Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] di un migliaio almeno di orfani cattolici in collegi per i cadetti, con un'educazione scismatica, innovazioni nella liturgia... Le reiterate note di Bernetti all'inviato russo solo nel 1837 ottennero una risposta, che negava o minimizzava ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] via della salvezza139, sembrano davvero compiute e superate nella definizione di una teologia politica sacralizzata, avviata verso quella liturgia dell’imperatore immagine di Dio che presto verrà proclamata da Eusebio.
1 Cfr. Hier., vir. ill. 80. In ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] delle prime comunità.
Individuata l’origine dell’umanità, che comportò una regolamentazione del tempo, ritmato su una severa liturgia stagionale, dello spazio, con l’abbandono del nomadismo e la formazione dei primi insediamenti, mentre le selve ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] prevede l’insegnamento in italiano, come richiesto, accanto all’uso della lingua nazionale nella scienza, anche nella liturgia ecclesiastica, nel dialogo Studi, successivo al 1763, di chiaro senso anticurialistico, e insieme appello per una riforma ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] 2011, pp. 163 s.). Paradossalmente il culto rimase vivo in queste città romagnole, ma non a Fonte Avellana, ove la liturgia locale non lo menziona (come non menziona i suoi allievi e successori), e non lo inserisce nella memoria collettiva dei secoli ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] selezionate non per illustrare il testo, ma piuttosto per esprimere l'emozione e il messaggio contenuti nella liturgia cui ogni passaggio si riferisce. L'atmosfera di isolamento del romitaggio agostiniano è espressa nel paesaggio, particolarmente ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] preghiere comuni ("quod primum debent religiosi curare"), di trascuratezza o leggerezza che si verificavano durante le cerimonie liturgiche (da celebrarsi "non pro cuique arbitrio, sed iuxta Missale Rom."), di "colloquia fratrum cum mulieribus in ...
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BERNARDO degli Uberti, santo
Raffaele Volpini
Figlio di Bruno e nato in un anno imprecisato, attorno alla metà del sec. XI, appartenne a una importante famiglia fiorentina, quella stessa, a quanto pare, [...] nelle varie fonti e s'introduce anche nella tradizione piùrecente delle prime Vite, fatta eccezione per la tradizione liturgica. Le rispondenze, che è possibile riscontrare, tra quei possedimenti di B. che, per disposizione stessa di lui, rimasero ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] teoria collega ciascuno di loro con un articolo dell’antico Credo o Simbolo apostolico (sostituito nell’attuale liturgia dal Credo niceno-costantinopolitano del 381), preghiera suddivisa appunto in dodici articoli, che in tal modo richiamerebbe ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] Topographicum Urbis Romae, I, Roma 1993, s.v. Cellae novae, monasterium, pp. 257-59; S. de Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, pp. 524, 541, 570 (a proposito dei restauri nella ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio divino ora detto liturgia delle...