Il primo poeta romano di cui abbiamo frammenti; fu portato a Roma da Taranto ancor fanciullo, dopo la guerra Tarentina (272 a. C.), schiavo di un Livio Salinatore, dal quale fu poi affrancato e preposto [...] all'educazione dei suoi figli. Abbiamo pochi frammenti della sua Odyssia, versione latina in versi saturnî dell'Odissea di Omero, che fu letta poi nelle scuole fino al 1º sec. a. C. Nel 240 a. C., secondo ...
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Umanista (n. Ferrara 1400 circa - m. dopo il 1456). Alunno a Venezia di Guarino e del Crisolora, compose tre dialoghi De republica (1434), che precorrono da lontano il Machiavelli, e sette commedie in prosa, che suscitarono critiche anche religiose: Corollaria, Claudi duo, Emporia (1422-23), Symmachus e Oratoria (1433-35), Peregrinatio ed Eugenius: le ultime due scritte in Inghilterra, dove si era ...
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FOUCAULT, Michel
Livio Sichirollo
Filosofo e saggista francese, nato a Poitiers il 15 ottobre 1926. Ha insegnato alla Faculté de Lettres et Sciences humaines di Clermont-Ferrand, Tunisi, Paris-Vincennes; [...] dal 1970 insegna Histoire des systèmes de pensée al Collège de France. Si definisce un "archeologo" che vuol restituire ciò che in profondità rende conto di una cultura che ha separato raison e déraison, ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo è più probabile quando la parola che fa da modello del cambiamento appartiene a un insieme di parole numeroso. In linguistica storica, analogia (con l’affine cambiamento analogico) è usato spesso ...
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Storia di Roma, dalla fondazione alla morte di Druso (9 a. C.), dello storico latino Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.). L'opera era originariamente composta di 142 libri, oggi in gran parte perduti, anche a [...] battaglia di Pidna (168 a.C.). Non sempre il racconto è obiettivo e le fonti affidabili, specialmente per epoche più remote, cosa di cui Livio era consapevole. Il suo intento era narrare l'epopea del popolo romano, il centro ideale della sua storia. ...
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MEHUS, Lorenzo
Guido Mazzoni
Bibliografo e letterato, nato a Firenze, ignorasi in quale anno, dalla famiglia di Livio Mehus, pittore nato nel 1630 a Oudenaarde (nelle Fiandre) e morto nel 1691 a Firenze, [...] oramai il progresso degli studî abbia di gran lunga oltrepassato ciò che fu raccolto e discorso da lui.
Bibl.: Per Livio M., e anche per Lorenzo, cfr. il Nuovo Dizionario istorico, Bassano 1796; per Lorenzo, A. Lombardi, Storia della letter. ital ...
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Scrittore romano (sec. 4º d. C.), autore del Liber prodigiorum (giuntoci senza il principio), che raccoglie i prodigi contenuti nell'opera di Livio. ...
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(lat. Lavinia) Mitica figlia di Latino, sposa di Enea dopo la vittoria su Turno. La leggenda è svolta soprattutto nell’Eneide di Virgilio. Livio la dice madre di Ascanio, Catone di un figlio postumo di [...] Enea, Silvio, capostipite dei re albani.
Secondo la leggenda, Enea diede il nome di L. alla città da lui fondata: Lavinio (lat. Lavinium), posta a 22 km da Roma sul sito dell’od. centro di Pratica di Mare. ...
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Presunto autore, insieme con un fratello di cui non è tramandato il prenome (entrambi sono chiamati dalla tradizione Marcii fratres), dei carmina (o vaticinia) Marciana, di due dei quali Livio (XXV, 12) [...] ci ha conservato alcuni frammenti, riferentisi l'uno alla battaglia di Canne (216 a. C.), l'altro all'istituzione delle feste di Apollo (212 a. C.); ma la lingua è ammodernata e il testo non è sicuro, ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....