Cronista tedesco (secc. 12º-13º), chiamato erroneamente E. il Lettone (lat. Henricus de Lettis). Educato dal vescovo di Riga Alberto, lo aiutò nelle guerre contro gli Estoni e scrisse, da testimone oculare, [...] una vivace cronaca della Livonia che giunge sino al 1227. ...
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Poeta lettone (Trapene, Livonia, 1933 - Riga 1983), lavorò in alcune riviste letterarie (Literatūra un māksla "Letteratura e arte"; Liesma "Fiamma", ecc.) e dal 1968 al 1983 al quotidiano Draugs ("L'amico"). [...] Da molti considerato poeta di regime, ha in realtà composto molte raccolte, alcune delle quali vietate sotto il regime staliniano e durante l'epoca successiva: pubblicate postume solo nel 1988 nel volume ...
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Poeta lettone (Pļaviņas, Livonia, 1880 - ivi 1970). Sostenitore dell'"arte per l'arte", collaborò alla rivista letteraria decadente Dzelme ("Profondità"), di cui fu anche direttore. Le sue prime poesie [...] (Zirnekļa tīklā "Nella ragnatela", 1910; Zemes elpa "Il respiro della terra", 1927), quasi sempre sonetti in forma classica, privilegiano temi mistici ed erotici. Nel poema Kauja pie Glemu Liepas ("La ...
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Scrittrice lettone (n. in Livonia 1899 - m. 1972). Emigrata in Germania (1944-49), si trasferì poi negli Stati Uniti. Dopo aver esordito con le raccolte di poesie Erosa elegijas ("Elegie di Eros", 1924) [...] e Dziesminiece ("La poetessa", 1934), compose oltre venti romanzi, di stile semplice e impressionistico, ambientati in Lettonia e costruiti su soggetti spesso passionali ed erotici, rivolgendo sempre particolare ...
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Scrittore lettone (Lieljumprava, Livonia, 1841 - Riga 1902). Di origini contadine, nel 1877 entrò nella scuola di cadetti a Odessa, e da allora rimase al servizio dell'esercito russo, viaggiando per tutta [...] la Russia, Caucaso, Turchestan e Cina. Venuto in contatto con un gruppo di intellettuali lettoni affiliati all'organizzazione russa Narodnaja volja, P. iniziò a scrivere ispirato da sentimenti patriottici ...
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Scrittore lettone (Vidriži, Livonia, 1890 - Riga 1926), esponente del movimento rivoluzionario d'inizio secolo. A Mosca (1914) si affermò come uno dei maggiori letterati della Rivoluzione d'ottobre. Tornato [...] in Lettonia, cadde in disgrazia in seguito ai rivolgimenti politici avvenuti nel paese e molte delle sue opere vennero sequestrate. Autore di raccolte poetiche (Sparni "Ali", 1921; Karogi "Bandiere", 1922; ...
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Scrittore tedesco (Eluisenstein, Livonia, 1890 - Darmstadt 1977). Presto trasferitosi a Berlino, alternò romanzi incentrati su amori contrastati e conflitti psicologici (Die Verdammten, 1923, trad. it. [...] 1947; Abschied vom Paradies, 1927, trad. it. 1950) ad altri d'impianto storico (Der Tod von Falern, 1921; Tsushima, 1936, trad. it. 1938). Durante il nazismo si trasferì dapprima a Roma e a Vienna, ma ...
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Uomo di cultura tedesco (Dorpat, Livonia, 1813 - Berlino 1890). Fece studî umanistici nella città natale e a Berlino, compì quindi viaggi soprattutto in Italia, divenne in seguito lettore di tedesco all'università [...] di Dorpat (1846). Sospettato politico, nel 1851 fu internato dal governo russo a Tula, ma nel 1855 fu chiamato a Pietroburgo a dirigere la grande biblioteca imperiale. Fece nuovi viaggi in Italia (1860-63), ...
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Scrittore e poeta lettone (Druviena, Livonia orient., 1871 - Tartu 1911). Di famiglia contadina, finì gli studî inferiori a Cēsis e li proseguì al conservatorio di Dresda; rientrato in patria, studiò chimica [...] a Riga. Nel 1901 fu per la prima volta ricoverato in una clinica psichiatrica e da allora nella sua breve vita si alternarono ricoveri e febbrile lavoro letterario. Dal 1895 al 1905 P. scrisse numerosi ...
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Poeta e scrittore lettone (distretto di Liepa, Livonia, 1889 - Riga 1937); studiò a Valmiera e poi a Mosca (1910-14). Dopo gli anni della prima guerra mondiale trascorsi nel Caucaso (1921-35) fu redattore [...] a Riga di varie riviste e periodici. Oltre a essere autore di numerose raccolte e poesie (tra cui Zobens un lilija "La spada e il giglio", 1920; Mans Korans "Il mio Corano", 1923), in cui esprime il travaglio ...
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baltico
bàltico agg. (pl. m. -ci). – Aggettivo coniato nel sec. 11° da Adamo di Brema (dal nome di un’isola settentrionale nominata da Plinio il Vecchio sotto la forma Baltia) come designazione del mare anche oggi così chiamato, che si stende...