Figlio (n. 1350 - m. Trakia, Lituania, 1430) di Kęstutis e cugino di Ladislao II Iagellone, con lui la Lituania raggiunse l'apogeo della sua potenza. Pur nell'unione con la Polonia (1385), seppe mantenere [...] una relativa indipendenza alleandosi per un certo tempo anche con l'Ordine teutonico. Di fronte però alla continua pressione teutonica, si volse contro l'Ordine e insieme a Ladislao II lo batté nella battaglia ...
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Figlio (m. 1377) di Gedimino, divenne granduca nel 1344 o 1345. Introdusse in Lituania il cristianesimo, anche per togliere un pretesto di lotta all'Ordine Teutonico, di cui respinse le invasioni. Combatté [...] contro la Polonia (1349-66), contro i Tatari e il granduca di Mosca Dimitri, geloso delle sue conquiste, e creò un grande stato, dal Baltico al Mar Nero. Da lui, attraverso il figlio Jogaila (Ladislao ...
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Fratello (n. 1370 circa - m. 1452) di Ladislao Iagellone, dopo la morte di Vitoldo usurpò il granducato di Lituania e ruppe l'unione con la Polonia, cercando appoggi presso l'Ordine Teutonico e i potentati [...] ucraini. Battuto (1435) sul fiume Swięta, dovette cedere il potere al cugino Sigismondo. Poi (1442-52) fu principe di Volinia ...
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Uno dei fondatori del vasto stato lituano, che estese verso l'E e il S grazie a conquiste e a matrimonî dei suoi figli. Durante il suo governo (1316-41) sorsero i più importanti centri lituani, fra cui [...] con la sua tolleranza la diffusione del cristianesimo, sia di rito cattolico sia di rito greco ortodosso. Egli trasformò la Lituania in una forte potenza militare e divenne amico dei granduchi di Mosca; col re di Polonia Ladislao Łokietek nel 1325 ...
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Figlio (m. 1263) di Ryngolt, riuscì a consolidare lo stato e, convertitosi al cristianesimo nel 1250, ottenne la dignità regia da papa Innocenzo IV. M. diresse i suoi sforzi in una duplice direzione: sia [...] annettendosi o sottomettendo i varî principati ruteni del bacino dello Dnepr e della Dvina. Nel 1263 vinse in una dura battaglia sul f. Durbe i Cavalieri Teutonici dell'Ordine di Livonia, ma fu ucciso nello stesso anno da congiurati ruteni e lituani. ...
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Scrittore lituano (Subartonys, Lituania, 1882 - Springfield, Pennsylvania, 1954). Studiò filologia classica, orientalistica e filosofia a Vienna, Leopoli e Kiev; insegnò a Baku, Kaunas e Vilnius. Tra le [...] ("Sulle vie del destino", 1926-29), Dangaus ir Z̆emės sūnūs ("Figli del cielo e della terra", 1949). Fu ministro degli Esteri nel primo governo sovietico della Lituania. Nel 1947 emigrò negli USA, dove insegnò nell'università della Pennsylvania. ...
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Principe di Lituania (1297-1382), figlio di Gedimino. Quando questi (1341) divise il principato fra i sette figli, K., insieme al fratello Algirdas, sottrasse agli altri fratelli ogni autorità effettiva, [...] mantenendo l'unità della Grande Lituania. Algirdas tenne il titolo di granduca e si interessò della politica orientale, mentre K. fece fronte al pericolo dei cavalieri teutonici. Alla morte di Algirdas (1377), K. sostenne l'ascesa al trono del figlio ...
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Ebraista (Yanova, Lituania, 1870 - Great Neck, New York, 1939); prof. di letteratura ebraica medievale nel Jewish theological seminary di New York. La sua opera maggiore è un Thesaurus di poesia medievale [...] ebraica (1924-33) ...
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Fisiologo lituano (Telšiai, Lituania, 1843 - Parigi 1912); noto per i suoi studî sulla funzione del cuore, delle ghiandole endocrine e dei canali semicircolari. Durante il regno dello zar Alessandro III [...] ebbe parte importante nelle trattative per il patto di alleanza franco-russo ...
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Storico (n. in Lituania 1874 - m. Tel Aviv 1958), dal 1926 prof. all'univ. ebraica di Gerusalemme, scrisse in ebraico Gesù di Nazareth (1922), una storia della letteratura ebraica moderna (6 voll., 1930-50) [...] e una storia del giudaismo tra il primo e il secondo Tempio (5 voll., 1949) ...
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lituano
litüano agg. e s. m. (f. -a). – Della Lituania, già repubblica federata sovietica, indipendente dal 1991, che si affaccia per piccola parte sul Baltico: costumi lituani; lingua l. (o il l., s. m.), lingua del ramo baltico (al pari...
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...