Vescovo e teologo (n. 960 circa - m. Chartres 1028). Fu a Roma ove conobbe Gerberto d'Aurillac (papa Silvestro II), poi a Reims, quindi (987 e 992) a Chartres per dirigervi la scuola che sotto di lui acquistò [...] , ne ricostruì la cattedrale che era stata distrutta da un incendio. Uomo di grande dottrina, ci restano di lui alcuni scritti agiografici, componimenti poetici, trattati e 128 lettere, importanti come modelli di stile e per la storia della liturgia. ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] ), Brescia 1977.
30 Cfr M. Marcocchi, Cristianesimo e cultura, cit., pp. 51-65.
31 Articolo del 1928 di G.B.M., Dogma e liturgia, citato in M. Marcocchi, Cristianesimo e cultura, cit., pp. 120-121.
32 Ibidem, p. 120.
33 Ibidem, p. 154, n. 175.
34 R ...
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SCHUSTER, Alfredo
Alfredo Canavero
(in religione Ildefonso). – Nacque a Roma il 18 gennaio 1880, primogenito di Giovanni, zuavo pontificio di origine bavarese, e della sua terza moglie, Maria Anna Tutzer [...] 1954 a Venegono. Il 12 maggio 1996 è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II.
Opere. Liber sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul messale romano, I-IX, Torino 1919-1929; Gli ultimi tempi di un regime, Milano 1946 (ed. Milano 1995 a cura ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] l'atteggiamento più intransigente, negando la canonicità della sua elevazione al patriarcato. In rapporto con Svatopluk, principe dei Moravi, riuscì a imporre alla Chiesa morava la liturgia in lingua latina, condannando così l'opera di Metodio. ...
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OSTIARIO (lat. janitor, ostiarius aedituus)
Giuseppe De Luca
È il più umile fra i gradi della gerarchia ecclesiastica. Ordine minore la cui prima menzione risale al sec. II, e che, sull'inizio almeno, [...] passaggio. Non pare ci fossero particolari riti, per l'ascrizione degli ostiarî al clero; quelli oggi in uso derivano dalla liturgia gallicana. Certo, sino dai primi tempi gli ostiarî facevano parte del clero, e godevano dei suoi privilegi.
Bibl.: F ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] , a partire da quelle paoline (1 Cor. 11, 18, 20, 22), risulta che una casa o un ambiente destinato alla liturgia e alle necessità di una comunità cristiana poteva, almeno in principio, continuare a fungere anche da abitazione di colui che ospitava l ...
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NICOLA da Otranto
Frederick Lauritzen
NICOLA da Otranto. – Nacque a Otranto tra il 1155 e il 1160.
Era monaco basiliano (con il nome di Nettario) già nel 1205, quando funse da interprete per il legato [...] poesie. Delle due lettere una è in greco e l’altra in latino, mentre i rimanenti testi, tranne le traduzioni della liturgia greca, sono tutti in greco. La cultura che emerge da queste lettere è puramente scritturale e canonistica, in ciò divergendo ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] ma la figura reale.
La festa dell'invenzione ed esaltazione della Santa Croce. - È la festa anche oggi celebrata dalla liturgia ai 3 maggio e 14 settembre. Essa commemora il ritrovamento (inventio) della vera croce rimasta sepolta sotto il tempio di ...
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. Con questo nome, o con quelli di "chiesa anglicana" o "chiesa d'Inghilterra" (church of England) si designa, in senso stretto, il complesso delle due provincie ecclesiastiche di Canterbury e York. Ma [...] puritani. Sotto questo regime tutti i vescovi e gran parte del clero furono espulsi dai loro benefizî, e l'uso della liturgia, anche in privato, fu vietato sotto sanzione di gravi pene. Dopo la morte di Cromwell un subitaneo mutamento di fortuna ...
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Re di Northumbria (n. 612 circa - m. 670), figlio di Etelfredo di Northumbria; successe (643) al fratello Osvaldo, ma ebbe solo la Bernicia. Solo nel 651, sconfitto e ucciso Osvino, che si era insediato [...] contro Pitti e Scotti. Nel 655 batté il re pagano della Mercia, Penda; promosse allora la diffusione del cristianesimo e fece fondare monasteri e chiese, adoperandosi per la sostituzione nel culto e nella liturgia dell'uso romano a quello celtico. ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...