(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] A.R. Lurija (1973), hanno tuttavia sostenuto che lo sviluppo del comportamento cosciente sia da localizzare nei lobifrontali, in quanto deputati all'organizzazione, integrazione, pianificazione e controllo di tutti i processi cerebrali.
Dagli anni ...
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Memoria
Pier Carla Cicogna
(XXII, p. 829; App. IV, ii, p. 428; V, iii, p. 403)
Psicologia cognitiva
Nell'ultimo decennio, le acquisizioni scientifiche più importanti sul tema della m. sono state il [...] interessate sono sempre le regioni temporali mediali, in particolare le strutture ippocampali, il talamo, il giro del cingolo e i lobifrontali.
Diversi dai sistemi di architettura della m. sono i 'tipi' o le 'forme' della m., che si definiscono in ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] che appare saldamente legata ai deficit nella produzione del linguaggio è un'area detta insula, nascosta nelle pieghe tra i lobifrontale e temporale. Quest'area ha un'importanza cruciale, ma il suo apporto può essere presente in misura relativamente ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] il dettaglio, ma i principi coinvolti. Con ciò vogliamo affermare che numerose importanti funzioni svolte dai lobifrontali possono essere svolte da strutture neurali artificiali, costruite sulla base delle informazioni raccolte dagli studi di ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] umana era conseguente al maggiore sviluppo dei lobifrontali. Un contributo fondamentale a favore dell' vasta lesione di tipo vascolare dell'emisfero sinistro centrata sul lobo frontale, aveva perduto l'uso della parola. L'osservazione di Broca era ...
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Apprendimento
Martine Ammassari-Teule e Alan D. Baddeley
Nella ricerca psicologica attuale per apprendimento si intendono modificazioni adattive del comportamento di un qualsiasi organismo animale, [...] . La memoria episodica dipende dal funzionamento di un circuito di connessioni neurali che collegano i lobi temporali, gli ippocampi e i lobifrontali. Molto di quanto sappiamo su questo sistema deriva dallo studio di pazienti che presentano danni ...
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Personalità
Luciano Mecacci
Il concetto di personalità è ancora esprimibile attraverso la nota definizione coniata da G.W. Allport per cui essa è "l'organizzazione dinamica entro l'individuo di quei [...] studi hanno infine messo in evidenza che la corteccia cingolata anteriore, una struttura localizzata nella profondità dei lobifrontali, interviene nel controllo della efficacia del comportamento (per es., durante l'esecuzione di compiti cognitivi) e ...
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LURIJA, Aleksander Romanovič
Nino Dazzi
Psicologo sovietico, nato a Kazan il 3 luglio 1902. Si laureò nel 1923 alla facoltà di scienze sociali dell'università di Kazan e nel 1937 alla facoltà di medicina [...] sui processi psichici, con contributi sperimentali classici sui disturbi del linguaggio e della memoria e sulle funzioni dei lobifrontali. Nei suoi libri Vysšie korkovye funktsii čeloveka (1962; trad. it. Le funzioni corticali superiori nell'uomo ...
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Omicidio
George Palermo
L'omicidio (dal latino homicidium, composto di homo, "uomo", e -cidium, dal tema di caedo, "tagliare, uccidere") è l'atto di sopprimere una o più vite umane, massima manifestazione [...] a livello cerebrale, con coinvolgimento dell'amigdala, dell'ippocampo, dell'ipotalamo, dell'area preottica e dei lobifrontali del cervello. Vi contribuirebbero inoltre disfunzioni dei neurotrasmettitori come l'acetilcolina e la serotonina: quest ...
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PRIBRAM, Karl Harry
Nino Dazzi
Psicologo statunitense, nato a Vienna il 25 febbraio 1919. Si è laureato in medicina nel 1941 all'università di Chicago. Dal 1962 è professore all'università Stanford [...] studio delle basi cerebrali della memoria, dell'apprendimento e dell'attenzione. Sono ormai classici i lavori sulle funzioni dei lobi temporali e frontali. Assieme a G. A. Miller ed E. Galanter è autore di Plans and the structure of behavior (New ...
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temporale2
temporale2 agg. [dal lat. tardo temporalis, der. di tempŏra «tempie»]. – 1. In anatomia, delle tempie, relativo alle tempie, che ha sede o rapporti con le tempie: regione t., regione laterale simmetrica del cranio, compresa tra...