MOKRANJAC, Stevan
Compositore, nato il 28 dicembre 1855 a Negotin (Serbia), morto a Skoplie il 16 settembre 1914. Studiò a Roma (Acc. di S. Cecilia) e a Lipsia; fu direttore, dal 1887, della Società [...] 1899 fondò la scuola musicale serba a Belgrado, ch'egli stesso diresse fino al 1914.
Pubblicò un'importante raccolta intitolata Liturgia serba (Lipsia 1901) e compose varie musiche di natura fortemente etnica (tra l'altro, dodici rapsodie corali su ...
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Abate di Fleury e arcivescovo di Orléans (n. in Catalogna 750 circa - m. forse Angers 821), fu uno dei promotori più zelanti della rinascita carolingia. Teologo, oltre a raccolte di auctoritates su controversie [...] , i Sermones e l'Interpretatio missae. Scrisse anche numerosi componimenti poetici (il Gloria laus et honor fu inserito nella liturgia della domenica delle palme). Numerose furono le opere d'arte da lui patrocinate, come la chiesa di Germigny-des ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] impone le mani, e presso di lui è la defunta in attitudine d'orante. Il gesto dell'uomo ricorda un tratto della liturgia eucaristica (epiclesis super oblata). (v. Epiclesi).
La mensa tripode può dar l'idea di un altare isolato. Ma, quanto al nome, i ...
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Riformatore anglicano (Aslacton, Nottinghamshire, 1489 - Oxford 1556). Insegnante di teologia a Cambridge, fu lui a suggerire nel 1529 che sulla validità del divorzio di Enrico VIII da Caterina d'Aragona [...] anglicana, ch'egli perseguì anche dopo la morte di Enrico (1547) presiedendo la commissione per la riforma della liturgia, compilando un catechismo d'ispirazione luterana, preparando i 42 articoli di religione del 1553 e la riforma delle leggi ...
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METODIO, santo
Francesco Dvorník
, Nacque circa l'815, a Salonicco, da Leone, dignitario militare bizantino. Accuratamente educato, si dedicò alla carriera amministrativa e raggiunse il grado di arconte [...] i missionarî moravi non si volgessero verso Bisanzio, il papa si mostrò molto benevolo con i due fratelli e approvò la liturgia slava secondo il rito romano, come essi l'avevano introdotta in Moravia. Costantino morì a Roma nell'869. Il papa concepì ...
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Prelato (Montigny-lès-Cherlieu, Alta Saona, 1792 - Reims 1866), vescovo di Périgueux (1836), arcivescovo di Reims (1840) e nel 1858 cardinale. Seguace della teologia morale di s. Alfonso de' Liguori, ne [...] diffuse la conoscenza con la Justification de la théologie morale du b. A. M. de Ligorio (2a ed. 1832) e con la Théologie morale (2 voll., 1844). Fu deciso avversario del gallicanesimo; ristabilì la liturgia romana. ...
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LETTORE
Luigi GIAMBENE
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Il lettorato nella Chiesa occidentale è il secondo dei quattro ordini minori, e in tutte le Chiese orientali è un grado preparatorio al diaconato. È ufficio antichissimo (cfr. [...] nelle chiese i libri sacri. Nei primi tempi spettava al lettore di leggere l'Epistola e il Vangelo nella liturgia, e pare che spesso dovesse anche farne la spiegazione. L'ufficio richiedeva quindi una particolare cultura; ma poi perdette ...
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. Sorta di recitazione quasi intonata, usata dagli orientali nella lettura dei testi liturgici. Con voce caratteristicamente nasale le parole vengono pronunciate in modo che le inflessioni della recitazione [...] un'ondulazione melodica abbastanza precisa, con più o meno decise elevazioni agli accenti. È l'origine della maniera ebraica di cantar testi in prosa presi dalla Bibbia, maniera passata poi nella liturgia cristiana (v. canto liturgico orientale). ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] Giacomo di Nisibe aveva visto servire l’imperatore durante il concilio di Nicea e il titolo di apostolo che i libri liturgici greci gli accordano, fondandosi sulla Vita di Costantino di Eusebio di Cesarea. È chiaro che la ragione di questi rimandi è ...
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Vescovo di Meissen (castello di Podolánky, Boemia, 1350 circa - Roma 1400), successe allo zio, card. Očko di Vlašim, nella sede arciv. di Praga e nel cancellierato del regno di Boemia (1380-84); sostenne [...] . Si ritirò nel monastero di S. Prassede a Roma, con il titolo di patriarca d'Alessandria (1399). Le sue opere di liturgia, ascetica, ecc. restano manoscritte; i suoi inni sacri figurano tra i più celebri della letteratura slava medievale in latino. ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...