Vedi MILETO dell'anno: 1963 - 1963 - 1995
MILETO (Μίλητος, Milētus)
G. Colonna
La più importante città d'Asia Minore, capoluogo della Ionia. Si affacciava con un ottimo porto sul golfo, ora interrato, [...] inizî del II sec. essa appare sottoposta ad Antioco III: l'atteggiamento favorevole tenuto nel 190 verso la flotta di C. Livio le valse un trattamento di favore da parte dei Romani. Successivamente M. si venne sempre più legando allo stato pergameno ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] il ritorno in S. Rocco nel 1544 ad eseguirvi il fregio; la decorazione, iconologo nuovamente il Maggi, intorno al monumento a Livio nel salone, del 1547; la Madonna con i santi protettori di Padova per la loggia del Consiglio (ora nel Museo civico ...
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LAMPI, Giovanni Battista
Roberto Pancheri
Nacque il 31 dic. 1751 a Romeno, piccolo villaggio del Trentino, all'epoca territorio del principato vescovile di Trento, quattordicesimo figlio di Matthias [...] Roma, piccola opera nota in due redazioni (Trento, Castello del Buonconsiglio; Vienna, Belvedere), ispirata a un passo di Tito Livio ma allusiva alle recenti guerre napoleoniche.
Il L. visse in prima persona i drammatici momenti delle due successive ...
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GHERARDO di Giovanni di Miniato
Ebe Antetomaso
Nacque a Firenze nel 1445 o 1446 da Nanni di Miniato di Gherardo, detto Fora, "scharpellatore", e da Domenica, figlia di Bartolomeo, calzolaio.
La data [...] esemplare della stampa veneziana del Plinio (Douce 310 della Bodleian Library di Oxford); il De Secundo bello punico di Livio, eseguito nel 1479 per Ferdinando d'Aragona, della Biblioteca universitaria di Valencia; l'Achilleide di Stazio (oggi ms ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] primo e poi secondo consigliere dell'Accademia. Intorno al 1720 dipinse una tela destinata al soffitto del palazzo del marchese Livio De Carolis a Roma, ora sede della Banca di Roma (i cui interni furono decorati dai maggiori artisti del momento ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] del '500, a cura di V. Fortunati Pietrantonio, Bologna 1986, pp. 727-775; E. Durante - A. Martellotti, Don Angelo Grillo... Livio Celano..., Firenze 1989, p. 221; R. Zapperi, Annibale Carracci. Ritratto di artista da giovane, Torino 1989, p. 118; M.T ...
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Vedi ACROTERIO dell'anno: 1958 - 1994
ACROTERIO (ἀκρωτήριον, acroterium "sommità", "estremità")
A. Andrén
La parola greca ἀκρωτήριον pare che sia stata usata qualche volta per indicare tutto il frontone [...] più tarda e dell'età imperiale, costruiti in pietra o in marmo, la decorazione acroteriale manteneva spesso i tipi tradizionali. Sappiamo da Livio (x, 23) che nel 296 a. C. la quadriga fittile veiente del tempio capitolino fu sostituita da una nuova ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] un ripostiglio (in aliqua cella stipare). S. è il denaro offerto alla divinità, le collette dei fedeli per doni o feste religiose (Liv., xxvii, 37; xxii, 1) e con tale significato la formula ex stipe, de s., s. conlata è usata nelle epigrafi e dagli ...
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NURAGHE
G. Lilliu
Monumento caratteristico della Sardegna, costruito con grandi pietre a secco disposte a filari. Nella sua espressione architettonica essenziale è in forma di torre circolare troncoconica, [...] difesa punico-sarda contro i Romani, nelle regioni montuose, poté giovarsi di n. parzialmente smantellati, chiamati castra dallo storico Livio (xli, 12), con nome che dura ancora per i nuraghi crastu, crasta). Infine, forse già allora, i nuraghi ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] manifestazioni spettacolari (teatrali o circensi). L’anno di nascita del t. romano si può considerare il 240 a.C., quando Livio Andronico portò per la prima volta sulla scena una tragedia e una commedia greca tradotte. Ma il carattere profano del t ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....