PRIBRAM, Karl Harry
Nino Dazzi
Psicologo statunitense, nato a Vienna il 25 febbraio 1919. Si è laureato in medicina nel 1941 all'università di Chicago. Dal 1962 è professore all'università Stanford [...] allo studio delle basi cerebrali della memoria, dell'apprendimento e dell'attenzione. Sono ormai classici i lavori sulle funzioni dei lobitemporali e frontali. Assieme a G. A. Miller ed E. Galanter è autore di Plans and the structure of behavior ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] soluzione di continuità attraverso le pliche laterali dei lobi ansiforme, paramediano e paraflocculare. Una suddivisione in Albus (v., 1971). Per spiegare anche l'analisi degli schemi temporali, Fujita (v., 1982) ha cercato di combinare il principio ...
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visione
Margherita Fronte
Catturare le immagini con l’occhio e rielaborarle con il cervello
La visione è la funzione che ci permette di percepire il mondo che ci circonda attraverso la vista, il più [...] ’interpretazione delle immagini.
Si è notato, per esempio, che le persone che hanno una lesione in una regione dei lobitemporali chiamata giro fusiforme non sanno più identificare i visi di amici e parenti, e alcune di loro non riconoscono neppure ...
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Circolazione
Eric Neil
Wolfgang Trautwein
Regolazione nervosa della circolazione, di Eric Neil
Elettrofisiologia del cuore, di Wolfgang Trautwein
Regolazione nervosa della circolazione
SOMMARIO: 1. [...] del cingolo; b) nella corteccia posteriore orbitale; c) nell'insula; d) nelle zone anteromediali dei lobitemporali, con il nucleo dell'amigdala. Queste strutture influenzano il sistema cardiovascolare attraverso le loro connessioni ipotalamiche.
I ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] tra corteccia e talamo che affina i campi recettivi. L'attivazione pro attiva a lungo raggio, verso i lobitemporali e parietali, è verosimilmente solo di tipo eccitatorio, come indicano le registrazioni elettrofisiologiche di singole cellule nervose ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] che rappresentano parole che si riferiscono a questi stimoli. Recentemente sono stati scoperti flussi di elaborazione nei lobitemporali che riguardano principalmente le informazioni di colore e movimento provenienti dagli ingressi visivi (Zeki et al ...
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Epilessia
FFranco Angeleri e Zdenaek Servit
di Franco Angeleri e Zdenæk Servít
Epilessia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Fisiopatologia (patogenesi) dell'epilessia: a) patogenesi della crisi epilettica; [...] (v. Petsche e altri, 1962). Esso sembra avere un'influenza importante sull'attività ippocampale nella regione dei lobitemporali. Le regioni con funzione di pacemaker interverrebbero anche nel controllo dello stato di coscienza. Essendo tutte situate ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] sia dell'inglese che del giapponese si accompagna a una minore attivazione, ristretta alle circonvoluzioni medie e superiori dei lobitemporali di ambedue i lati e, solo per l'inglese, del giro ippocampale, come per un'attivazione dei circuiti ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] rappresentazione neuronale della posizione relativa di ciascun segmento corporeo) dai lobi parietali, mentre la visione è largamente legata ai lobi occipitali e l'udito ai lobitemporali. Le funzioni descritte non sono però appannaggio esclusivo di ...
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Tossicodipendenza
Vittorino Andreoli
Sommario: 1. La dipendenza come disturbo. 2. Dalla relazione alla dipendenza. 3. Il bisogno di metamorfosi. 4. L'oggetto transizionale. 5. Le sostanze tossiche. [...] ad aree perfettamente strutturate secondo le indicazioni del codice genetico, ve ne sono altre, plastiche - come i lobitemporali e parietali, dove si collocano le attività cognitive e creative - la cui strutturazione dipende anche dall'esperienza ...
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temporale2
temporale2 agg. [dal lat. tardo temporalis, der. di tempŏra «tempie»]. – 1. In anatomia, delle tempie, relativo alle tempie, che ha sede o rapporti con le tempie: regione t., regione laterale simmetrica del cranio, compresa tra...
lobo
lòbo s. m. [dal gr. λοβός]. – 1. In biologia, e particolarm. in botanica, suddivisione di un organo piano, delimitata da intaccature che non giungono alla metà fra il margine e il centro o la linea mediana: i l. delle foglie pennatolobate,...