingua antica, dove penetrò sia per il tramite della lirica provenzaleggiante, sia per quello dei volgarizzamenti dal francese (cfr. Tristano Riccardiano, Tavola Ritonda, ecc.). V. anche ...
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donneare
Bruno Basile
Termine del linguaggio cortese di origine provenzale (domnejar, derivato da donna [" donna ", " dama ", " amorosa "]), che vale propriamente " amoreggiare ", " vagheggiare ", " [...] della terminologia lirica amorosa.
Già presente nella rimeria dei trovatori italiani (cfr. ad es. Lanfranco Cigala Liriche, a cura , Assembrare, Badare, Donneare, dagli antichi Toscani detta... son provenzali ".
Bibl. - R.R. Bezzola, Abbozzo di una ...
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senhal
〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...