tĕfillāh In ebraico, preghiera di petizione o di ringraziamento. La t. per eccellenza è quella delle «diciotto benedizioni» (shĕmōnēh ‛eśrēh). Al plurale, tĕfillīn è il nome dei filatteri. ...
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sēder Nella liturgiaebraica, l’insieme delle parti che compongono un rito (propr. «ordine»). Il s. celebrato la prima sera di Pasqua (nella Diaspora anche la seconda sera) consiste in benedizioni, atti [...] e pasti simbolici, e nella lettura della Haggādāh, il racconto rabbinico dell’uscita dall’Egitto ...
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qaddīsh Preghiera di esaltazione divina, usata nella liturgiaebraica per la chiusura di riunioni di preghiera e di studio, e nella commemorazione dei defunti. Ne esistono una versione breve e altre più [...] lunghe per diverse circostanze. Alcuni brani sono molto simili al Padre nostro ...
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mūsāf Nella liturgiaebraica, la preghiera che si recita di sabato, nei capimese e in altri giorni festivi, a ricordo del sacrificio aggiuntivo prescritto per queste ricorrenze dalla Bibbia (Numeri 28,9-15). ...
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qĕdushāh Preghiera di santificazione divina, usata nella liturgiaebraica. La più importante e solenne si recita durante la ripetizione pubblica della preghiera delle 18 benedizioni. ...
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Formula liturgicaebraica (comp. di hallelū,"lodate", e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Jahvè nel monoteismo ebraico) che ricorre in Tob. 13, 12 e soprattutto nei cosiddetti salmi alleluiatici [...] (Apoc. 19, 1-6) a. è il canto di giubilo dell’angelo dopo la giustizia compiuta sulla grande meretrice. Dalla liturgiaebraica l’a. è passato in quella cristiana dove è considerato un’acclamazione di trionfo, un grido di santo tripudio.
L’a ...
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Voce ebraica di acclamazione e di preghiera (ebr. hōshī ῾āh-nnā «salva!»), diretta dalla folla verso Gesù in occasione della sua entrata trionfale a Gerusalemme (Matteo 21, 9, 15 e paralleli). La voce [...] è quindi entrata nella liturgia cristiana, oltreché nel Sanctus della messa e nella domenica delle Palme; nella liturgiaebraica è ripetuta nella festa dei Tabernacoli. ...
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Parola ebraica (’āmēn), che significa «così sia» (I Re 1, 36; Ger. 11, 5), «in verità» (Ger. 28, 6). Nella liturgia della sinagoga è usata nei canti di lode a Dio (Neem. 8, 6) o alla fine di una dossologia [...] o di una preghiera (I Cron. 16, 36). Nel Nuovo Testamento è un’acclamazione della liturgia cristiana (I Cor. 14, 16) e celeste (Apoc. 5, 14): di solito alla fine di preghiera o di dossologia (Rom. 1, 25; 9, 25; Ebr. 13, 21; I Pietro 4, 11) come ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] ’esperienza religiosa del mondo occidentale.
Salteri
Nella liturgia cristiana, si chiama salterio la raccolta dei 150 alla fine di ogni versetto ed emistichio. Di diretta derivazione ebraica, si trasferì nella messa e nell’Uffizio. Poteva essere ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...