Scultore (circa 200-150 a. C.), figlio di Pirrandro, da Chio, di cui si sono trovate due firme a Lindo (Rodi). È probabilmente da identificare con un omonimo, autore, secondo Plinio, di una quadriga con Apollo e Artemide, che Augusto pose in onore del padre Ottavio su un arco sul Palatino ...
Leggi Tutto
LISIA (Λυσίας, Lysīas)
A. Giuliano
Oratore attico, nato con ogni probabilità ad Atene, da padre siracusano, attorno al 440 a. C. Oppositore della politica dei trenta tiranni che aveva determinato la [...] morte del fratello Polemarco e l'esilio a Megara con la perdita del patrimonio per l'oratore, partecipò con Trasibulo alla restaurazione democratica. Ottenuta la cittadinanza ateniese, ne fu ben presto ...
Leggi Tutto
GRATIA
S. Ferri
Sinonimi: charis, venustas, decor, gratia et venus, facetiae, sales, venustates. È una dote fondamentale della lèxis, o espressione letteraria e consta, secondo Dionigi di Alicarnasso [...] Isocr., 3), hanno leptotès e chàris, cioè gracile snellezza e grazia, Kalamis (v.) e Kallimachos (v.) alla pari con l'oratore Lisia; ma Plinio lamenta di Kallimachos la eccessiva diligenza e amore delle minuzie per cui nelle sue opere è diminuita e ...
Leggi Tutto
SILANION (Σιλανίων, Σειλανίων, Silanion)
P. Moreno
Bronzista ateniese vissuto nel IV sec. a. C., celebre come ritrattista.
1. - L'origine ateniese di S. è nota da Pausania (vi, 4, 5; 14, 11) ed è confermata [...] ha in comune l'impostazione frontale, la simmetrica disposizione della capigliatura e la larga campitura dei piani del volto, con il Lisia ed il cosiddetto Sofocle del III tipo, per i quali è stata proposta l'attribuzione a S. (Winter), ma se ne ...
Leggi Tutto
ASIANO E ASIANISMO
L. Laurenzi
Il termine "asianus" ricordato da Cicerone (Brutus, 51; Orator, 231) fu probabilmente trasferito con intento spregiativo, dagli oratori attici, dall'uso grammaticale a [...] Frag. Gr. hist., ii, C 86, T. 3), Strabone e Dionigi di Alicarnasso. Egli derivava la sua cultura dai classici, specialmente da Lisia, e amava le metafore, l'enfasi patetica, ma anche le arguzie e le lepidezze, e la grazia sentimentale. Sulla base di ...
Leggi Tutto
FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] nel trattamento dei capelli, a brevi ciocche, si rifanno i ritratti di Sofocle del III tipo (v.) e di Lisia (v.) contemporanei di quelli precedenti.
La fusione di queste due tendenze ha come risultato un naturalismo di impronta accademica che ...
Leggi Tutto
KHATTUSHA
G. Furlani*
Antica capitale dell'impero hittita, le cui rovine sorgono presso il villaggio turco di Boğazköy (dal 1936 chiamato Boğazkale). È scavata da una missione tedesca fin dal 1906 (H. [...] Berlino 1957; K. Bitte, Die Ruinen von Boghazköy, Berlino-Lipsia 1937; id., Boğazköy. Die Kleinfunde der Grabungen 1906-1912, Lisia 1937; K. Krause, Boğazköy Tempel V, Berlino 1940; K. Bittel-R. Naumann, Boğazköy-Éattuša, Stoccarda 1952; K. Bittel e ...
Leggi Tutto
PLATONE (Πλάτων, Plato)
A. Giuliano
Filosofo nato ad Atene (428-427). Allievo di Socrate (v.), dopo la morte del maestro si ritirò a Megara, e più tardi in Sicilia e in Magna Grecia ove entrò in contatto [...] statua di Silanion dedicata nell'Accademia. La identificazione è confermata dalle analogie che il ritratto presenta con quello di Lisia (v.), dalla datazione alla metà circa del IV sec. a. C. proposta per l'originale (datazione confermata dal fatto ...
Leggi Tutto
L'architettura domestica nel mondo greco, etrusco-italico e romano
Ernesto De Miro
Giuseppe M. Della Fina
Mondo greco
DI Ernesto De Miro
Non è senza significato che a Creta, dove la persistenza della [...] contrario, la descrizione platonica della grande e ricca casa di Callia al Pireo (Prot., 310b-c; 314-316b) e l'orazione di Lisia per l'uccisione di Eratostene (I, 9-14), con la descrizione più precisa della casa di Eufileto (I, 22-24), offrono la ...
Leggi Tutto
FRANZONI, Francesco Antonio
Rosella Carloni
Figlio di Pietro Ottavio, nacque a Carrara il 23 genn. 1734. Si formò presumibilmente presso le maestranze locali, acquistando quell'abilità nella lavorazione [...] antiche - per lo più restaurate, come egli stesso specifica in un elenco - comprendente pezzi di una certa importanza, come il Lisia Giustiniani, i dieci fregi con eroti a caccia, già cornice del ninfeo della "piazza d'oro" di villa Adriana, due ...
Leggi Tutto
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...
lisare
liṡare v. tr. [der. di lisi]. – In biologia, con riferimento a cellule, tessuti o formazioni patologiche (per es., aderenze), provocarne la lisi con mezzi o meccanismi diversi, chimici, fisici o biologici (enzimi, anticorpi, batteriofagi,...