GINECEO (gr. γυναικώς, γυναικωνίτις)
Aristide Calderini
È la parte di abitazione greca riservata alle donne (γυναῖκες) in contrapposto all'ἀνδρών ὀ ανδρωνῖτις aperto agli uomini. I testi antichi ci informano [...] , il gineceo è presentato come separato nettamente dall'appartamento degli uomini; e ben noti sono in proposito alcuni passi di Lisia e specialmente quello dell'orazione per la morte di Eratostene (I, 9) in cui appare che il gineceo si trovava ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Generi tecnici e marginali
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lungi dall’essere aridi manuali, molti trattati tecnici [...] attico a modello supremo di purezza, con particolare riferimento alla lingua degli oratori. Sopravvivono, non a caso, suoi “saggi” su Lisia, Isocrate, Iseo, sullo stile di Demostene e su Dinarco. Si occupa anche di Tucidide, che tuttavia finisce per ...
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. Figlio di Ariarate IV e di Antiochide di Siria, portò prima del suo avvento al trono il nome di Mitridate. Secondo la tradizione di Diodoro, Antiochide, rimasta per qualche tempo sterile, a insaputa [...] 163 a. C.). Antiochide si ritirò in Siria presso il fratello Antioco IV, e poi fu messa a morte con una figlia da Lisia, tutore di Antioco V. Ariarate richiese le ossa della madre e della sorella e diede loro onorata sepoltura. Egli portò i titoli di ...
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DOVARA (Dovaria, Doara, Duera), Buoso da
Ernst Voltmer
Figlio di Girardo "de Clochaferis", fu il principale esponente della nobile famiglia cremonese, con ampie ramificazioni genealogiche e vasti possedimenti, [...] in parte, dai suoi testamenti del 1269 e del 1288. Quello del 1269 divideva tra il nipote del D. Guglielmo e la figlia Lisia 788 ettari di terreni, la metà delle terre del D.; l'altra metà era stata confiscata dal Comune di Cremona, che ne vendeva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Contro la democrazia: i colpi di stato del 411 e del 404
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La democrazia ateniese appare [...] ’uccisione del fratello Polemarco (l’amnistia decisa al ritorno della democrazia non copriva infatti i reati commessi dai Trenta). Lisia, nell’occasione, era riuscito a salvarsi con una disperata fuga a Megara. L’orazione costituisce una delle fonti ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] che furono poi dalla filologia ellenistica considerati canonici: Antifonte, Andocide, Lisia, Isocrate, Iseo, Eschine, Demostene, Iperide, Licurgo, Dinarco.
Mentre Lisia, oratore soprattutto giudiziario, rimase modello insuperato di sobrietà, purezza ...
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Nato circa il 360 a Corinto, è l'ultimo dei dieci oratori compresi nel canone alessandrino, e il meno originale. Visse ad Atene (dove studiò retorica e fu discepolo di Teofrasto) in condizione di meteco, [...] il valore letterario di questi scritti è scarso. D. è un imitatore delle forme e dei procedimenti già scoperti da Lisia o da Iperide, e soprattutto imita Demostene, donde per lui il soprannome di Δημοσϑενης ὁ ἄγροικος (il Demostene contadino), oppure ...
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I. Nome di un ceramista attico, che con la tradizionale formula ἐποίησεν ("fece") o ἐποίει ("faceva"), appare come firma su sei vasi: uno dei quali, un'anfora, è a figure nere; due, un'anfora e una tazza, [...] , dalla breve narrazione di Tucidide, VI, 60; molte notizie sono integrate dalla VI delle orazioni attribuite a Lisia (e tenuta certo non da Lisia nel processo dei misteri: v. su essa Blass, Attische BeredsamKeit, I, 2ª ed., p. 562 segg.; Wilamowitz ...
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1. A. di Ramnunte. - Oratore e uomo politico ateniese, nato al tempo della guerra contro i Persiani (primo quarto del sec. V a. C.), in anno non determinabile esattamente. I primi rudimenti dell'eloquenza [...] manca l'arte di rappresentare i varî caratteri nello stile, così pure embrionale è ancora quella delle narrazioni, in cui è maestro Lisia: nei discorsi di A. esse sono chiare, precise, ma mancano di una particolare grazia. Assai vigorosa invece e già ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] nel trattamento dei capelli, a brevi ciocche, si rifanno i ritratti di Sofocle del III tipo (v.) e di Lisia (v.) contemporanei di quelli precedenti.
La fusione di queste due tendenze ha come risultato un naturalismo di impronta accademica che ...
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LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...
lisare
liṡare v. tr. [der. di lisi]. – In biologia, con riferimento a cellule, tessuti o formazioni patologiche (per es., aderenze), provocarne la lisi con mezzi o meccanismi diversi, chimici, fisici o biologici (enzimi, anticorpi, batteriofagi,...