EMILLIANI, Gaetano
Loris Premuda
Nacque a Faenza (od. prov. Ravenna) il 17 dic. 1773 da Giacomo, possidente, e Susanna Angelini. Compiuti gli studi nella città natale, si iscrisse a Roma alla facoltà [...] Giordano, Compendio di chirurgia operatoria, Torino 1911, ad Ind.; Id., Sguardo alla chirurgia italiana dalla Roma dei littori a quella del littorio, in Id., Scritti e discorsi, Milano 1930, p. 367; F. Serantini, Il primo ovariotomista in Europa: il ...
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CASTELLI (Castello), Francesco
Loredana Olivato
Originario di Melide e quindi della numerosa famiglia di scultori e stuccatori ticinesi, è documentato a Roma dal 1550 (Bertolotti, 1886, p. 30). Grazie [...] la Religione, cinta di una corona di stelle; l’Autorità, il cui scettro è retto da Amore; la Giustizia con i fasci littori e il cammello. È da aggiungere che il Martinioni (in Sansovino, pp. 341 ss.) per primo rilevò la firma dell’autore e ...
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ZEGNA, Ermenegildo
Danilo Craveia
di Monte Rubello di Trivero. – Nacque a Trivero (oggi Valdilana), in provincia di Biella (allora provincia di Novara), il 2 gennaio 1892, da Michelangelo Zegna Baruffa [...] allineato rispetto ai dettami fascisti, rappresentava comunque il modello ideale dell’imprenditore italiano secondo i criteri littori: autonomia produttiva (ed energetica: nel 1938 il lanificio aveva messo in funzione una prima centrale idroelettrica ...
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VALENTE, Antonio.
Fabrizio Di Marco
– Nacque a Sora il 14 luglio 1894 da Vincenzo, ingegnere, e dalla marchesa Cecilia Franchi.
Nel 1912 s’iscrisse alla Scuola d’applicazione per ingegneri di Roma, [...] presentata in sede di concorso, ed elaborata con Ernesto Bruno Lapadula, non vide realizzata la futuristica torre a fasci littori, solcata da un arco traslucido con elementi illuminati.
Nel 1933 avvenne il primo contatto tra Valente e l’industria ...
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GUARNIERI, Romeo
Gloria Raimondi
Nacque a Roma il 22 maggio 1898 da Giuseppe, di professione tintore, e da Adele Travaglioni.
Entrato all'età di undici anni nella bottega del maestro vetraio Cesare [...] Minerva e un'altra figura femminile, circondate da simboli legati ai diversi campi del sapere e sovrastate da due fasci littori tra i quali campeggiano un libro e un moschetto. In questa vetrata, di cui rimane la sola documentazione fotografica (Roma ...
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LIBERA, Adalberto
Raffaella Catini
Nacque a Villa Lagarina (Trento) il 16 ag. 1903 da Giuseppe e da Olimpia Sforza Pallavicino.
Durante la prima guerra mondiale il L. si trasferì con la famiglia a Parma, [...] G. Guerrini). Numerosi in questo decennio i progetti di concorso: un edificio per scuole elementari a Bolzano (1933); il palazzo del Littorio (il primo grado negli anni 1933-34, quindi il secondo nel 1937, con De Renzi e G. Vaccaro) e l'Auditorium ...
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MORELLI, Vittorio
Francesco Santaniello
MORELLI, Vittorio. – Nacque ad Ancona il 13 marzo 1886 da Gustavo, tipografo ed editore, e da Elisa Schelini.
Nel 1900 si iscrisse al regio istituto di belle [...] interno) e per gli accenti di retorica celebrativa dell’arte di Stato, evidenti nei rilievi marmorei con aquile e fasci littori collocati, nel 1932, sul ponte di Druso a Bolzano.
In collaborazione con l’architetto Guido Cirilli ristrutturò il salone ...
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MORCELLI, Stefano Antonio
Danilo Mazzoleni
MORCELLI, Stefano Antonio. – Nacque a Chiari, presso Brescia, il 17 gennaio 1737 da Francesco, commerciante di stoffe, e da Giovanna Della Rocca, entrambi [...] ... seguita da altro opuscolo intitolato «Agon Firmanus», Modena 1823; l’Appendix inscriptionum novissimarum, Padova 1823; Dei littori dei magistrati romani, con note dell’editore, Modena 1824; il Tirocinium litterarum sive s. Gregorii Nazianzeni ...
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littore
littóre s. m. [dal lat. lictor -oris]. – 1. Nome di pubblici ufficiali subalterni al servizio dei magistrati romani, di alcuni sacerdoti e delle imperatrici, che precedevano portando i fasci; erano di solito liberti, stipendiati e...
littorio
littòrio agg. e s. m. [dal lat. lictorius]. – Dei littori, quasi esclusivam. nella locuz. fascio l., sia quello dei littori romani, sia quello assunto a simbolo del fascismo (v. fascio, n. 4); di qui l’uso sostantivato di littorio...