SAGITTARIO (sagittarius)
Plinio Fraccaro
L'arciere romano. L'arco non era arma nazionale dei Romani, e perciò i primi sagittarî che compaiono nell'esercito romano sono Cretesi, inviati nel 216 da Siracusa [...] per controbattere gli arcieri di Annibale (Livio, XXII, 37,8). I vantaggi di quest'arma furono subito apprezzati dai Romani, che assoldarono sempre in seguito arcieri, specialmente cretesi; Scipione Emiliano ebbe a lodarsi a Numanzia dei sagittarî ...
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I Romani designavano con questo nome tutta la parte dei colli Albani che si stende da Velletri al Tuscolo, divisa dal passo della Cava e culminante col monte Peschio. Teatro della vittoria romana sugli [...] Equi (Livio, III, passim), fu celebrata per la sua amenità e per il culto antichissimo di Diana. Orazio, (Carm., I, 21) ne fa derivare il nome da algor "freddo", "gelo" e altrove (III, 23) lo dice nevoso, coperto di querce e di elci come è ancor oggi ...
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Vedi CORI dell'anno: 1959 - 1994
CORI (Cora)
G. Lugli
Città latina nel territorio occupato poi dai Volsci, molto rinomata per la sua ricchezza. Colonia latina già prima della conclusione del foedus Cassianum; [...] come tale compare in Livio (ii, 16) nel 503 a. C. Ebbe la cittadinanza romana al tempo della guerra sociale. I restauri dell'età sillana fanno pensare che sia stata devastata dai seguaci di Mario come altre città del Lazio. Numerosi avanzi rimangono ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] (Tito Livio, Dionisio d’Alicarnasso, Plutarco) è quella secondo cui Numitore, re di Alba Longa, aveva un fratello, Amulio, che ne usurpò il trono e ne costrinse la figlia Rea Silvia a farsi vestale. Questa fu da Marte resa madre di due gemelli, R. e ...
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Popolo dell'Hispania Carthaginensis, ai confini della Tarraconensis e della Lusitania, nelle regioni superiori della Guadiana e del Tago, uno dei più numerosi e potenti della Spagna. Il loro nome ricorre [...] Tago, cadde in mano dei Romani, che estesero così il loro potere su tutto l'altipiano della Vecchia Castiglia (Livio, XXXVI, 21; XXXIX, 30, ecc.). Ribellatisi in seguito, ebbero gran parte nelle guerre di Viriato e furono definitivamente assoggettati ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] , sia scoprendo nuovi testi, sia riunendo in un unico corpo i documenti della tradizione manoscritta (come, per es., per Livio). A Petrarca si deve la scoperta (1333) di due orazioni ciceroniane, nonché il recupero delle epistole Ad Atticum e di ...
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Comune della prov. di Cosenza (78,3 km2 con 7606 ab. nel 2008). Il centro è situato a 426 m s.l.m. sull’estremità terrazzata nord-orientale della Catena Costiera.
Corrisponde alla città bruzio-latina di [...] Argentanium, ricordata da Livio per la vicinanza di miniere d’argento. Antica sede vescovile, fu il primo centro della conquista normanna in Calabria (11° sec.). Notevoli la cattedrale, di origine normanna, e la grande torre cilindrica, anch’essa ...
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Somme che potevano essere rivendicate da parte di alleati o popoli soggetti a Roma in processi intentati contro magistrati romani colpevoli di profitti illeciti ai loro danni. I primi casi noti di processi [...] de repetundis sono quelli ricordati da Livio per l’anno 171 a.C. e si riferiscono al comportamento di magistrati romani in Spagna. Nel 149 a.C. fu istituito un tribunale permanente (quaestio perpetua) per effetto della lex Calpurnia, fatta approvare ...
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SORGATO, Ippolito
Franco Calascibetta
– Nacque a Padova il 21 settembre 1905 da Lodovico, piccolo industriale padovano nel campo della produzione di asfalti, e da Carolina Olivetti.
Compì nella città [...] veneta gli studi preuniversitari, presso il liceo Tito Livio sezione moderna, diplomandosi nel luglio del 1923. Si iscrisse quindi al primo anno della Scuola di applicazione degli ingegneri, laureandosi il 21 novembre 1928 in ingegneria industriale ...
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Erudito greco (2º-3º sec. d. C.), autore di un'opera intitolata Dipnosofisti (Δειπνοσοϕισταί "Sofisti a banchetto"), in 15 libri, forse una riduzione di una precedente redazione in 30 libri: a un banchetto [...] dato da un ricco pontefice romano, Publio Livio Larense, numerosi dotti greci, grammatici, medici, giuristi, filosofi, conversano dei più svariati argomenti con più erudizione che buon gusto, così che l'opera ci ha conservato la maggior parte dei ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....