Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] e delle formule si stabilizza dal 4° sec., quando Roma abbandona il greco per il latino. Si distingue il tipo liturgico romano, che conserva un nucleo invariato, ossia il canone, per contenuto e forma analogo all’anafora orientale e la cui redazione ...
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Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente [...] esteriori, drammatici, simbolici. Le orazioni sono prolisse e dirette al Cristo (nella liturgia romana, al Padre). Decadde quando Carlomagno impose la liturgia di Roma, ma sono sopravvissute alcune parti del repertorio di canti (canto gallicano ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] scrittori veneziani, Venezia 1888, pp. 65-71, stampato anche in opuscolo (Venezia 1888). Cf. pure Anton Baumstark, La liturgia romana e la liturgia dell'esarcato. Il rito detto in seguito patriarchino e le origini del Canon Missae romano, Roma 1904 e ...
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tipico Nella liturgia bizantina (gr. τυπικόν) quello che per la liturgia latina è l’ordo, che contiene, giorno per giorno, il carattere e lo svolgimento dell’ufficiatura divina sia per la recita del breviario [...] sia per il servizio dell’altare.
Nella vita monastica bizantina, la Costituzione fissata per i monaci dal fondatore di un monastero ...
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Storico della liturgia francese (Châteauneuf-du-Rhône, Drôme, 1855 - Farnborough 1914); benedettino a Solesmes (1874), poi (1881-92) a Silos (Spagna), di cui pubblicò il cartulario (Recueil des chartes [...] de l'abbaye de Silos, 1897), dal 1895 in Farnborough. Studiò specialmente la liturgia mozarabica, di cui pubblicò il Rituale (1904) e il Sacramentario (1912). ...
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Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale). È l’inizio dell’anno liturgico e nel rito romano abbraccia un periodo di 4 settimane, cominciando dalla domenica più vicina alla [...] 30 novembre, quindi tra il 27 novembre e il 3 dicembre); nel rito ambrosiano e nella liturgia greca è di 6 settimane. Documentato fin dal 4° sec. d.C., nella sua forma liturgica attuale sembra risalga al tempo di s. Gregorio Magno (ca. 540-604). È un ...
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religione Nella liturgia cattolica, la seconda delle Ore cardine o principali dell’Ufficio quotidiano; è la preghiera serale della comunità cristiana, mentre le lodi sono la preghiera del mattino. L’Institutio [...] comune», e invita a recitarlo anche i «singoli fedeli che non possono partecipare alla celebrazione comune».
Vesperale
Libro liturgico in cui sono raccolti salmi, antifone, capitoli, inni e versetti che si recitano negli uffici pomeridiani della ...
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Festa mobile che la liturgia cristiana celebra di domenica, 49 giorni dopo la Pasqua, per ricordare la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, sugli Apostoli e la Vergine. È la solennità che corona il [...] , nella quale si commemorava la promulgazione della legge divina sul Sinai e l’offerta delle primizie delle messi.
Il colore liturgico del giorno è il rosso, chiaro accenno allo Spirito Santo posatosi sugli apostoli sotto forma di lingue di fuoco; e ...
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Nella liturgia, la processione dei sacri ministri con il clero e la schola all’altare per la solenne celebrazione della messa; in forma ridotta, l’ingresso del sacerdote all’altare. ...
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mūsāf Nella liturgia ebraica, la preghiera che si recita di sabato, nei capimese e in altri giorni festivi, a ricordo del sacrificio aggiuntivo prescritto per queste ricorrenze dalla Bibbia (Numeri 28,9-15). ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...