osanna
Angelo Penna
È la parola ebraica che ricorre più frequentemente in D.; di solito, da sola o all'inizio di un inno, è cantata dagli angeli o dai beati (Pg XI 11, XXIX 51, Pd VII 1, VIII 29, XXVIII [...] un profondo sentimento di gioia e di riverenza davanti alla gloria beatificante di Dio.
Il vocabolo era notissimo perché proprio della liturgia, che l'aveva desunto dai racconti evangelici (Matt. 21, 9; Marc. 11, 9 e 10; Ioann. 12, 13); con esso s ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] fermento e l'agitazione sociale, per le richieste all'interno della Chiesa di riforme della disciplina, della cura pastorale, della liturgia e soprattutto degli studi sacri. Nei rapporti con la Francia, P. X si trovò ad affrontare una situazione di ...
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Sacramento della Chiesa cattolica, detto anche olio santo o con più precisione unzione degli infermi, non essendo il sacramento soltanto di coloro che sono in fin di vita. Secondo la precisazione del Concilio [...] del sacramento) intesa, se necessario, a ottenere il perdono dei peccati commessi.
La Costituzione conciliare sulla sacra liturgia (art. 74) prevede un Rito continuo degli infermi, un unico rito in cui si conferiscono all’infermo successivamente ...
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Buddhismo tibetano, così denominato dall’appellativo lama «maestro», con cui sono chiamati in Tibet i monaci, in quanto maestri spirituali.
La penetrazione del buddhismo nel Tibet risale all’8° sec. d.C. [...] da ogni fatto esteriore e contingente. Nei conventi e nei templi si compiono rituali e cerimonie collettive del culto con una liturgia che consiste nella recitazione di formule religiose fatta ad alta voce, in coro, in benedizioni e in offerte, cui ...
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In origine espressione di un desiderio che, con il proprio voto, accompagna o invoca, o anche vuole eccitare, l’azione divina. Nell’antica Roma aveva carattere ufficiale l’a. (acclamatio) delle truppe [...] cui confluirono tradizioni bibliche (per es., III Re 1, 25) e romane, bensì nell’elezione dei vescovi e nella liturgia (nelle litanie, in varie risposte della Messa ecc.). Le formule cristiane più comuni sono: hosanna, benedictus, amen, Alleluia ecc ...
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Teologo e cardinale (Cracovia 1504 - Capranica 1579). Del ramo polacco degli O., nobili di Como, sacerdote nel 1540, nel 1549 vescovo di Chelmno (Kulm) per volontà del re Sigismondo II Augusto, di cui [...] famoso: la sua Confessio fidei christianae catholicae (redazione definitiva 1557) giunse alla trentesima edizione ancora vivente l'autore. Nel De sacro vernaculo legendo (1558) argomentò la sua contrarietà all'uso delle lingue volgari nella liturgia. ...
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SANTI (fr. saints; sp. santos; ted. Heilige; ingl. saints)
Nicola Turchi
Il nome deriva dal lat. sanctus, da sancio, in origine nel senso di ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: [...] hanno appartenuto, ecc.) sono stati fatti degni di una speciale menzione e sono stati additati come modelli da imitare.
Nella liturgia cattolica - a parte la Vergine Maria che occupa un luogo tutto suo - i santi si dividono in tre grandi categorie ...
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RUPERTO di Deutz
Francesco Pelster
Nacque nell'ultimo trentennio del sec. XI nei dintorni di Liegi. Giovanissimo entrò come oblato nell'abbazia benedettina di S. Lorenzo a Liegi. Allorché questa fu [...] il primo fu il De divinis officiis (in Patrol. Lat., CLXX, coll. 13-334) molto importante per la storia della liturgia. Morto Berengario (1113) si trasferì nell'abbazia di Siegburg, per invito dell'abbate Kuno suo amico. Circa lo stesso tempo entrò ...
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Architetto inglese nato a Doncaster il 30 gennaio 1839, morto a Clapham il 2 marzo 1902. Figlio di un negoziante di vino, il B. mostrò fin dalla tenera età una notevole attitudine per l'architettura e [...] chiese cattoliche in stile gotico tardo da lui disegnate, sono notevoli per la loro forma e per il loro tipico adattamento alla liturgia. Fra queste vanno ricordate: le chiese del Crocifisso a Watford (1892), del Corpus Domini a Brixton, di S. Luca a ...
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WILMART, André
Patrologo, liturgista e medievalista, nato il 28 gennaio 1876 a Orléans. Dopo i primi studî in patria, nel collegio ecclesiastico di Sainte-Croix, passò nel 1893 a Parigi nell'Institut [...] si susseguirono nelle grandi riviste, specie la Revue Bènédictine, sopra innumerevoli problemi della patrologia, della liturgia e della letteratura latina medievale. Caratteristica dei suoi studî è la conoscenza della tradizione manoscritta che ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...