Pittore italiano (Livorno 1876 - Firenze 1945). Fino al 1906 dipinse soprattutto ritratti, successivamente interni e nature morte. Prese le mosse dalla pittura macchiaiola, ma mirò a una maggiore determinazione [...] delle forme ...
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Pittore (La Rochelle 1761 - Livorno 1801). Soggiornò a Roma e a Firenze. Seguì le tendenze classicistiche dominanti. Sue opere nel museo di Montpellier. Anche la moglie Pauline (m. Firenze 1801) fu pittrice. ...
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Architetto (Livorno 1792 - Firenze 1877); attivo in Polonia, fra il 1819 e il 1846, costruì tra l'altro a Varsavia, in forme neoclassiche, il Teatro Grande, il palazzo della Banca di Polonia e il palazzo [...] Staszic. Tornato in Italia nel 1846, vi svolse ancora un'intensa attività progettuale ...
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Scultore (Livorno 1824 - Arezzo 1899). Allievo di L. Bartolini a Firenze e di P. Tenerani a Roma; seguì l'indirizzo veristico-accademico. Insegnò alle accademie di Pisa e di Bologna; eseguì monumenti (a [...] Guido Monaco ad Arezzo, a Vittorio Emanuele II a Firenze), statue, busti, ecc ...
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Pittore e illustratore italiano (Livorno 1859 - Firenze 1933). Studiò a Firenze e a Napoli, dimorò a Parigi (1880-86). Noto come pittore di genere, paesaggista e ritrattista (Sogni, Roma, Gall. naz. d'arte [...] mod.; Autoritratto, Firenze, Uffizi), fu attivo anche come illustratore di libri e di giornali (Le Figaro, L'Illustrazione italiana, Il Marzocco) ...
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Scrittore d'arte (Livorno 1826 - ivi 1903). Laureatosi a Pisa in matematica e fisica, dal 1899 bibliotecario della Labronica, pubblicò varî scritti di storia e critica dell'architettura, fra i quali notevole [...] per novità di vedute Della razionalità architettonica (1853). Nello studio Il Duomo di S. Giovanni, oggi battistero di Firenze (1902), sostenne la datazione dell'edificio al sec. 4º-5º ...
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Pittore (Livorno 1826 - Firenze 1892). Frequentò lo studio dei Marrò e, nel 1855, a Parigi fu impressionato dalla pittura a forti contrasti di luce di A.-G. Decamps e di C. Troyon; tornato a Firenze diffuse [...] tra gli amici pittori le nuove idee artistiche francesi e, secondo T. Signorini, si fece iniziatore della pittura "di macchia". La sua produzione (essenzialmente paesaggi) rimase, tuttavia, legata ad un ...
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Pittore (Firenze 1655 - Livorno 1723). Subì particolarmente l'influsso di P. Veronese e di L. Giordano. Tra le sue opere: a Firenze, l'affresco nel soffitto di S. Giorgio sulla Costa (1705) e pitture nella [...] chiesa e nel convento di S. Marco; a Pistoia, la decorazione nel soffitto di S. Maria degli Angeli (poi biblioteca), ecc. Fu con P. Dandini e A. D. Gabbiani uno dei più notevoli pittori del Settecento ...
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Architetto (Livorno 1845 - Firenze 1897), allievo di E. De Fabris, e suo collaboratore e continuatore nella costruzione della facciata di S. Maria del Fiore a Firenze. Autore di varî restauri in Toscana, [...] e dello scalone della galleria palatina in palazzo Pitti, opere, come le altre sue, di diligente ma scolastica imitazione degli stili storici. Autore anche di pubblicazioni (La facciata di S. Maria del ...
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Pittore italiano (Livorno 1858 - ivi 1939). Studiò con K. Markò jr. e con G. Ciaranfi; partecipò alle tendenze dei macchiaioli, fra i quali ebbe amici G. Fattori e T. Signorini, in numerosi paesaggi di [...] vivacissimo colorito. Soggiornò poi in Francia dove la sua pittura appare caratterizzata da tonalità cromatiche più intense e contrastate. Sue opere sono conservate nella Galleria nazionale d'arte moderna ...
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livornese
livornése agg. e s. m. e f. – Di Livorno, appartenente o relativo a Livorno, città della Toscana e capoluogo di provincia; come sost., abitante, originario o nativo di Livorno; dialetto l. (o il l., s. m.), il dialetto toscano parlato...
labronico
labrònico agg. [der. del nome lat. Labro -onis che, in una lettera di Cicerone, indica un porto della costa tirrenica, identificato con quello di Livorno (ma forse da collocare invece nei pressi dell’odierna Castiglioncello)] (pl....