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Contessa

Enciclopedia Dantesca (1970)

Contessa Vincenzo Presta . Giusta il concetto espresso in Vn XIII 4, per cui li nomi seguitano le nominate cose, sì come è scritto " Nomina sunt consequentia rerum " (cfr. anche Pd XII 67-70, 79-80; [...] C. inteso come attributo significherà " bella " se collegato al provenzale coinde o al francese cointe (cfr. conte di Pg II Guittone d'Arezzo. V. anche BIANCA; GIOVANNA. Bibl. - G. Zonta, La lirica di D., in " Giorn. stor. " suppl. n° 19-21 (1922); ... Leggi Tutto

affanno

Enciclopedia Dantesca (1970)

affanno Federigo Tollemache È vocabolo comune nella lirica due-trecentesca (cfr. Chiaro Or vo' cantar 3, Monte L'om poria 3), usato da D. solo in poesia. In Pg IV 95 quivi di riposar l'affanno aspetta, [...] buon fine. L'uso di a. nel luogo sopra citato di Pg XIV 109 ci attesta l'origine aulica della voce (infatti viene dal provenzale ahan; si confronti col verso di Arnaldo Daniello citato da D. in VE I VI 6 Sols sui che sai lo sobraffan chem sorz ... Leggi Tutto

disdegnare

Enciclopedia Dantesca (1970)

disdegnare Vincenzo Valente Verbo penetrato nel lessico italiano e dantesco per il tramite della lirica trobadorica (provenzale desdenhar); comune ai siciliani e a Guittone col senso di " sdegnare ", [...] " non voler amare ", è termine proprio e figura psicologica della convenzione dell'amore cortese. In Rime LXXX 5 Tanto disdegna qualunque la mira / che fa chinare gli occhi di paura, è riferito alla donna, ... Leggi Tutto

scondire

Enciclopedia Dantesca (1970)

scondire Luigi Vanossi Termine del linguaggio amoroso, corrispondente al provenzale e francese antico escondire (latino ex-condicere), " dire di no ", " rifiutare ", per cui non mancano attestazioni [...] nella nostra lirica antica (Pier della Vigna Uno piasente isguardo 34 " Ancor m'aggi' ascondutto, / eo diraggio altro motto, - c'ha disdire / poi ch'ella vederà lo meo servire "; canzone anonima La gran gioi disiosa 35 " La parola noiosa, / onde ... Leggi Tutto

pesanza

Enciclopedia Dantesca (1970)

pesanza Andrea Mariani Di origine provenzale, diffuso nella lirica sicula e siculo-toscana, come contrapposto di ‛ gioia ', in D. compare solo in rima, con un'occorrenza nelle Rime (e tre nel Fiore). In [...] Rime LXI 14 p. è la conseguenza del sentimento della vergogna: temendo non che senta Amore, / prendo vergogna, onde mi ven pesanza, ossia " mi vergogno di me stesso ", e da questo pentimento deriva " senso ... Leggi Tutto

disdotto

Enciclopedia Dantesca (1970)

disdotto (disdutto) Luigi Vanossi Gallicismo (provenzale desdutz, antico francese desduit) che compare due volte nel Fiore, sempre in rima: la prima nel discorso di Ragione, nella variante più prestigiosa [...] (con fonetismo siculo, oltre che francese e provenzale): XXXIX 6 non vo' che l'ami sol per lo disdutto / né per diletto, ma per che null'altro che sia. È voce diffusa specialmente nella lirica cortese, dove denota il piacere amoroso. Nel Fiore indica ... Leggi Tutto

servente

Enciclopedia Dantesca (1970)

servente Fernando Salsano Alternativa di " servo d'amore ", dal provenzale serven; è presente solo nelle Rime e bene significa la sintesi di passione e devozione che caratterizza la concezione dell'amore [...] dominante nella tradizione lirica. Si riferisce alla persona innamorata, per il suo rapporto con Amore, che sol può... / suoi serventi meritare a punto (Rime LXII 14; cfr. Guinizzelli Fra l'altre pene 14 " a bon servente guiderdon non pere "); così ... Leggi Tutto

amatore

Enciclopedia Dantesca (1970)

amatore (amatrice; amadore, per influenza provenzale, frequente nella lirica due-trecentesca: cfr. per es. Chiaro Rime, ediz. Menichetti, glossario sub v.) Nel comune significato di " amante ", in Rime [...] XLII 13 a mia coscienza pare, / chi non è amato, s'elli è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio. Figurato in Cv III XI 5 Pittagora... disse sé essere... amatore di sapienza (la stessa espressione ... Leggi Tutto

sagina

Enciclopedia Dantesca (1970)

sagina (segina) Luigi Vanossi Gallicismo (provenzale sazina; antico francese saisine, " possesso "), che ricorre nel Fiore e nel Detto. Si riferisce a possesso materiale (dei beni offerti dall'Amante [...] / di tormene segina, / lo Dio d'Amor mi mente, indica il possesso del bene amoroso: uso che trova corrispondenza nella tradizione lirica (cfr. l'anonima Sì m'ha conquiso Amore 83 " e porto in mia sasina / la gioia dilettosa / che m'ave presentato ... Leggi Tutto

follore

Enciclopedia Dantesca (1970)

follore Guido Favati Corrisponde al provenzale folor, che anche D. adopera per metterlo sulle labbra di Arnaldo Daniello (Pg XXVI 143). Compare col senso di " stoltezza ", " sciocchezza ", in Fiore [...] 'iterazione sinonimica foll' o re', che assegna al termine una coloritura di colpevolezza. Il vocabolo è d'uso piuttosto frequente nella lirica due-trecentesca (se ne vedano i molti esempi citati in M. Corti, I suffissi dell'astratto -OR e -URA nella ... Leggi Tutto
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Vocabolario
senhal
senhal 〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatóre²
trovatore2 trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...
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