CANALI, Luigi
Cesare Lippi Boncampi
Nacque in Perugia il 29 ott. 1759 da Giuseppe e da Antonia Dati. Fu nell'adolescenza indirizzato dai genitori allo studio delle lettere; apprese, più tardi, le discipline [...] ordinario) di filosofia allo Studio. Studioso appassionato di Bacone, familiarizzatosi con le correnti ideologiche di moda (Locke, Malebranche, Condillac), portò un soffio di vita nuova nel pesante e tradizionale filosofico dell'epoca; nominato nel ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] Trattato teologico-politico difese la libertà di pensiero e limitò i poteri dello Stato alle cose e azioni esterne; J. Locke, impegnando lo Stato a garantire e promuovere i beni civili, sottrasse alla sua competenza le scelte dettate dalla coscienza ...
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Nato a Verona nel 1686, fu prima gesuita, e poi padre di famiglia; visse miseramente, facendo il tipografo e insegnando. Riavuti nel 1740 i beni che gli erano stati confiscati, poté tranquillamente coltivare [...] latino, senza ignorare il greco, le Storie di Erodoto; tradusse dall'inglese gli Aforismi del Locke sull'educazione, trattando anche dell'educazione della donna, dal Locke omessa. Autore d'un languido poema giocoso di dodici canti in ottava rima, Il ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] immensa bibliografia uscita negli ultimi decenni, da Henry Dodwell a Joseph Bingham, da Richard Simon a Pierre-Daniel Huet, da John Locke a John Toland, dall'Aulisio delle Scuole sacre a Jean Ledere, non per tornare anch'egli a discutere il Tractatus ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È nel XVIII secolo che la figura dell’autore si afferma come punto di incontro delle [...] , egli ha congiunto il proprio lavoro, e cioè unito qualcosa che gli è proprio, e con cio le rende proprietà sua.
John Locke, Due trattati sul governo, trad. it. a cura di L. Pareyson, Torino, Utet, 1960
La figura dell’autore si afferma, nel corso ...
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societa
società
Insieme di individui uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti. Riprendendo un’idea che risaliva ad alcune [...] da uno stato di natura, inteso da alcuni (T. Hobbes, J.-J. Rousseau) come condizione presociale, da altri (J. Locke) come condizione in cui esistevano già istituti come la famiglia, il rapporto padrone-servo e la proprietà privata. Nell’Ottocento, l ...
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Teologo (King's Cliffe, Northamptonshire, 1686 - ivi 1761). Ricevette gli ordini sacri nel 1711. Giacobita, quando Giorgio I salì al trono si rifiutò di giurare, e nonjuror rimase tutta la vita. Visse [...] call to a devout and holy life (1728). Qui confluiscono la sua polemica contro il razionalismo di Locke, la sua vigorosa riaffermazione della responsabilità religiosa individuale, e la sua originale trasvalutazione della casistica anglicana del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cartesianesimo fallisce nel suo tentativo di imporsi come nuova filosofia “ufficiale” [...] “via delle idee” si presta a essere estesa ben al di là dei confini del cartesianesimo. Così avviene con John Locke che, pur rifiutando la scienza cartesiana delle sostanze e pur adottando l’empirismo invece dell’innatismo, ha tuttavia fatto proprio ...
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durata
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con questo termine il periodo di tempo che una cosa occupa nella sua esistenza, in altre parole il suo ciclo [...] d. e di tempo. Cartesio considera infatti il tempo come la «misura comune» della d. delle singole cose o fenomeni. Con Locke il concetto di d. viene analizzato nei termini della sua genesi psicologica a partire dalla riflessione intorno al succedersi ...
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LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] costruire tutto un intero sistema di diritto naturale come svolgimento logico dell'idea di libertà esterna. La quale non trova per Locke altro limite che l'eguale libertà degli altri e la possibilità di ogni uomo di difendere il suo diritto contro le ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.