Nelle liturgie cristiane occidentali, periodo penitenziale di 40 giorni in preparazione della Pasqua; nel rito romano (l’uso risale almeno al 4° sec.) comincia il mercoledì delle ceneri e si prolunga [...] della Messa vespertina In cena Domini, con la quale si entra nel cosiddetto triduo pasquale. Nella liturgia si omettono i segni di gioia (gloria e alleluia); il colore liturgico è il viola; l’altare non è ornato di fiori e non si suona l’organo. ...
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Strumento musicale, costituito da due piastre metalliche di forma circolare, più o meno convessa, e talvolta persino emisferica. Si suonava percuotendo l'una contro l'altra le due piastre, munite di manichi [...] (cymbalistes).
Il cembalo è uno strumento di origine orientale, ma che nel secolo V a. C. già era penetrato nella liturgia greca, come si desume da un frammento di Pindaro (framm. 48), da taluni esemplari in bronzo rinvenuti nel santuario di Zeus ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento il patriarcato di Costantinopoli cerca di rafforzare il [...] con l’appoggio dei sultani, cerca di mantenere il controllo sulle sue numerose giurisdizioni. A questo scopo, nella liturgia viene imposta la lingua greca a scapito di quelle slave e le dignità ecclesiastiche sono conferite esclusivamente a elementi ...
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DIONISI (Dionigi), Filippo Lorenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 9 ag. 1712 (e non nel 1711, come asserito da alcuni biografi), da Giovan Battista e da Anna Perelli, persone "di mediocre [...] sacerdozio, vi continuò gli studi più adatti a quello stato quali la teologia, la filosofia, le sacre scritture, la liturgia, i sacri canoni, la storia ecclesiastica e quella medioevale. Onde meglio accedere alle fonti, si applicò con passione all ...
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corno
Raffaello Monterosso
Mentre D. e Virgilio si avviano verso il pozzo centrale che mette in comunicazione i due ultimi gironi infernali, risuona, molto alto e potente, lo squillo del c. (ma io senti' [...] : Anima sciocca, / tienti col corno, e con quel ti disfoga.
Dello strumento è progenitore illustre lo shofar, usato nella liturgia biblica e che è l'unico testimone musicale dell'antico rituale ebraico che sia ancor oggi impiegato. Quanto al c ...
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Teologo cattolico (Altergarten, Baden-Württemberg, 1788 - Friburgo in Brisgovia 1865); sacerdote (1810), prof. (1818) di teologia morale e pastorale all'univ. di Tubinga, poi di teologia morale a Friburgo [...] eucaristico, in uno dei suoi primi scritti (condannato all'Indice) propose (1821) l'introduzione della lingua volgare nella liturgia della messa e la comunione sotto le due specie, mentre si sforzava di ricondurre la catechesi e l'omiletica a ...
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simmoria Nell’Atene del 5° sec. a.C., ognuno dei gruppi in cui furono divisi i contribuenti. Successivamente (378-77 a.C.), in una riforma del tributo di guerra (εἰσϕορά), il termine fu applicato a raggruppamenti [...] altri due: i tre, che erano i più ricchi della s., dovevano anticipare il tributo (προεισϕορά), salvo poi rivalersi. Nel 357-56 il sistema fu esteso alla trierarchia, dividendo l’onere della liturgia tra 20 s. che riunivano i cittadini più facoltosi. ...
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LAUDA
Mario PELAEZ
Fernando LIUZZI
. Componimento poetico di argomento religioso, di carattere popolare, proprio della letteratura italiana dei primi secoli e con pochi riscontri nelle letterature [...] non par dubbio che la lauda, comunque si determinino i rapporti, debba ricongiungersi alle popolaresche prose o sequenze della liturgia, che in origine sono chiamate anche Laudes ed erano cantate dal popolo in glorificazione di Dio, della Vergine o ...
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TRANSETTO (fr.: transept, croisée)
Celso Costantini
Il transetto designa quella specie di nave trasversale, che s'inserisce tra le navi longitudinali e l'abside o presbitero, conferendo alla pianta delle [...] , fu inserito un elemento nuovo tra l'abside e il transetto, cioè il coro o presbiterio. Quindi lo svolgimento della liturgia si è ritirato quasi sempre dal transetto, praticandosi nel coro o presbiterio. Il nome di presbiterio (v.) indica appunto lo ...
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MÉNARD, Nicolas-Hugues
Giov. Pietro Kirsch
Figlio del segretario privato di Caterina de' Medici, nacque a Parigì nel 1585 e morì il 21 gennaio 1644. Entrato fra i benedettini dell'abbazia di S. Dionigi [...] anni fu professore di retorica nel collegio di Cluny e si dedicò principalmente agli studî di patrologia e liturgia.
Le sue opere principali sono: Martyrologium Sanctorum ord. S. Benedicti (Parigi 1629), con note storiche importanti; l'edizione ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...