Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] di distanza dal neurologo tedesco C. Wernicke (1874), è correlato a una lesione del giro superiore del lobotemporale sinistro ed è caratterizzato da una diversa configurazione di sintomi: produzione verbale fluente, ma scarsamente comprensibile e ...
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cervello e sistema nervoso
Margherita Fronte
Una macchina prodigiosa
Se riusciamo a pensare, muoverci, ricordare o provare un sentimento, lo dobbiamo all'attività del cervello e del sistema nervoso. [...] 'orientamento delle linee; altre ancora che permettono di interpretare le immagini. Per esempio, c'è un'area molto precisa nel lobotemporale che ci avverte se stiamo guardando il volto di una persona. Esistono casi di persone che, in seguito a un ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] metabolica di quelle parti del sistema nervoso che sono più attive delle altre - è stato dimostrato che il lobotemporale (insieme ad altre strutture del sistema limbico) è coinvolto negli attacchi di panico, un disturbo dell'emotività caratterizzato ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] il corpo genicolato mediale fino a raggiungere il lobotemporale, identificato da Ferrier alla metà degli anni 2, pp. 367-386.
Gross 1994: Gross, Charles G., How inferior temporal cortex became a visual area, "Cerebral cortex", 4, 1994, pp. 455-469 ...
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Schema corporeo
Carlo Loeb
Per schema corporeo si intende l'immagine spaziale che ogni uomo ha del proprio corpo. Il concetto fa riferimento a una funzione complessa di sintesi che permette di riconoscere [...] tra le frasi frequentemente pronunciate dai pazienti. Si può riscontrare in casi di epilessia (con lesione del lobotemporale), in stati infettivi acuti, intossicazione da alcol e sostanze psicoattive (LSD, mescalina), psicosi endogene. La natura del ...
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sindrome di Klüver-Bucy
Sindrome neuropsicologica sperimentale che nei Primati viene prodotta mediante sezione chirurgica bilaterale dell’amigdala. La lesione si traduce in una serie di alterazioni emotive, [...] esseri umani può comportare conseguenze più profonde. È stato osservato che in casi estremi un danno unilaterale al lobotemporale produce negli esseri umani una sindrome di Klüver-Bucy parziale o totale. (*)
→ Neuroscienze. Basi biologiche delle ...
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placca senile
Reperto autoptico tipico della demenza degenerativa di tipo Alzheimer, consistente in aggregati di resti assonali rigonfi di mitocondri associati o meno, a seconda dell’età della placca, [...] interessano prevalentemente la corteccia di tutto l’encefalo, ma hanno la concentrazione massima nella parte mediale del lobotemporale (in particolare nell’ippocampo, nel giro paraippocampale, e nell’amigdala) e quella minima a livello cerebellare e ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] 3 e 4 milioni di anni fa; la modificazione del lobo frontale, avvenuta tra 2,5 e 1,8 milioni di 1993.
A.L. Foundas, C.M. Leonard, R. Gilmore et al., Planum temporale asymmetry and language dominance, in Neuropsychologia, 1994, 32, pp. 1225-31.
M.I ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] parte il processo preliminare della visione avviene solo attraverso le aree visive primarie del lobo occipitale. Pertanto, l'analisi nelle vie temporali (il cosa) e parietali (il dove) sarebbe ottenuta successivamente a partire dalla codificazione ...
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Apprendimento e controllo degli atti motori
Emilio Bizzi
(Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology Cambridge, Massachusetts, USA)
Ferdinando A. Mussa-Ivaldi
(Department [...] x = x( t). Per ricavare la necessaria sequenza temporale di forze, secondo l'equazione newtoniana, bisogna calcolare la derivata primaria, è stato notato che altre aree corticali del lobo frontale, in particolare la corteccia premotoria e l'area ...
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lobo
lòbo s. m. [dal gr. λοβός]. – 1. In biologia, e particolarm. in botanica, suddivisione di un organo piano, delimitata da intaccature che non giungono alla metà fra il margine e il centro o la linea mediana: i l. delle foglie pennatolobate,...
temporale2
temporale2 agg. [dal lat. tardo temporalis, der. di tempŏra «tempie»]. – 1. In anatomia, delle tempie, relativo alle tempie, che ha sede o rapporti con le tempie: regione t., regione laterale simmetrica del cranio, compresa tra...