DONATI, Giovanni Paolo
Roberto Cannatà
Figlio di Pietro, aquilano, il 20 ott. 1576 si impegnava con i procuratori della Confraternita del Rosario, esistente in S. Stefano a Pizzoli (L'Aquila), a dipingere [...] in cui l'interpretazione dei motivi desunti dal Cesura raggiunge esiti che possono talora vagamente ricordare alcune soluzioni stilistiche dell'ultimo Livio Agresti.
Nel coro di S. Chiara a L'Aquila, nella parete di fondo, è raffigurata l'Immacolata ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque verso la metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto; fu fratello di Girolamo, di cui seguì le esperienze e il [...] delle pagine dedicate all'"origine e fondazione di Palermo", in cui arriva a smentire Polibio e Diodoro, ad alterare Livio, accomodando le più strampalate etimologie, il D. ha scritto un'opera appassionata, in cui non manca qualche momento di ...
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MANZOLO, Michele
Paolo Veneziani
Nacque a Parma nel 1420 (il registro fiscale di Treviso del 1480 lo dice "annorum LX": Contò, 1999, p. 53), figlio di Taddeo da Parma. Il nome di famiglia era Manzolo [...] di Cesare (IGI, 2325), un volgarizzamento delle Satyrae di Giovenale (IGI, 5605) e le Historiae Romanae decades di Tito Livio (IGI, 5775). Nel 1481 il M. - che sottoscrisse a Treviso solo un modesto opuscolo, il Fiore novello estratto dalla ...
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AVELLI, Francesco Xanto
Giuseppe Liverani
Nato a Rovigo al principio del secolo XVI, operò come pittore di maioliche, dal 1530 almeno, in Urbino, dove si sposò. Si hanno notizie sino verso la metà del [...] del soggetto raffigurato e della fonte d'ispirazione, che egli ha cura di porre al rovescio dei piatti: Virgilio, Ovidio, Livio, Valerio Massimo, Trogo Pompeo, la Bibbia, ma anche il Petrarca e l'Ariosto; talora riporta terzine e quartine più o ...
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CALDOGNO, Francesco
Gino Benzoni
Nobile vicentino, figlio di Giovan Battista, nacque nella seconda metà del sec. XVI e si addottorò in legge a Padova. Nell'agosto del 1608 successe allo zio Francesco, [...] cultura, con interessi piuttosto ampi che andavano dalla filologia al diritto, dalla matematica alla storia locale; cultore di Livio, ne avrebbe pubblicato le sentenze in un libretto, poi, a detta del Calvi "affatto smarrito". Avrebbe scritto anche ...
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DOMENICHI, Coppo (Giacoppo, Iacopo, Coppo di Borghese Domenichi)
Liana Cellerino
Nacque a Firenze, nella seconda metà del sec. XIII da Borghese, appartenente ad una famiglia importante del quartiere [...] istato assai", "fu per impazzare", "come che savio fosse, essendo sdegnoso, e in parte bizzarro", quando lesse in Livio come le donne romane, "quelle sfacciate, quelle puttane, quelle dolorose" ottennero, per conservare i propri ornamenti, una deroga ...
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PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] a uscire nel quindicinale Il Borghese, fondato da Leo Longanesi. Ben presto fu assunto come redattore dal giovane editore Livio Garzanti, dinamico quanto umorale, che gli pubblicò il terzo romanzo, Il prete bello (Milano 1954). Fu il primo bestseller ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] priva di originalità, ma tale da dimostrare le vaste letture storiche di B. (che dichiaratamente segue Livio, integrandolo con s. Agostino, Valerio Massimo, Sallustio, Svetonio, Elio Sparziano, Lampridio, Giulio Capitolino, Floro, Giustino, Lucano ...
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FERRERO, Leo
Alessandra Cimmino
Nacque a Torino il 16 ott. 1903, da Guglielmo e Gina Lombroso.
La famiglia era delle più note dell'ambiente colto italiano e delle più discusse, godendo, forse, di una [...] saggio sulla storiografia romana, La palingenesi di Roma (Milano), un excursus a grandi linee che partendo dalle origini, con Livio e Tacito, arriva all'Umanesimo e a Machiavelli.
Chiusa ai due Ferrero la collaborazione con Il Secolo, dato il deciso ...
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PASTI, Matteo de'
Marco Campigli
PASTI, Matteo de’. – Non si conosce la data di nascita di questo artista, la cui famiglia, piuttosto agiata, era originaria di Ponton, una frazione di Verona, ma poiché [...] poi proposto di riconoscere la mano di Matteo in alcune pagine del codice dell’Ab Urbe condita di Tito Livio conservato a Parigi (Bibliothèque nationale de France, Ms. lat. 14360): forse riconducibile a una committenza malatestiana, il codice sarebbe ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....