MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] Nel medesimo periodo il M. si diede a "discorrere" Livio, ponendo le basi per un ampio progetto di biografie politiche dei de gli altri". I discorsi immaginari di V. M. tra Tito Livio, Guicciardini e Mascardi, in Studi secenteschi, XLVIII (2007), pp. ...
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Erudito, stampatore editore (Venezia 1547 - Roma 1597), figlio di Paolo, nipote di Aldo il Vecchio. Lavorò col padre a Roma alla Stamperia Vaticana; poi a Venezia collaborò coi Torresani alla direzione [...] ' Medici (1586), Le attioni di Castruccio Castracane (1590), dissertazioni archeologiche varie e filologiche su Orazio, Terenzio e Livio, pubblicò le opere di Cicerone con le annotazioni del padre. Dispersa è andata la sua ricchissima biblioteca che ...
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BRUSONI, Francesco
Gian Luigi Beccaria
Originaria di Siena, la famiglia si stabilì intorno al sec. XV nell'Italia settentrionale, suddividendosi in quattro rami principali, a Ferrara, a Padova, a Badia [...] con esattezza l'anno della sua scomparsa, ma nel 1536 doveva già essere morto se, nello stesso anno, chi proponeva Livio Francesco quale precettore in Este, lo disse figlio "quondam Francisci Brusoni, poetae" (cfr. Cessi, p. 63). Aggiunge inoltre il ...
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CORRADINI, Nicolò
Martino Capucci
Nacque a Mirandola nel 1573 (data del battesimo, 21 aprile: cfr. Ceretti, I, p. 173), da Giuseppe e da una Lucrezia della quale è ignoto il casato. Secondo la dichiarazione [...] il 6 ag. 1615. Ne ebbe due figlie, Vittoria e Barbara, e due figli: Giuseppe (nato nel 1607 e premorto al padre) e Livio, nato nel 1615 e morto nel 1681. Membro di una delle prime famiglie della città, fu assai devoto ai signori di Mirandola. Il 18 ...
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Poeta latino (n. 25 d. C. - m. 101 d. C.). Secondo Plinio il Giovane, S. I. avrebbe fatto il delatore sotto Nerone, che (68) lo fece console; ma si riabilitò, fu amico di Vitellio e proconsole d'Asia sotto [...] guerra punica dall'assedio di Sagunto alla vittoria di Zama. S. I. seguì come fonte principale la terza deca di Tito Livio, ma se l'argomento è storico, il "macchinario" è mitologico, gli espedienti sono quelli dell'epica tradizionale e il modello ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] romani, in quanto la tradizione letteraria, e primamente «Livio che non erra», riescono e risultano inficiati ormai dagli della tradizione: e quivi s'incontrano tanto i critici di Livio, dal Newton al Beaufort, ai loro epigoni e divulgatori italiani ...
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CEFALI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Letterato siciliano, fu attivo in Polonia come segretario del maresciallo Jerzy Lubomirski, partecipando vivamente alle lotte fra la Corona e la classe nobiliare.
Mentre [...] l'indigenato polacco: in rapporto con i maggiori esponenti della colonia italiana in Polonia, come il fisico Tito Livio Burattini, titolare della Zecca di Cracovia, ed il segretario reale Cristoforo Masini, tuttavia occupò fra loro una posizione ...
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Scrittore latino (n. 1º sec. a. C. - m. 1º sec. d. C.); protetto da Sesto Pompeo (console nel 14 d. C.), lo seguì nel proconsolato d'Asia (27 d. C. circa); la sua opera, dedicata a Tiberio, fu pubblicata [...] (quali quelle di Pomponio Rufo, Igino, forse Cornelio Nepote), ma usò anche direttamente autori latini come Cicerone, Varrone, Tito Livio, Sallustio, Pompeo Trogo, e greci come Senofonte, Teopompo, Diodoro Siculo. Lo stile di V. M. è scolastico: la ...
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Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] , poi governatore e più volte ambasciatore, congiunse una notevole attività letteraria.
Opere
Tradusse in castigliano, ma dal francese, Tito Livio, il De consolatione di Boezio, i Moralia di s. Gregorio, ecc. Notevoli più di ogni altra fra le sue ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] corso della sua carriera di scrittore che bisognerà includere tra gli autori preferiti i latini Ovidio, Plauto, Virgilio, Cesare, Livio, Svetonio e Apulcio e, fra gli italiani, Berni e la poesia giocosa, Pulci e la tradizione cavalleresca, Petrarca ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....