AFRODISIADE di Caria (᾿Αϕροδισιάς, Aphrodisias)
G. Becatti
Città ai confini tra la Caria e la Frigia, sulle pendici O del Salbakos (Plin., Nat. hist., v, 109; Paus., i, 26, 5; Strabo, xii, 576; Appian., [...] . Sull'architrave è stata ritrovata l'iscrizione dedicatoria ad Afrodite e a Cesare Augusto Giove Patrio, a Tiberio, a Giulia Augusta, cioè Livia, e al popolo, fatta da due Diogeni e databile tra il 14 e il 29 d. C. Il Ferri pensò di riconoscere ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] saldature dell'intonaco indicanti le "giornate" di lavoro, sarà ben difficile supporre tale tecnica (per esempio Casa di Livia, Farnesina, ecc.).
La critica ha voluto vedere molto spesso tecniche ad e. in dipinti murali, specie pompeiani. Bisogna ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] , datato tra il 63 e il 79 d.C., appaiono lo sviluppo di uno stile che ha le sue origini nella capitale (casa di Livia sul Palatino).
Nei rilievi dell’Arco di Tito sono raffigurate le processioni che si svolsero a Roma nel 71 d.C.; esse si snodano ...
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ARA PACIS Augustae
G. Pietrangeli
R. Bianchi Bandinelli
C. Pietrangeli
R. Bianchi Bandinelli
L'Ara Pacis fu eretta dal Senato, come ricorda lo stesso Augusto nelle Res Gestae (ii, 37 ss.), per celebrare [...] maiores e quello del Divus Iulius, un sacenator, Agrippa come pontefice (per altri Lepido), il piccolo C. Cesare, Livia (o Giulia), Tiberio, Antonia Minore, Druso Maggiore, il piccolo Germanico; infine la famiglia degli Enobarbi (Cn. Domizio Enobarbo ...
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CHIAROSCURO
R. Bianchi Bandinelli
Dal Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno di Filippo Baldinucci (1681) al più recente Dizionario Enciclopedico (1956) il valore del termine ch appare duplice. Lo [...] antichi con minima traccia di tratteggio.
L'esempio più esteso di ch. monocromo è dato dal fregio giallo della cosiddetta Casa di Livia sul Palatino, databile a circa il 30-25 a. C., ma risalente senza dubbio a modelli ellenistici, forse ancora dell ...
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CUPOLA (cupŭla, dim. di cupa "botte")
G. Kaschnitz Weinberg
Per c. si intende la copertura a vòlta sferica o a sezione conica di uno spazio rotondo, quadrato o poligonale. Il passaggio dalle piante quadrate [...] Sesto Fiorentino; Casal Marittimo presso Volterra; il Tullianum a Roma (costruzione in pietra squadrata), cisterne dietro la Casa di Livia (Palatino) e la fontana di Tuscolo (anteriore al sec. V a. C.). In Sicilia esistono thòloi sotterranee dell'Età ...
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Vedi RAMNUNTE dell'anno: 1965 - 1996
RAMNUNTE (῾Ραμνοῦς, Rhamnus)
L. Vlad Borrelli
Demo della tribù Eantide sulla costa orientale dell'Attica; la città sorgeva nel sito dell'odierna Ovriocastro, su un [...] . Anz., XLIV, 1929, pp. 441-451; S. Solders, Die ausserstadtl. Kulte Attikas, Lund 1931, pp. 67-69; R. Vallois, in Rev. Ét. Grecq., LIV, 1931, p. 49; W. B. Dinsmoor, Archit. Anc. Greece, Londra 19503, pp. 89, 181-183, 363; W. H. Plommer, in Ann. Brit ...
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IGEA
E. Paribeni
(῾Υγιᾒεια, Hygieia). − Divinità salutare ellenica che nel mondo romano venne a sovrapporsi o a sostituirsi alla sua corrispondente Salus, Valetudo. Si tratta di una personalità divina [...] , quali I. Iside, I. Tyche, I. Nemesi. Mentre immagini delle imperatrici ci appaiono in aspetto di I. a partire da una statua di Livia sull'Acropoli ricordata da Pausania (i, 23, 5).
In definitiva si può dire che in età romana la figura di I. tende a ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] deve essere considerata anche la dedica di edifici sacri fatta dai magistrati rite nuncupatio, ovvero ad alta voce dinanzi a testimoni. Così Livio ricorda i voti fatti da A. Claudius Caecus per il tempio di Bellona nel 296 a.C. (X, 19, 17) e da ...
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GEMMA
V.H. Elbern
Il termine g. si riferisce, nell'Antichità e nelle epoche successive, alle pietre preziose di ogni tipo, di preferenza a quelle lavorate. In questo ambito vanno annoverate, per quanto [...] di grandi pietre intagliate antiche, tra cui per es., oltre a quelle già menzionate, la testina in lapislazzuli di Livia reimpiegata nella croce di suo nipote Erimanno di Colonia (Colonia, Erzbischöfliches Diözesanmus.). D'altro canto sono conservate ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
dorayaki (Dorayaki) s. m. inv. Dolce tipico della tradizione culinaria giapponese, composto da due piccole frittelle tonde fritte e farcite con confetture o, talvolta, con creme (anche salate). ♦ Gran finale con i dorayaki, dolci farciti con...