Giovanni Bianco
Abstract
Il contributo muove da brevi cenni sulla storia dei diritti politici, soffermandosi poi sul riconoscimento di essi nell’ordinamento costituzionale italiano, con particolare [...] trattato sul governo, in Pareyson, L., a cura di, Due trattati sul governo e altri scritti politici di John Locke, Torino, 1983). Dall’Ottocento, e in particolare con la Rivoluzione americana e con quella francese, i diritti politici si precisano ...
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BUZZETTI, Vincenzo
Sandro Fontana
Nato a Piacenza il 26 marzo 1777, entrò (1793) nel collegio Alberoni, ove restò fino al 1798, quando, da poco studente in teologia, i medici lo costrinsero ad abbandonare [...] seminari tutte le contaminazioni razionalistiche e sensistiche (dovute soprattutto all'influsso, a quei tempi notevole, delle opere di Locke, Cartesio e Condillac) per una riforma radicale della cultura ecclesiastica in base ad un'unica ed organica ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] della percezione immediata di alcuni singoli contenuti assolutamente certi (l’io, Dio ecc.); mentre nel caso di J. Locke si riconosce nell’i. la via privilegiata per percepire immediatamente e con sicurezza la concordanza e la discordanza tra ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] nella filosofia scolastica, che tendeva a considerarle come asserti sulle cause dei fenomeni, un’idea fatta propria in seguito da J. Locke e da G.W. Leibniz, e avversata da I. Newton (nel suo celebre motto hypotheses non fingo), quando l’i. finiva ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] del potere politico. In tal senso, come è stato sostenuto nella più recente letteratura sulla c., è la filosofia politica di Locke, assai più di quelle di Hobbes e di Rousseau, a essere stata la culla teorica della nozione moderna di cittadinanza. Il ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] Austriaci, ma soprattutto con Carlo III di Borbone – aveva trasformato il suo convento in un cenacolo di intellettuali che leggevano Locke e studiavano Newton. Ad essi si rivolse il d’Aguirre cercando di averli a Torino: inutilmente, dal momento che ...
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SCINÀ, Domenico
Aldo Brigaglia
– Nacque il 31 gennaio 1764 a Palermo da Baldassare e da Rosaria Romano.
Presto orfano del padre, venne avviato agli studi dalla madre, presso i padri delle Scuole pie, [...] Gregorio; questi introdusse Scinà ai testi degli illuministi francesi (Étienne Bonnot de Condillac e D’Alembert) e inglesi (John Locke e David Hume). Dopo un breve periodo di supplenza nella cattedra di matematica e fisica dell’Accademia (quando gli ...
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SERIMAN, Zaccaria
Gilberto Pizzamiglio
– Nacque a Venezia il 9 novembre 1709, primogenito di Diodato Sceriman, membro di una ricca e nobile famiglia di mercanti di origine armena trasferitasi dalla [...] i primi interessi filosofici di Seriman, rivolti sì agli autori antichi, ma sempre più orientati verso i moderni Leibniz, Locke e Spinoza, la cui conoscenza traspare dal suo primo scritto, l’Aristippo (Venezia 1744), un poema in endecasillabi nel ...
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GAGLIO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque nel dicembre del 1735 a Girgenti (l'odierna Agrigento), dove compì i suoi primi studi, allievo, nel locale seminario, del domenicano M. Leonardi di Acireale.
Di [...] della semplice trasmissione delle idee altrui. Il G. cita un gran numero di fonti (da U. Grozio a S. Pufendorf, da J. Locke a L.A. Muratori), ma non rinuncia alle sue vedute e all'esercizio della critica. Al centro della sua riflessione si colloca la ...
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Dal gr. φαινόμενον, participio sostantivato del verbo φαίνομαι («mostrarsi»). Ciò che appare o si manifesta ai sensi. In questa accezione il termine fu utilizzato da Aristotele, il quale, in analogia con [...] in tutto o in parte, generata dagli organi di senso. Il resto deriva da quella origine». Lungo questa via si muovono sia Locke, con la sua l’indagine sull’estensione e i limiti della conoscenza, sia Hume, con il suo approccio sperimentale alla natura ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.